
Walesa: «Il mio amico Giovanni Paolo II era il Pietro dei nostri tempi»
Tempi ha raggiunto e intervistato Lech Walesa, cofondatore di Solidarnosc, vincitore del premio Nobel nel 1983 e presidente della Polonia dal 1990 al 1995: «A Roma ero colmo di gioia e allo stesso tempo sentivo una mancanza per la beatificazione del papa Karol Wojtyla. Insieme abbiamo chiuso l'epoca delle divisioni e del comunismo»
«Un beato, un papa, un mio amico: ero colmo di gioia per la beatificazione di Giovanni Paolo II. Ma sentivo anche una mancanza: insieme abbiamo demolito il vecchio ordine, chiuso l’epoca delle divisioni e del comunismo, della sottomissione». Parla così a Tempi Lech Walesa, cofondatore di Solidarnosc, vincitore del premio Nobel nel 1983 e presidente della Polonia dal 1990 al 1995.
Nell’intervista che proponiamo di seguito, Walesa parla della situazione politica in Polonia, delle radici cristiane dell’Europa e del suo rapporto con il beato Karol Wojtyla: «Come uomo di fede lo percepivo come il Pietro dei nostri tempi, tra noi il colloquio politico non era necessario, prima che parlassi sapeva già quello che stavo per dire».
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