Vertice Ue sulla nomina dei commissari rinviato: il caso Mogherini

Di Chiara Rizzo
17 Luglio 2014
L'attuale ministro italiana è stata proposta come Alto commissario agli Esteri Ue, ma sul suo nome secondo Van Rompuy «Non c'è una maggioranza qualificata». E spunta fuori il nome di Enrico Letta

«In 57 anni l’Italia qui, in questo palazzo, non ha mai posto un veto e non l’ha mai subito. Nemmeno oggi» ha detto il premier Matteo Renzi uscendo dal vertice Ue presso la sede del Consiglio europeo ieri sera senza aver ottenuto la conferma della nomina a Alto commissario per gli Affari esteri di Federica Mogherini. Ieri il vertice si è concluso anzi senza alcuna nomina e con lo slittamento del summit al prossimo 30 agosto.

BRACCIO DI FERRO SU UNA CANDIDATA. L’Ansa, citando fonti Ue, ha spiegato che la battuta d’arresto di ieri alle nomine è dovuta «alla posizione rigida dell’Italia, spingendo molto sul nome della Mogherini, ma senza un’alternativa credibile: e nei prossimi mesi il vostro paese dovrà lavorare molto se vuole soddisfare le sue aspettative». Il presidente francese Francois Hollande ha confermato indirettamente tale retroscena del rinvio: «C’erano riserve da parte dei nuovi paesi, e reticenze da parte di quelli alle frontiere dell’est e al nord, e altri paesi non hanno esposto la loro posizione per non mettere in difficoltà la candidatura» italiana. Dal canto suo la Francia ha ribadito «pieno appoggio alla candidata italiana. Il ministro degli esteri Ue sarà un socialista e donna».

IL NOME DI LETTA. Ieri il vertice è durato cinque ore, ma era stato preceduto da un’intera giornata di consultazioni, in particolare quella interna al Partito popolare europeo, dopo il quale il presidente del consiglio europeo Herman Van Rompuy (che dalla stampa storicamente è definito “l’orologiaio dei compromessi impossibili” per le sue abilità nella negoziazione politica) ha comunicato che sul nome di Mogherini «Non c’è una maggioranza qualificata». All’Ansa fonti del Ppe hanno fatto anche il nome di Enrico Letta come possibile successore dell’attuale commissario agli Esteri Lady Catherine Ashton: tale ipotesi è stata confermata anche da altre agenzie stampa, che attribuiscono la proposta proprio a Van Rompuy. Intervistato esplicitamente su quest’ipotesi, Matteo Renzi ha replicato: «Ho letto di Letta, e se per questo ho letto anche di chi proporrebbe Monti. Se c’è un nome italiano, noi siamo aperti a qualsiasi posizione, ma se quel nome nome non c’è…», a far capire che ufficialmente il nome di Letta ancora non è stato ufficializzato sul tavolo delle trattative.

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