Via l’Imu su prima casa, arriva il reddito minimo: in Senato passa la Legge di Stabilità

Di Chiara Rizzo
27 Novembre 2013
Ieri con 171 sì il maxiemendamento del Governo ha ottenuto la fiducia. Previsti una sperimentazione del reddito di inserimento, coperto da prelievi alle pensioni d'oro e un leggero taglio al cuneo fiscale

La corsa è finita con un buon risultato al fotofinish: al senato passa la Legge di stabilità, il maxiemendamento del Governo ha ottenuto 171 sì e 135 no. Adesso la legge passa alla Camera per la discussione, contiene già alcune novità che hanno l’obiettivo di dare una minima inversione di marcia alla crisi del 2013. Tra queste finalmente l’introduzione del reddito minimo garantito, una riduzione minima del cuneo fiscale, l’esenzione delle tasse sulla prima casa, la cancellazione degli interessi sulle cartelle esattoriali di Equitalia.

TASSE SULLA CASA. Via l’Imu sulla prima casa, arrivano due nuove sigle. La prima è la Tari sulla raccolta rifiuti, l’altra la Tasi sui servizi indivisibili: ma sulla Tasi ci saranno detrazioni se i Comuni vorranno, e per questo scopo verrebbero destinati a questi enti locali un fondo da 500milioni di euro. Un altro fondo da 200milioni di euro sarà destinato invece agli sconti fiscali sui capannoni industriali, per la deducibilità dell’Ires: lo sconto fiscale sale dal 20 per cento attuale al 30 per cento.

CUNEO FISCALE. Prevista una detrazione massima sui redditi da lavoro di 225 euro, per i redditi tra 15 e 18 mila euro, poi benefit a degradare per i redditi tra 18 e 32 mila euro: ma la detrazione andrà applicata mensilmente e non solo una volta l’anno in busta paga.

REDDITO MINIMO GARANTITO. La misura è attiva nella grande maggioranza dei paesi europei, finalmente viene sperimentata in Italia. Il “reddito di inserimento”, come è stata chiamata nel maxi emendamento votato al Senato, partirà nelle aree metropolitane: per esso sono stati stanziati 120 milioni di euro, la copertura arriva dai tagli alle pensioni d’oro.

PENSIONI D’ORO. Sulle pensioni al di sopra dei 90mila euro arriverà un contributo crescente del 6 per cento, che passa al 12 per cento per le pensioni sopra i 128 mila euro, e tocca il 18 per cento per quelle sopra i 193mila euro.

EQUITALIA. Cancellati gli interessi sulle cartelle esattoriali, ma si dovrà pagare il 100 per cento della sanzione e della tassa dovuta.

CALAMITA’ NATURALI. Circa 68milioni di euro provenienti dai tagli ai finanziamenti pubblici ai partiti verranno destinati alle Regioni colpite da calamità naturali. Per fronteggiare l’emergenza alluvione della Sardegna sono stati stanziati – a parte – 100 milioni di euro, a cui si aggiungeranno altri fondi dell’Anas.

MUTUI A PMI E LAVORATORI ATIPICI. Nasce il sistema nazionale di garanzia con due fondi, uno per le piccole e medie imprese, uno per i mutui destinato alle famiglie meno abbienti e ai lavoratori co.co.pro. Inoltre, la Cassa depositi e prestiti conta sulla garanzia dello Stato per intervenire nell’acquisto di titoli cartolarizzati delle imprese di ogni dimensione. ACCISE. Serve un nuovo gettito nelle casse dello Stato, che ancora una volta arriverà in parte dall’aumento delle accise nel 2017 e nel 2018. Così entreranno 220 milioni il primo anno e 199 milioni quello successivo.

MANAGER PUBBLICI. Rischieranno il licenziamento se per due anni consecutivi i dirigenti di società pubbliche locali avranno bilanci in perdita.

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