
Vasco Rossi colpisce ancora: ecco Eh…già
Vasco Rossi, riappare in video, per presentare Eh… già, il brano che fa da traino al prossimo album che uscirà alla fine di Marzo. E scoppia la bagarre. Su Google e sui blog specializzati si è innescato uno scontro al calor bianco fra gli estimatori a prescindere del Blasco e i suoi detrattori. Io per la verità non sto né da una parte, né da un’altra, ma osservo che la grande assente di questo confronto è l’ironia, un sentimento che invece si trova abbondantemente in questo video. E, semplicemente Vasco, che alle soglie dei sessanta, si accorge stupito che dopo decenni di “vita spericolata”, segno di un malessere generazionale, è ancora qui a far musica leggera, con tutte le sue rughe, togliendosi il cappellino che nasconde la vittoria della calvizie, un po’ sbrindellato, ciondolando allegramente, come ti venisse a trovare il vicino di casa, arruffone e un po’ timido.
Si certo, ascoltando la canzone ti domandi se è proprio lui o è un’imitazione di Checco Zalone, senz’altro il motivetto è leggero e non memorabile ma, come diceva Jannacci: trattasi di canzonette. Però, ci ha colpito una frase del testo, buttata lì, come usa spesso Vasco, che ci ritorna in mente e ci incuriosisce: “… poi l’anima si arrende alla malinconia”. Ecco, non vogliamo costruirci un trattato filosofico, ma arrivare a sessant’anni e accorgersi di ciò, ci rende il Blasco simpatico e fragile, e, avere la voglia, guardandolo in quegli occhi furbetti, di stringergli la mano e domandargli se per caso non vuole fare con noi un pezzo di strada e capire cosa vuol dire per lui, “arrendersi alla malinconia”, avremmo molte cose da raccontare.
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