Il Var non ha salvato il calcio, anzi

Di Piero Vietti
13 Settembre 2022
Il gol annullato alla Juventus domenica sera è l'ultimo di una serie di episodi in cui la tecnologia che avrebbe dovuto far sparire le polemiche ha fatto solo danni. Hanno ragione gli inglesi che non lo vogliono più
Var Juventus Salernitana
La rissa tra giocatori e panchinari di Juventus e Salernitana dopo il gol annullato dal Var a Milik (foto Ansa)

Maledetto Var. Gli inglesi, che il calcio lo hanno inventato, non l’hanno mai amato. Meno avvezzi al complottismo, non sono cascati negli entusiasmi un po’ giustizialisti in cui siamo caduti noi all’inizio, al grido di “adesso sì che tutti saranno trattati allo stesso modo”. I tifosi che affollano gli stadi della Premier League fischiano ogni volta che il gioco si ferma e l’arbitro parla con i collaboratori in sala Var, gli allenatori ne contestano l’uso apertamente nelle interviste e gli stessi fischietti britannici hanno ammesso che sì, più di qualche problema nel suo utilizzo c’è. Qui da noi si discute da due giorni del gol annullato alla Juventus contro la Salernitana, con annesse espulsioni per protesta e due punti persi dai bianconeri.

Fuorigiochi geografici e interpretazioni a piacere

No, questo non è un articolo per difendere la Juventus (prima di lei molte altre squadre – blasonate o no – sono state penalizzate pesantemente da errori di valutazione dei “varisti”, e non soltanto una volta), né come qualcuno ci accorgiamo che qualcosa non va solo oggi perché è stata penalizzata la Vecchia Signora, ma l’episodio di domenica sera ha il pregio di essere recente, quindi noto a tutti, ed esemplare delle assurdità che la tecnologia ha introdotto nel calcio: il fuorigioco “geografico” di Bonucci e la posizione di Candreva che rendeva il tutto regolare non vista perché «non avevamo a disposizione l’immagine» (siamo passati da “la tecnologia aiuta” a “è colpa della tecnologia” in un niente).

Forse non è (ancora) la morte del calcio, come scrivono su Contrasti, certo è che avere trasformato questo sport in una pratica per ragionieri e geometri non ha risolto nessuno dei problemi che già c’erano prima, semmai ne ha aggiunti altri, oltre a rendere i gol insopportabili coiti sportivi interrotti in cui prima di lasciarsi andare bisogna avere l’autorizzazione della sala Var.

Altro che tutti trattati allo stesso modo: l’assistenza tecnologica ha introdotto il fuorigioco millimetrico e l’interpretazione a caso per qualunque altro episodio, semmai tutti a turno sono penalizzati o aiutati. Siamo tutti varisti, e le discussioni sulle partite sono diventate eterni scazzi social su cosa il Var ha visto o no, su quando doveva intervenire o meno, e su come sarebbe andata se avesse interpretato in modo coerente con un altro episodio simile ma diverso. Non c’è infatti weekend pallonaro senza che qualcuno non chieda «perché il mani nella tale partita sono andati a rivederlo e lo stesso tocco in un altro match no?». Perché gli arbitri e i varisti sono persone, quindi sbagliano, interpretano, si fanno prendere dalla foga, perdono particolari o esagerano a sminuzzare i dettagli.

Dopo il Var arriva il fuorigioco semiautomatico

Dovevano finire le polemiche post partita, vi ricordate?, e invece si sono triplicate. I sospetti sulle simpatie più o meno note del tale arbitro o del tale guardalinee si sono spostate sui responsabili del Var, veri padroni delle sorti delle partite. Come anche i peggiori personaggi della storia, pure il Var ha fatto cose buone, certo, ma alla fine a prevalere è il solito antico vizio di volere raddrizzare il legno storto dell’umanità a colpi di progresso tecnologico (mai davvero neutrale), l’illusione biscardiana di non sbagliare più grazie alla “moviola in campo”, la rassicurazione che con le prossime linee guida ogni errore verrà finalmente evitato.

Come scriveva qui sopra Roberto Perrone poco meno di un anno fa, «avete voluto la Var per avere un altro bersaglio. Così ora oltre all’arbitro ve la prendete anche con il “varista”. Un voto da dare in più. Più che desiderosi di assistere a un gioco senza errori, volete qualcuno da giudicare e, possibilmente, da insultare». Fino al Mondiale in Qatar, ovviamente, dove verrà introdotto il fuorigioco semiautomatico.

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