Vincent Lambert. Giudici contro giudici: «Verdetto terrificante. La Corte non ha più una coscienza»

Di Leone Grotti
06 Giugno 2015
Cinque giudici si sono opposti al verdetto della maggioranza, che autorizza la Francia a interrompere alimentazione e idratazione all'uomo handicappato. «Che ragione c'è per affamarlo fino alla morte?»

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«Nel 2010, per celebrare il suo 50esimo anniversario, la Corte [europea dei diritti dell’uomo] ha accettato il titolo di “Coscienza dell’Europa”. (…) Siamo dispiaciuti ma la Corte, con questa sentenza, ha perso il diritto a fregiarsi di quel titolo». Così si conclude il documento emesso dai cinque giudici di Strasburgo che si sono opposti alla sentenza di venerdì, con cui la Corte a maggioranza ha autorizzato la Francia a far morire di fame e sete Vincent Lambert.

VINCENT LAMBERT. Il verdetto di venerdì, deciso con una maggioranza di 12 voti contro 5, chiude in modo definitivo una battaglia legale cominciata nel 2013, quando Rachel, moglie di Vincent, ha autorizzato il medico a interrompere l’alimentazione del marito. Vincent, dal 2008 in stato di coscienza minima in seguito a un incidente, è stato salvato in extremis dai genitori, che chiedono di poter curare il figlio. Vincent ha subito danni al cervello irreversibili, ma non è in fin di vita, non soffre, respira in modo autonomo, non è attaccato a nessuna macchina e risponde agli stimoli. Circa 1.700 persone in Francia hanno il suo stesso handicap. Ora tocca ai medici decidere cosa fare di lui.

I GIUDICI DISSIDENTI. La Corte europea ha dato ragione al Consiglio di Stato francese, che aveva autorizzato l’interruzione di alimentazione e idratazione, affermando che così «non viene violato il diritto alla vita iscritto nell’articolo 2 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo». Il paradosso della sentenza è che rispettando il suo diritto alla vita, Vincent Lambert verrà ucciso. Ecco perché i cinque giudici che si sono opposti a questa decisione – Hajiyev, Šikuta, Tsotsoria, De Gaetano e Gritco – hanno rilasciato un comunicato di fuoco contro la sentenza.

«SENTENZA TERRIFICANTE». «Dopo un’attenta riflessione», hanno scritto, «dopo che tutto è stato detto e scritto, dopo che le distinzioni giuridiche più sottili sono state fatte, dopo che i capelli più fini sono stati spaccati in quattro, noi pensiamo che questa sentenza affermi né più né meno che una persona gravemente handicappata, che nello stato attuale non può comunicare la sua volontà, può, sulla base di numerose affermazioni contestabili, essere privata di due componenti essenziali al mantenimento in vita, cioè l’alimentazione e l’acqua. (…) Noi pensiamo non solo che questa conclusione sia terrificante ma anche – e ci dispiace doverlo dire – che essa equivale a un passo indietro nel grado di protezione che la Convenzione europea per i diritti umani e la Corte hanno fino ad oggi offerto alle persone vulnerabili».

 «NON CAPIAMO PERCHÉ». Per i cinque giudici, la decisione dei colleghi è del tutto incomprensibile. «Vincent Lambert non è in stato di morte cerebrale (…). Infatti, può respirare da solo (senza l’aiuto di un respiratore artificiale) e può digerire gli alimenti, anche se ha difficoltà (…). Ma la cosa più importante è che niente prova che lui senta dolore. (…) Quindi, l’alimentazione e l’idratazione per via enterale sono assolutamente proporzionate allo stato in cui Vincent Lambert si trova. Quindi non capiamo perché il suo trasferimento in una clinica specializzata dove ci si può occupare di lui sia stato bloccato dalle autorità».

«AFFAMARLO FINO ALLA MORTE». Proseguono i giudici: «In altri termini, Vincent Lambert è vivo e ci si occupa di lui». Noi «poniamo quindi la domanda: che cosa può giustificare uno Stato ad autorizzare un medico, non a “staccare” Vincent Lambert, visto che non è attaccato a nessuna macchina, ma piuttosto a smettere o ad astenersi dal nutrirlo e idratarlo, in modo tale da affamarlo fino alla morte? Qual è la ragione urgente, in questo caso, che impedisce allo Stato di intervenire per proteggere la vita? Considerazioni finanziarie? Nessuna è stata avanzata. Il dolore provato da Vincent Lambert? Niente dimostra che lui soffra. Forse perché non è più utile o non importa più alla società, per cui in realtà non è più [considerato] una persona ma soltanto una “vita biologica”?».

IL NODO DELLA VOLONTÀ. Va infine sottolineato che «non ci sono indicazioni chiare riguardanti ciò che Vincent Lambert vuole realmente», l’uomo infatti non ha mai chiesto di morire. E «in ogni caso la volontà del paziente non è determinante per la decisione finale» perché tra i «criteri previsti dall’articolo L. 1110-5 del codice di salute pubblica» per dirimere un caso come questo, non rientra la volontà. In ogni caso, «la sua volontà non è mai stata determinata». Come si può allora, a queste condizioni, autorizzare la morte di Vincent Lambert? Basta non «avere una coscienza».

@LeoneGrotti

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6 commenti

  1. Fabio

    Vincent è perfettamente in grado di recepire la proposta di eutanasia nei suoi confronti, e attraverso un test con RMN funzionale TESLA 7 potrebbe anche rispondere.
    Perché non chiederlo a lui direttamente ?

    1. xyzwk

      Mi pare una grande idea Fabio, concordo, chiediamoglielo a lui

  2. SUSANNA ROLLI

    Adesso dovrebbe esserci un movimento di popolo davanti alla clinica, è un dejà vu, ma non so, i tempi sono cambiati…in peggio. Davanti alle cliniche abortiste si prega ancora in certi posti, ma anche là stan cercando di mettere tutto a tacere..Si andrà all’autodistruzione? Il conto alla rovescia per me è già iniziato…ma l’ultima la dice Dio..

  3. SUSANNA ROLLI

    Si sa anche che non avranno vita lunga, purtroppo: perchè accelerare la morte procurandola e non “aspettandola”? Ma non si possono mantenere in vita che so, in casa? Che strazio, povera mamma..praticamente se ho ben capito andrà in agonia perchè affamato e assetato? Datemi un pizzicotto, non credo di essere sveglia in questo momento, non ci credo! Io sono mamma sei volte, e per un mio figlio ho visto arrivare la morte, ma se avessi dovuto procurargliela io…Nel Padre nostro diciamo : “sia fatta la tua volontà come in Cielo, così in terra..” ma tanti forse non sanno nemmeno cosa sia piu’ la preghiera…Finirà in una bara, povero! Ma poveri anche tutti gli altri, che diamine! Hanno un cuore che batte, perbacco!!

  4. Q.B.

    « La maggior parte di coloro con malattie e deficienze genetiche sono completamente incapaci di sopravvivere da soli. Non possono badare a se stessi ma devono essere presi in cura dalle istituzioni. Ciò costa allo stato enormi somme ogni anno ” (manuale educativo per i giovani della hitlerjugend).

    Il programma di eugenetica nazista T4 era noto anche come EU-Aktion. (Eu sta per eutanasia). É una coincidenza ma fa la sua tragica impressione.

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