
W Pierino
9 settembre inizio della scuola, 10 settembre inizio degli scioperi contro la riforma Moratti. Si protesta anche contro un punto non ancora riformato, nè in via di riforma: il finanziamento della parità scolastica. Infatti, tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione ci vogliono difendere evitando l’affronto di temi pericolosi. Vogliono preservarci dall’imitare i Paesi Bassi, la Gran Bretagna, la Spagna, l’Australia, la Germania, la Danimarca, la Svezia, gli Stati Uniti dopo la sentenza sui vouchers, tutti noti “paesi confessionali”, dove la libera scelta dello studente è supportata da strumenti finanziari. Vogliono evitare che le tasse possano essere redistribuite oltre che in spesa pubblica anche in vouchers, semplicemente seguendo ciò che la gente desidera senza dover dare fondi in più. Vogliono amorevolmente preservarci dalla concorrenza virtuosa tra scuole pubbliche, private e private non profit, in cui le migliori emergano. I nostri tutori politici vogliono risparmiarci la fatica di pensare a come usare i soldi o perché si continuino a spendere il 98% delle risorse nella scuole pubbliche e private in modo rigido per il personale. Congiunti in un amore insperato, i deputati di maggioranza e opposizione non vogliono che l’Italia si sposti dal 33° posto nella classifica della libertà di educazione, dopo la Costa d’Avorio. In definitiva, le nostre forze politiche “mamma” vogliono proteggerci dal mortale rischio di un pluralismo reale e da una libertà di educazione in cui chi ha princìpi educativi possa giocarli fino in fondo per verificare quelli che aprono e quelli che chiudono alla realtà. D’altra parte, l’ideale conclamato di questa scuola non libera e non paritaria è Pierino, che fa rima con cr…
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!