
Usare i morti di Orlando per fare propaganda lgbt

Perché l’asinello politicamente corretto odia i quozienti di intelligenza appena appena superiori allo zero e chiama i filosofi delle Giovani Marmotte a rispondere a domande che non sono domande, ma asserzioni asinine col finto punto interrogativo? Non è così cara Repubblica.
A parte il fatto che se anche noi ragionassimo come ragiona l’asinello politicamente corretto, dovremmo consigliare ai vari repubblicones di guardarsi bene in casa propria prima di agitare lo spettro dell’odio omofobico fuori dalla comunità lgbt: vedi lo stragista Omar di Orlando che era gay e conduceva una doppia vita, secondo la ricostruzione dei fatti (Corriere della Sera) invece che dei deliri di congrega.
Insomma, è conforme alla follia ideologica interiorizzata “omofobizzare” il mondo là fuori e ringhiare a quanti non condividono con i militanti dell’indifferenza sessuale l’agenda lgbt. La cui teoria e prassi politica viene evidentemente ritenuta indiscutibile, incontrovertibile e incontestabile dai propri sostenitori e militanti, tanto quanto una setta di credenti fanatici riterrebbe indiscutibile, incontrovertibile e incontestabile la propria agenda religiosa.
Dopo di che, insultare gli italiani come fa un noto leader Arcigay o rilanciare la legge liberticida sull’omofobia come fa l’onorevole Cirinnà (e ti pareva). Cioè, usare i morti per cercare di trarne consenso vittimistico per la propria bandiera e vantaggio per la propria teoria e prassi politica, non è solo sconvolgente. È ripugnante.
Prima di apparire o essere di un certo orientamento sessuale, le persone sono esseri umani. Prima della strage di Orlando, negli Stati Uniti si sono contate più stragi che giorni dell’anno. Ma nessuno, mai, delle vittime, dei partenti delle vittime e della gente comune che ha pianto le vittime, ha mai cercato di usare le tragedie per ottenere vantaggi per sé e mai nessuno ha cercato di instillare l’odio a riguardo di chi non la pensasse come la pensa un certo particolare gruppo politico.
È questo che distingue le persone non fanatiche dai militanti delle organizzazioni lgbt. I quali anche davanti ad atrocità come quella che si è vista a Orlando non sanno vedere altro che se stessi, le proprie ossessioni politiche, la propria reale omofobia e la propria paranoica ostilità verso coloro che non soggiaciono a una ideologia cattiva, ignorante e intollerante, priva di ogni scrupolo di umanità e di ogni percezione di alterità umana.
Foto Ansa
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5 commenti
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Dottor Amicone, concordo; si ricorda di colei che disse “sciacalli” ai politici di destra? Io si, ma non ricordo in quale occasione; lei forse ricorderà…
Amicone, ma chi glielo ha fatto fare a candidarsi a uno con una penna che pare la lancia di San Giorgio?
Erasmo, pure io voglio la pace e dialoghi sereni.
Ma cerchiamo di non perdere la ragionevolezza. Cosa dovrebbe fare di più Tempi? Quale “posizione favorevole” non ha preso?
Tempi è un settimanale di ispirazione cattolica: per un cattolico prender posizione significa testimoniare la presenza di Cristo nel mondo, anche in risposta a questi lutti violenti. Che cosa ti aspetti, che la redazione si metta a cantare “imagine”? Se lo capisco io che non sono molto di Chiesa possono intenderlo tutti.
È bene capire che non vi è odio verso gli omosessuali da parte di chi, per motivi laici o religiosi, non dice si a tutto e tutti.
Insomma, c’è da farsi venire la “cattofobia interiorizzata” a seguir questi ragionamenti, quasi a vergognarsi di formulare qualsiasi pensiero critico.
E c’è da storcere il naso su come si prende la palla al balzo per rilanciare la legge Scalfarotto.
Segui i link proposti nell’articolo e leggerai anche questo:
“Bisogna dire che il modo in cui è scritta la legge non aiuta di certo. Dice Lo Giudice: “Sarebbe perfetta, non fosse che alla Camera è stato introdotto un comma secondo cui, quando non si tratta di odio o violenza, tutto quello che la legge prevede circa la discriminazione e l’istigazione, vale per i singoli ma non per le organizzazioni religiose, sindacali, politiche”.
Hai capito il nemmeno tanto sottile gioco perverso? Non solo i singoli, pure sindacati, Chiesa e partiti.
Guarda Erasmo, prova a pensare solo questo: ma se non fosse stato un omosessuale a sparare ad altri omosessuali, cosa avrebbero detto mai le lobby lgbt?
So che sono pensieri scomodi, politicamente scorretti, ma “leggiti attorno” e chiediti se non ci sia qualcosa di sbagliato nel cordoglio rancoroso di Mancuso che divide le vittime fra etero e omo.
Insomma, facci capire: vorresti qualche reciproca pacca amichevole sulle spalle e tarallucci e vino per contorno?
Il fatto è che, in questi casi, la conciliazione tra valori opposti (ad esempio libertà ed Isis, Cristianesimo ed ideologia lgbt) non è affatto possibile.