Volete clonare il vostro fido appena morto? Munitevi di un cane donatore, uno surrogato e 100 mila dollari

Di Leone Grotti
11 Marzo 2013
Fa tutto la fondazione Sooam, del famoso scienziato truffatore Hwang Woo-suk, che assicura: «Il tasso di successo dell'operazione è appena del 30 per cento. Spesso il cane che nasce è malato e ovviamente non è lo stesso».

Dammi 100 mila dollari e «curerò il tuo cuore spezzato»: è questo, più o meno, lo slogan della Fondazione sudcoreana Sooam. Sono un bel po’ di soldi, si potrebbe obiettare, ma il lavoro svolto dal titolare Hwang Woo-Suk è particolare: clonare un cane passato a miglior vita e rendere ai padroni una copia (più o meno) uguale.

ARRIVANO I SALDI. Consapevole del costo dell’operazione e volendo espandere il suo business in Inghilterra, Hwang assicura che «il nostro primo cliente del Regno Unito avrà uno sconto del 50 per cento. Nelle prossime settimane lo sceglieremo tra le proposte che ci arriveranno. Le persone dovranno raccontarci la storia del loro cane e del perché vogliono clonarlo». Per l’operazione, il cane deve essere ancora vivo oppure morto da non più di cinque giorni. Si prende il dna del cane da riprodurre da un tessuto e lo si sostituisce a quello presente nell’ovulo di un “cane donatore” che poi viene trasferito all’interno di “un cane surrogato” che dà vita al Fido tanto voluto dai padroni.

SCARSE PROBABILITÀ DI SUCCESSO. Come spiegato dallo stesso Hwang, il tasso di successo dell’operazione è appena del 30 per cento e spesso il cane che nasce è malato, oltre a non essere lo stesso cane. «Ovviamente non è lo stesso cane» precisa Hwang, «è come un gemello identico. Chiaramente, non possiamo assicurare che avrà lo stesso temperamento del vecchio cane, ma i nostri clienti assicurano che di solito sono quasi uguali. Uno di loro ci ha raccontato che il nuovo cane odia gli stessi cibi del vecchio».

HWANG, IL TRUFFATORE. Per dovere di cronaca, ricordiamo chi è il luminare della scienza Hwang Woo-suk. Nel 2004 è diventato famoso per uno studio pubblicato su Science sull’estrazione di una linea di cellule staminali ricavate da embrioni clonati, ottenuto grazie all’uccisione di centinaia di embrioni umani. Sempre la clonazione di cellule umane fu alla base di un altro grande studio pubblicato su Science che ebbe risalto mondiale. Quando riuscì a clonare un cane (Snuppy o Snyppy il nome, a seconda della traduzione) molti lo proposero per il Nobel. Poi si scoprì che le sue grandi scoperte erano fasulle: fu licenziato dalla sua università e gli fu impedito di esercitare la professione per due anni. Ora torna in auge vendendo cani clonati, a quale costo (in termini di soldi) e a quale prezzo (in termini di cani “non riusciti” che vengono scartati). Se vi fidate e avete 100 mila dollari da spendere, potete mettervi in fila.

@LeoneGrotti

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