
X Factor, giù 120 alberi per il tendone. Insorgono gli indignados, anche se le piante sono già mezze morte
Polemiche su X Factor, e non per questioni di audience o di rivalità tra i cantanti. Si parla invece della nuova sede del programma, al Parco Lambro, periferia nord-est di Milano. Solitamente le puntate dello show venivano registrate al Teatro della Luna, ad Assago, ma quest’anno Sky ha deciso di spostare tutto e innalzare una nuova struttura per X Factor. Probabilmente, una volta terminato il programma, il “tendone” sarà utile anche ad altri programmi in cerca di una sede. Per ergere la struttura, però, occorre abbattere 120 alberi. Ecco perché i residenti della zona 3 si sono subito infervorati, ed è sorto un movimento chiamato “Tree Factor”, con tanto di petizione, e per il momento circa 1.800 mila firme raccolte contro l’abbattimento delle piante.
EX DISCARICA. Marco Bogarelli, della società Deruta 20, che si occupa dell’opera, si è sfogato con il Corriere della Sera (edizione milanese) spiegando che si tratta solo di una polemica pretestuosa, visto che i permessi sono stati concessi dal Comune, e che comunque quell’area verde era ormai diventata una discarica a cielo aperto, dove le erbacce e gli alberi erano malati e già da abbattere. «Inoltre allestiremo 600 parcheggi, e forse anche una navetta per chi verrà a vedere lo show utilizzando i mezzi. Abbiamo fatto le prove acustiche, rinforzato le pareti, abbiamo preso tutte le precauzioni possibili e oltre», spiega per tranquillizzare i residenti, così preoccupati per quei 120 alberi da abbattere. Alberi che peraltro secondo i progetti saranno rimpiazzati con altrettanti esemplari sani.
TUTTO REGOLARE. I lavori per il tendone di X Factor sono partiti a metà luglio e termineranno il 30 agosto, mentre l’area intera, completa di parcheggi, sarà pronta per metà settembre, giusto in tempo per l’inizio dello show. I consiglieri di zona 3 hanno da subito raccolto le voci dei residenti, ma il Comune ha prontamente risposto che l’area su cui su cui sarà il padiglione è adiacente al parco, e appartiene a un privato, che ne ha dato disponibilità. Pertanto tutto si sta svolgendo secondo le regole.
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Una domanda: la proprietà privata su cui sorgerà il teatro tenda è nella disponibilità del sig Bogarelli?
Se sì mi pare un po’ temerario da parte del Comune dargli credito considerato che per sua stessa ammissione l’area era ricettacolo di drogati, siringhe e borsette rubate.
Se non è nella disponibilità del sig. Bogarelli come si può credere che pianterà 120 alberi?
Il sig. Marco Bogarelli racconta un film vecchio e fa un po’ il gradasso.
Che su una proprietà privata eriga un teatro-tenda avendo ottenuto, a suo dire, tutte le autorizzazioni del caso non è motivo sufficiente per ambire all’Ambrogino d’oro.
Che abbia “ripulito e riqualificato un’area degradata, ricettacolo di drogati, spacciatori e quant’altro” è affermazione temeraria considerato che l’area era ed è recintata e innanzi ad essa sorge la sede della BNL gruppo BNP Paribas.
Che tra l’area recintata e il parcheggio della BNL vi sia una terra di nessuno corrisponde al vero: in origine doveva essere il proseguimento di via Ruggiero Ruggeri che si congiungeva con via Deruta ma la congiunzione non si è mai concretizzata perché non sono stati mai abbattuti gli alberi che avrebbero permesso tale prolungamento. Come è vero che non vi sono residenti che hanno motivo di posteggiarvi e la descrizione del degrado di quella terra di nessuno «era una distesa di siringhe — spiega —, borsette rubate e abbandonate, immondizia» è immaginifica e può avvicinarsi, in misura ridotta, al vero se riportata indietro di decenni.
Quanto all’accesso al tendone e relativo traffico. La via Deruta è un senso unico, proseguimento di via Mestre a cui si accede da via Feltre. Quest’ultima via è particolarmente congestionata a causa della presenza di un supermercato. All’opposto vi è via Sangro a cui è possibile accedere da via Monfalcone o da via Crescenzago che nei tratti in oggetto sono vie a senso unico.
Quanto al parcheggio di 600 posti questo esiste già ed è ad uso dei frequentatori della palestra di via Mestre.
Quanto ai bus navetta del sig. Bogarelli dovrebbe lasciarli a Star Trek: la metropolitana di Piazzale Udine è a 300 metri; le linee di superficie 55 e 53 sono ancora più vicine e ai fans di X-Factor fare quattro passi non farà certo male.
Quanto al rumore il ns. Bogarelli assicura «Abbiamo fatto le prove acustiche, rinforzato le pareti, abbiamo preso tutte le precauzioni possibili e oltre». Ma è appunto l’oltre che preoccupa. All’epoca del sindaco Moratti fu data la licenza a, si dice, “dei suoi amici” per allietare le notti al parco Lambro, presso la capannina dello Zio Tom. Per due estati gli abitanti del quartiere Feltre, di via Monfalcone e zone limitrofe non hanno chiuso occhio perché la musica andava “oltre ogni possibile sopportazione”.
Quanto agli alberi ad oggi pur essendo piante infestanti fanno, in parte, ancora bella mostra di sé così come le erbe infestanti che cingono il reticolato della proprietà.
Ma la proprietà su cui sarà eretto il teatro tenda è nella disponibilità del sig. Bogarelli? Se non lo fosse a che titolo dice che impianterà 120 alberi?
Senza contare l’alto livello culturale dell’operazione…
É un bene che una Daniela Ventura paghi un pó a causa dell’insensato populismo demagogico che lei stessa ha contribuito a creare. Uno dei personaggi più assurdi della TV arrivata alla ribalta esibendo poppe e chiappe con “mai dire goal” ed ora a fare la maestrina giustizialista con delle adoloscenti dicendo che per fare carriera nella TV ci vuole talento, studio e umiltá….lei che se solo la senti fare la reclame di un deodorante ti fa venir da piangere per incapacitá artistica totale …raccapricciante.