Usa, la battaglia dei farmacisti contro la legge che li costringe a vendere pillole abortive

Di Benedetta Frigerio
07 Aprile 2016
Il caso di tre attività dello stato di Washington arriva davanti alla Corte suprema. Con il supporto di 43 parlamentari e diverse associazioni di categoria

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Per capire cosa può succedere a una famiglia e alla sua attività commerciale quando la libertà religiosa e di coscienza viene negata dalla legge, bisogna seguire il caso di Greg Stormans, farmacista americano residente a Olympia, nello stato di Washington, che martedì ha concesso un’intervista alla Catholic News Agency (Cna).

IL RIFIUTO. «Crediamo che la vita sia preziosa e che cominci dal concepimento. Vogliamo promuovere la vita e la vera salute, non la morte né nient’altro che sia in contrasto con le nostre convinzioni». Per questa sua certezza, e per essersi rifiutato di obbedire al regolamento statale approvato nel 2007 che impedisce ai farmacisti l’esercizio dell’obiezione di coscienza rispetto a farmaci abortivi come la “pillola del giorno dopo” o la EllaOne dei “cinque giorni dopo”, Greg e la sua famiglia hanno dovuto ridimensionare un’attività portata avanti per quattro generazioni e subire minacce e boicottaggi. Anziché abbassare le saracinesche della farmacia, gli Stormans però hanno scelto di dare battaglia per difendere la propria libertà, avviando un procedimento legale contro lo Stato di Washington.

LICENZIAMENTI. Fino al 2007, Greg Stormans aveva potuto rifiutarsi di vendere le pillole che «uccidono il feto» senza temere conseguenze, anche perché nel raggio di cinque miglia dalla sua farmacia ne operano altre trenta. Quando il regolamento è passato, Washington è diventato il primo Stato d’America a proibire ai farmacisti l’obiezione per motivi di coscienza o religiosi. Una “svolta” che per la famiglia Stormans ha avuto conseguenze molto concrete: boicottaggio e calo delle vendite del 30 per cento. Così Greg è stato costretto a licenziare il 10 per cento dei dipendenti: «Mi ricordo di essermi sentito addosso il peso del mondo, sapendo che avremmo dovuto fare a meno di una parte del nostro personale che è come una famiglia per noi e che lavorava per noi da anni». Commosso, l’uomo ha raccontato alla Cna che alcuni dei dipendenti lasciati a casa «hanno detto di non sapere come avrebbero pagato il mutuo o la bolletta dell’elettricità. È stata durissima».

«COME GIACOBBE». Stormans è un «fervente cattolico», come scrive la Cna, e di fronte a questa dura prova dice di essersi sentito «come Giacobbe che combatte contro il Signore». «A volte ero risentito e chiedevo: “Perché capita a noi?” (…) portavo un grande peso per le persone che lavoravano con me» e «mi stavo trasformando nella persona che non volevo essere». È stata la preghiera a salvare la sua fede e la sua battaglia, facendogli capire che «Dio non ci dà queste cose per darci pene inutili ma per farci crescere, perché “tutto concorre al bene di coloro che amano Dio”».

LE PROSSIME TAPPE. Lo scorso luglio una corte d’appello dello stato ha ribaltato la sentenza di primo grado che aveva temporaneamente sospeso la norma. Ma decisi a proseguire, all’inizio del 2016 Stormans e altri due farmacisti hanno fatto ricorso alla Corte suprema degli Stati Uniti che il 15 aprile dovrebbe decidere se occuparsi del caso. Al massimo organo della giustizia americana sono giunte 14 memorie a favore dell’obiezione di coscienza, firmate tra gli altri da 43 membri del Congresso e soprattutto dall’American Pharmacists Association, insieme ad altre organizzazioni del settore. L’avvocato che segue il caso, Kristen K. Waggoner, dell’Alliance Defending Freedom, si è detta ottimista. «In America siamo benedetti per il fatto di poter praticare la nostra fede», spiega Stormans, ma «ora la nostra libertà religiosa viene erosa e non possiamo stare fermi e lasciare che questo accada. Più permettiamo che lo Stato calpesti la nostra libertà, più sarà difficile vivere la nostra fede».

@frigeriobenedet

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44 commenti

  1. anna

    Buongiorno Elisa, ho letto oggi le sue opinioni e vorrei presentarle le mie.
    In Italia ci sono 10.000 gravidanze indesiderate fra adolescenti, segno che la contraccezione non e’ voluta.
    Vado per punti velocemente. 1) la pillola del giorno dopo, per le maggiorenni e’ diventata farmaco di autoprescrizione, quindi senza controllo medico con problemi in caso di patologie della coagulazione ma sopratutto senza la certezza del test di gravidanza che attesti il mancato inzio di gravidanza.
    2) l’erronea interpretazione di assenza di effetti collaterali, da gestire da sole a casa, con la possibilita’, in assenza di un registro, di assumere la pillola dopo ogni rapporto come fosse una caramella, aumenta i rischi di salute per la donna.
    3)manca completamente il senso di educazione alla sessualita”: il ragazzo puo’ dire alla ragazza , in tempi diversi, usa la pillola anticoncezionale, poi usa la pillola del giorno dopo, e in estrema ratio c’e’ l’aborto. Una simile visione porta il ragazzo ad essere non una persona attenta all’altra, che condivide.. ma uno che puo’fare sesso sempre e comunque senza responsabilita’, tanto e’ la ragazza che ha le possibilita’ di non rimanere incinta . Ruolo della donna decisamente mercifIcato.
    Ritengo che la salute della donna sia in pericolo, ed e’ per questo che i farmacisti fanno bene ad opporsi, non e’ la stessa cosa vendere un anticoncezionale e la pilLola del giorno dopo.
    Le auguro una buona giornata.

  2. Rolli Susanna

    @ Elisa Lombardelli

    Cara Elisa, cerchiamo di essere coerenti. Hai infamato Giovanna mettendo in luce le tue qualità ( “sminuire le persone non rientra nel mio modo di essere; a me hanno insegnato che l’umiltà e il rispetto vengono prima di tutto”), poi, rileggendo quel che hai rivolto a me, mi vien da storcere il naso (il mio modo un po’ focoso e tragi-comico di postare non è offensivo, è semplicemente dettato dal cuore amante della vita fin dal concepimento, ecco tutto), e lo trovi qui sotto:

    “E’ bellissimo avere una fede signora, ma attenzione perchè a volte la fede cieca in un’ideologia imposta da altri. ..Liberissima di non usare contraccettivi e di figliare a più non posso…….Ma se la pensa così, eviti di fare la farmacista. Perchè facendo la farmacista la sua opinione non resta più solo sua, ma viene imposta prepotentemente a donne che la pensano in modo……….offusca la mente e rende poco onore alla nostra intelligenza…………O sono costretta a fare 6 figli anch’io?
    Ma imporre le proprie convinzioni e le proprie scelte di vita non è libertà religiosa, si chiama PREPOTENZA.”
    Se vogliamo parlare di rispetto, rispettiamoci.
    Grazie, ti saluto. ciao.

    1. giovanna

      Quoto Susanna al 100%.
      Giustifico , in parte, la protervia di Elisa solo per l’età e l’immaturità evidente.
      Certo che nel merito scientifico non è stata capace di interloquire minimamente, ha glissato alla grandissima, e questa è una piccola soddisfazione.

      Mi ricordo una vecchia discussione in cui Giannino non poteva credere che al giorno d’oggi ci potesse essere una donna che ignorasse a tal punto il ciclo della riproduzione umana, il ciclo della vita umana…che ne dici, Giannino, hai visto che roba ???

      1. Rolli Susanna

        Giovanna, non leggo più di Giannino da un po’, spero tutto bene…..

        1. giovanna

          Giannino si sarà stufato, o forse ha diradato, anche io mi stufo ad intermittenza, poi compare una bella gnurantella come questa Elisa e non resisto a rispondere !
          Sarò stata troppo pesante ?
          In fondo, è così giovane…certo che se certe cose uno non le ha studiate per tempo, né alle medie, né al liceo, non è facile recuperarle su repubblica !
          Certo che ne ha dette, ne ha dette, ne ha dette di stupidaggini sull’inizio della vita umana, proprio incredibile in una giovane donna di istruzione media.
          Ma in effetti ho un riscontro di questa paurosa ignoranza anche nel mio quotidiano, con donne e ragazze, non dovrei meravigliarmi così, forse vedere scritte certe castronerie nero su bianco mi fa più effetto.

          1. Giannino Stoppani

            Giannino era stato bannato.

          2. Rolli Susanna

            Redivivo!! Sei una colonna portante tu!, se mancate voi soliti “ignoti” manca la linfa vitale!..lo so che a volte è dura, ma fatevi un girin giretto ogni tanto….A Dio piacendo, ovviamente!..certo, prima quel che vuole Lui che facciamo noi….

          3. Rolli Susanna

            Giannino, ti avevo detto due cosine, non ci sono più!

  3. Marco

    Un farmacista dovrebbe essere libero di non vendere quello che non ritiene opportuno. Al massimo potrebbe essere obbligato ad informare su quali farmaci decide di fare obiezione di coscienza.

    Una persona che ha bisogno di quei farmaci può prendere una macchina ed andare a trovarli altrove.

    Mi sembra così semplice. Non viene lesa la proprietà, né la personalità, né la sicurezza di alcuna persona.

    A parte dell’ovulo eventualmente fecondato ma lui poverino è ancora troppo piccolo per avere dei diritti..

  4. Sarifuma Medò

    Compresa la stricnina per far fuori la suocera?

  5. Tommasodaquino

    @Luca Nullo
    Il principio di limitazione della libertà andrebbe estesa anche a chi pretende CHE TUTTI VENDANO PILLOLE ABORTIVE. Se è vero che la libertà deve limitarsi dove inizia quella dell’altro, perché questa limitazione non si estende anche a coloro che pretendono la vendita di pillole abortive da parte di chi non vorrebbe venderle? Perché esistono libertà di serie a e libertà di serie b? Quindi perché la libertà di abortire prevale sulla libertà religiosa? in base a quale principio?

    1. Elisa

      Il discorso è sbagliato da principio. Le pillole di cui si parla nell’articolo (pillola del giorno dopo e EllaOne) NON sono pillole abortive (non lo dico io, lo dice la scienza: ci sono delle pillole abortive in commercio, ma non sono quelle citate nell’articolo). Accettato questo presupposto, tutto il resto viene da sè. La conseguenza di questo presupposto è che rifiutarsi di vendere la pillola del giorno dopo equivale a rifiutarsi di vendere un contraccettivo. E rifiutarsi di vendere un contraccettivo significa negare alla donna un diritto alla salute che non può essere in nessun modo giustificato dal diritto alla libertà religiosa.

      1. Rolli Susanna

        Elisa, non mi risulta esatto ciò che scrivi; informiamoci meglio, di grazia. Credi che se fosse solo una “semplice” pillola gli interessati avrebbero intrapreso una rogna di tale portata?

        1. Elisa

          Susanna, non sono io a doverti convincere, basta cercare su Google.. grazie ad internet oggi molte notizie mediche e scientifiche sono alla portata di tutti, basta volerne fare uso. Cerca in particolare la differenza tra pillola del giorno dopo (ad es. Norlevo) e pillola abortiva (pillola RU486). La pillola del giorno dopo impedisce all’ovulo fecondato di attecchire all’utero, quindi impedisce che possa nascere l’embrione. Tanto che se si assume la pillola del giorno dopo quando ormai l’ovulo ha attecchito, questa non ha nessun effetto sulla crescita del feto. Si parla di “aborto” solo dalla nascita dell’embrione in poi, quindi tutto quello che c’è prima è ancora contraccezione. Non sono io quella che si deve informare 🙂

          1. Elisa

            Non è una “semplice pillola”, e qui concludo, perchè molti farmacisti pensano che un ovulo fecondato sia già vita. Ma questa loro convinzione personale non può essere rilevante. L’obiezione di coscienza non può essere accordata a tutti in maniera assoluta, passando sopra al diritto di ogni donna di decidere se e quando rimanere incinta. Altrimenti il farmacista, convinto che lo sperma sia già vita, potrebbe legittimamente rifiutarsi di vendere profilattici! Se un farmacista ha queste convinzioni, evita di fare il farmacista, perchè è un mio diritto comprare un profilattico! Tra aborto e contraccezione c’è una bella differenza. Sacrosanto è il diritto del ginecologo di astenersi dal praticare un aborto. Non lo è attrettanto il rifiuto del farmacista di vendere un contraccettivo.

          2. Rolli Susanna

            Guarda, vado di frettissima, però intanto tu pensa a che cosa potrebbe diventare un OVULO FECONDATO nella pancia della mamma, e cosa significa cercare di eliminare un OVULO FECONDATO (attraverso la pillola), poi torno, di grazia. Ah!, scusa, dimenticavo!, dimmi se un ovulo FECONDATO lasciato nell’utero materno per nove mesi -senza scocciarlo per nove mesi- a che cosa può portare: Alla morte?, alla nascita di un bimbo che strilla? alla nascita di un alieno? ecc ecc.

          3. Elisa

            Susanna, vedo che ancora non ha chiara la distinzione tra aborto e contraccezione.. gliela spiego in modo ancora più chiaro.

            Aborto = rimozione del FETO o dell’EMBRIONE dall’utero.

            Contraccezione = impedimento che l’embrione si formi.

            Anche lo sperma potenzialmente è vita. Anche dallo sperma viene fuori un bambino che strilla. Giusto? Ma da questa premessa se la sentirebbe di dire che la masturbazione maschile è un aborto? Potrebbe dire che avere un rapporto sessuale protetto è aborto? Un po’ di onestà intellettuale, di grazia..

          4. Sarifuma Medò

            La definizione è arbitraria e illogica e quindi risulta ideologicamente di comodo.
            Una nuova vita ha inizio con la fecondazione dell’ovulo.
            Punto.

          5. Elisa

            La risposta che ho appena ricevuto è quanto di più cattolico abbia mai letto. Davanti a una realtà scientifica dite che si tratta di ideologia. Ovviamente senza argomentare, che bisogno ha di argomentare chi ha la Verità in mano? Poi date la vostra versione dei fatti, l’unica incontestabilmente vera, perchè comunicata direttamente dal Padreterno presuppongo. Quel “punto” finale esprime tutta la vostra arroganza e la vostra poca voglia di confrontarvi. Dovete essere tutelati in tutto e per tutto, poter esprimere le vostre “opinioni” in ogni contesto e come meglio credete, anche a costo di passare sopra le libertà altrui. Guai a mostrarvi che esiste una realtà ben più ampia del vostro piccolo mondo, perchè tutto il resto è ideologia. Tra me e te però quella che dice “punto” sei tu, quindi la posizione ideologica probabilmente non è la mia..

          6. Sarifuma Medò

            La “realtà scientifica” è appunto che con la fecondazione di un ovulo si genera un individuo unico e irripetibile.
            Se tu consideri questo banale dato di fatto “quanto di più cattolico abbia mai letto” vuol dire che è l’ora che cominci a leggere qualcos’altro oltre all’orario dell’autobus.

          7. Rolli Susanna

            @ Elisa
            …”perchè molti farmacisti pensano che un ovulo fecondato sia già una vita”; lo penso anche io, Elisa, anche se non sono medico e neppure farmacista (poveri ignoranti di medici farmacisti che non sanno nemmeno studiare, nevvero?).

          8. Elisa

            Susanna, glielo ripeto per l’ultima volta, poi lascio stare perchè ritengo abbastanza inutile continuare una conversazione con chi non vuol ascoltare.

            Lei, così come i farmacisti, potete pensare tutto ciò che volete nella vostra vita privata. Se è contraria al contraccettivo, fa bene a non usarlo e a mettere al mondo una marea di bambini. Ma dal momento in cui nella vita fai il MEDICO o il FARMACISTA, hai un compito verso la società: tutelare la salute dei pazienti o dei clienti. Se sono contrario ai contraccettivi, non apro una farmacia per poi rifiutarmi di venderli, nè studio medicina per poi negarne la prescrizione. Faccio altro nella vita. Ci sono molti altri mestieri conformi al mio modo di pensare, ad esempio il prete.

            Che succederebbe se in un paese ci fosse solo qualche farmacia, e fossero tutti “obiettori”? Una coppia di giovani a cui si rompe il preservativo si troverebbe costretta ad allevare un figlio che voleva evitare di concepire. Lo trova giusto questo? Parlate sempre e solo di libertà di opinione, ma della libertà delle donne di rimanere incinte quando e come vogliono non ne parliamo? Esistono solo le vostre di libertà?

          9. Elisa

            Susanna, le rispondo per l’ultima volta perchè credo sia inutile continuare a conversare con chi non vuole ascoltare.

            Le ripeto, lei è liberissima di pensarla come vuole e di fare ciò che vuole della SUA vita. Ma dal momento in cui sceglie la professione medica, alcune sue opinioni vanno a ricadere sulla vita di altre persone. Allora quando le sue scelte influenzano altre persone, forse bisogna cercare di bilanciare le due cose: da una parte la sua libertà di opinione, dall’altra la libertà di una ragazza di avere accesso ad un contraccettivo. Se si è contrari alla contraccezione, nella vita si faccia altro!! Ci sono centinaia di mestieri per cui non è richiesto vendere contraccettivi, bisogna fare proprio il farmacista o il medico? Per cosa? Per il gusto sadico di rifiutare a una ragazza l’opportunità di non rimanere incinta? Basta con questa storia della LIBERTA’ DI OPINIONE.. ne ho fin sopra i capelli di tanta prepotenza e moralismo mascherati con questa espressione. Questi farmacisti e medici si facciano preti, che a quanto ho sentito mancano le vocazioni.. se vado dal farmacista voglio un FARMACO, non una predica! Quanta ipocrisia… siete dei sepolcri imbiancati, per citare un libro che vi piace tanto..

          10. Elisa

            Mi scuso per la doppia risposta, ma pensavo che la prima non fosse stata pubblicata…ho ribadito il concetto…..saluti a tutti

          11. giovanna

            Il Gilbert, per esempio, autore di quella che è considerata la bibbia dell’embriologia dice :

            “La fecondazione: l’inizio di un nuovo organismo
            – La fecondazione è il processo per cui due cellule germinali si fondono insieme per creare un nuovo individuo con potenziali genetici derivati da entrambi i genitori
            La classificazione tradizionale cataloga gli animali secondo la loro struttura da adulti. …
            Quando noi consideriamo un cane, per esempio, noi di solito ci raffiguriamo un adulto.
            Ma il cane è un cane sin dal momento della fecondazione di una cellula uovo di cane da parte di uno spermatozoo di cane. Rimane un cane anche quando è un bracco vecchio e morente.
            Quindi, il cane è in realtà l’intero ciclo vitale dell’individuo, dalla fecondazione alla morte”.

            Studia, Elisa, studia !
            La realtà è testarda, e una nuova vita umana, unica e irripetibile, nasce con la fecondazione dell’ovulo, non con l’impianto dell’ovulo nell’utero…gnurantella !

          12. Toni

            Elisa
            non è questione di “libertà d’opinione” , ma piuttosto quale sia il limite invalicabile del potere sull’individuo. Se uno Stato può imporre a ciascuno la propria misura del senso della vita (sopprimibile con una pillola oggi) domani può stabilire misure più ampie. A questo punto medici e farmacisti si dovrebbero vedere costretti a sopprimere l’anziano, il bambino malato e/o difettoso. Basta che la maggioranza (determinata chissà come e perché … e con quale metodo di persuasione). Se si stabilisse che un medico deve eseguire iniezioni letali in un carcere dovrebbe vedersi obbligato ad eseguirla a pena di licenziamento. Quindi un medico che nasce per curare può essere costretto ad uccidere. Se quel medici fossi tu e tra 10 anni ti vedi costretta ad una scelta di questo tipo ti sentiresti di dire : “tanto cambio mestiere” .

            In guerra se a un soldato un superiore impone di sterminare la popolazione inerme ha il dovere di disubbidire. Il soldato non viene punito, ma premiato, ed il superiore finisci sotto processo.

            Se non capisci questo credo che non capisci nulla.

          13. giovanna

            Che poi, qual è il problema , posto che la vita umana cominci con l’impianto dell’ovulo ( il ché non è per nessun testo SCIENTIFICO al mondo e anche per libro delle medie dei miei figli, se è per questo ), di eliminare questa vita umana ?
            Non è già legale al sesto mese di vita umana intrauterina ?
            Solo che nessuno, secondo te e chi la pensa come te, si deve permettere di non partecipare a questa bar barie…tota litarismo puro, il tuo è tota litarismo puro.
            Ma se ragioni con la tua testa e studi, non solo letture di vanity fair, vedrai che ci arrivi pure tu, che non si può fare tutto quello che ci salta in mente, calpestando gli altri, i più piccoli e i più deboli.

            Dai, che oggi hai imparato una cosa nuova: quando, per la SCIENZA, incomincia una nuova vita umana, unica ed irripetibile.

          14. giovanna

            Elisa, bellina, non hai risposto nel merito: se la vita umana inizia con la fecondazione, come riportato in TUTTI i libri a livello universitario del mondo ( escludiamo vanity-fair ? ), ha lo stesso valore dal primo istante all’ultimo, dunque è assurdo che ammetti l’obiezione per un bambino di sei mesi di vita intra-uterina e non quella per un bambino di poche ore di vita intra-uterina : è sempre lo stesso bambino, a varie fasi della crescita e se lo elimini , elimini lo stesso una vita umana.

            Hai studiato, Elisa ???
            Che ha tantissimo da recuperare !
            Credo di aver visto difficilmente una sfilza di errori scientifici grossolani come i tuoi , esclusi i troll che infestano il sito !
            Magari ammetterlo?

          15. Rolli Susanna

            Ma Giovanna, ma che vai dicendo, l’ignurantella del sito sono io!!

          16. Toni

            Elisa
            non è questione di “libertà d’opinione” , ma piuttosto quale sia il limite invalicabile del potere sull’individuo. Se uno Stato può imporre a ciascuno la propria misura del senso della vita (sopprimibile con una pillola oggi) domani può stabilire misure più ampie. A questo punto medici e farmacisti si dovrebbero vedere costretti a sopprimere l’anziano, il bambino malato e/o difettoso. Basta che la maggioranza (determinata chissà come e perché … e con quale metodo di persuasione). Se si stabilisse che un medico deve eseguire iniezioni letali in un carcere dovrebbe vedersi obbligato ad eseguirla a pena di licenziamento. Quindi un medico che nasce per curare può essere costretto ad uccidere. Se quel medici fossi tu e tra 10 anni ti vedi costretta ad una scelta di questo tipo ti sentiresti di dire : “tanto cambio mestiere” .

            In guerra se a un soldato un superiore impone di sterminare la popolazione inerme ha il dovere di disubbidire. Il soldato non viene punito, ma premiato, ed il superiore finisce sotto processo.

            Se non capisci questo credo che non capisci nulla.

          17. giovanna

            Toni, sei stato chiarissimo, ma secondo te Elisa legge queste risposte ?
            Se tanto mi dà tanto, non credo.

          18. Elisa

            Lo Stato non impone la sua misura del senso della vita, tanto che riconosce espressamente l’obiezione di coscienza per l’aborto e per l’eutanasia, così come la riconosceva quando ancora esisteva la leva obbligatoria. Penso sia evidente la differenza tra uccidere un soldato nemico e impedire l’attecchimento di un ovulo.. Sto dicendo che non si può però riconoscere una libertà di opinione assoluta che travalichi i diritti delle persone! Ognuno ha la propria opinione di quando inizia la vita. Come dicevo a Susanna, ognuno può pensare che anche lo spermatozoo sia già vita. Ma se tutti i farmacisti la pensassero così e si riconoscesse a tutti la possibilità di fare obiezione di coscienza, non ci sarebbero più preservativi in commercio!

            Non è anche quello di un farmacista che nega la pillola del giorno dopo “potere sull’individuo”? Signori miei, per vivere in una società bisogna che ognuno di noi rinuncia a qualcosa. Parli dello Stato come se fosse un’entità superiore che impone le “sue” idee a tutti. Ma lo Stato non è altro che un patto che abbiamo fatto tra di noi per vivere civilmente e non pestarci i piedi l’un l’altro. Mai sentito parlare del contratto sociale di Rousseau? Perchè lo Stato non può avere il potere di stabilire fino a che limite si possa invocare l’obiezione di coscienza? Chi altri se non lo Stato può avere poteri sull’individuo? Diamo questo potere al singolo farmacista, che può decidere liberamente quando posso restare incinta e quando no? Se pensate che ogni opinione vi passi per la testa sia legittimata solo perchè dettata da Dio e vi permetta di passare sopra la libertà delle altre persone fondate uno Stato teocratico come l’Iran!

          19. Elisa

            E poi fate attenzione, che rivendicando tutta questa libertà per voi, poi dovete darla anche agli altri!! Volete un mondo in cui il sovrano assoluto sia l’individuo e il suo bagaglio di idee, senza nessun limite imposto dallo Stato? Bene, ma ricordatevi che viviamo insieme a persone che vengono dai luoghi più disparati e dalle religioni più diverse.. sicuri che volete dare libertà di opinione assoluta a tutti? Sicuri che sia giusto e democratico far prendere decisioni a tutti sulle vite degli altri solo in base al proprio credo? Sicuri di voler dare un potere tale a religioni spesso estremiste come l’Islam? Dovete stare attenti, perchè quello che tanto reclamate potrebbe ritorcersi contro di voi! Il cattolicesimo non è più religione di Stato!

          20. Elisa

            @Giovanna
            e qui chiudo veramente, non rispondo per niente alle tue provocazioni da quattro soldi. Mi hai dato della “gnurantella”, della totalitaria, e ovviamente non starò qui a sbatterti in faccia i miei titoli di studio nè la mia cultura, perchè sminuire le persone non rientra nel mio modo di essere. E questo perchè, nonostante non sia una VERA CATTOLICA come te, a me hanno insegnato che l’umiltà e il rispetto vengono prima di tutto. Per questo non serve studiare, nè essere illuminati da Dio come lo sei tu. Quindi al tuo “studia ignorante” rispondo con un sorriso e tanta “carità” (una virtù teologale che tu evidentemente non conosci). Dopo aver insultato tutti quelli che la pensano diversamente da voi, mi raccomando, domenica andate tutti a messa! 😉 Buona vita

          21. Toni

            No, Elisa . Il dire che l’ovulo non è un essere umano, in maniera definitiva e inappellabile, anche contro parte consistente della comunità scientifica (leggi Giovanna) come fai a dire che non è, nel momento in cui vorresti licenziare un medico o un farmacista, un diktat sul senso che si deve “obbligatoriamente” alla vita . Ma tralasci, ancora, l’aspetto principale del problema che poi in maniera porse più pregnante ha espresso Hannah Arendt nel post sotto: il rischi di fare della democrazia un sistema evoluto totalitario. Il rispetto che deve lo Stato all’individuo, è la salvaguardia da ogni deriva. La salvaguardia, nel tuo caso, da uno stato etico, ateo-cratico simile (tolto il particolare di Dio) a quello dell’Iran.
            Hai tralasciato di rispondere al mio esempio del “se tu fossi medico” costretto ad uccidere. Non fa niente … forse sfrutto meglio il tuo ateismo e te ne propongo un altro: se il “contratto sociale” stabilisse con una maggioranza del 98% che ogni cittadino DEVE pregare quotidianamente in pubblico 30 minuti al giorno pena l’esclusione da ogni lavoro con la pubblica amministrazione saresti dello stesso avviso sul limite che dovrebbe avere “l’obbiezione di coscienza”? Che dici, la tua posizione è più in linea, rispetto alla mia, con il sistema teocratico dell’Iran?
            Certo che lo Stato ha dei poteri sull’individuo, come le “stranezze” di certi individui non possono essere interesse dello stato il quale li lascia alla liberalità delle persone. L’unico limite è sul senso di “cosa è un uomo” che non può essere imposto al pari di credere in Dio.

          22. Toni

            dare* alla vita

            forse* più pregnante.

            Ps: ma noto che vuoi andare via … peccato.

          23. giovanna

            Scusa, Toni, hai scritto una cosa sbagliata, forse per la fretta : non è l’ovulo ad essere un essere umano, nella primissima tappa della sua vita, ma l’ovulo fecondato !

            E questo non per una parte consistente della comunità scientifica, ma per TUTTA, TUTTA, TUTTA la comunità scientifica !

            Non troverai nessun testo scientifico al mondo che non attribuisca al momento della fecondazione il primo istante di vita di un nuovo essere umano, unico ed irripetibile, con lo stesso patrimonio genetico dal primo istante fino all’ultimo.

            La cosa che mi fa impressione è che questo, unanimemente riconosciuto , non serve per evitare l’uccisione di esseri umani, che siano al primo giorno di vita intrauterina, come al terzo mese o al sesto.
            Dunque, alla fine, ci si attacca ad un riconoscimento scientifico ininfluente nei fatti e i fatti sono che la vita umana non è rispettata, per tentare di abolire anche le ultime resistenze di medici e farmacisti che non vogliono dare la morte, dal primo istante fino all’ultimo, a chi è più piccolo, povero, indifeso.

          24. Emma

            Asina!
            L’ovulo fecondato ha corredo cromosomico diploide! Cioè è un essere umano unicellulare che a poche ore inizia già a crescere, raddoppiando e quadruplicando il numero delle cellule che lo compongono.
            Certo è che prima di diventare molto grande (qualche miliardo di cellule e più) era molto piccolo La prima cellula è già viva, infatti cresce, ed è già umana, ma forse per te il corredo cromosomico umano diploide è un’opinione priva di scientificità.
            Questa prima cellula vivente umana lotta per continuare a vivere.
            Certo che se invece di permettergli di annidarsi nell’utero così che possa continuare a vivere…decidi di ingerire una qualunque pillolina del giorno dopo…

            Infatti, il bugiardino della pillolina, per sollevarti la coscienza, da vero bugiardo, dice cose a-scientifiche e illogiche.
            Ragiona: come hai fatto a diventare grande? Prima di essere un essere vivente umano, cos’eri? Una pietra? Se non fossi stata umana sin dal principio, se per esempio fossi stata una gallina, allora saresti diventata da adulta una gallina. Così come gli scarafaggi sono geneticamente scarafaggi e nemmeno le zanzare sfuggono alla medesima regola.
            Hai mai aperto un libro di scienze????
            Fallo.

    2. Luca

      Tommaso, se vuoi essere libero di vendere quel che ti pare, non fare il farmacista.
      Mi sembra piuttosto semplice.
      Se scegli di occuparti di un servizio pubblico, sarà lo stato a definire i tuoi doveri e i tuoi obblighi nei confronti dei cittadini consumatori, e questo lo sai fin dall’inizio (anzi, fin da prima di cominciare).

      1. Sarifuma Medò

        Distinguere tra “farmacista” e “spacciatore” forse ti tornerebbe utile: il primo vende preparati che servono per curare la gente, il secondo anche no.

        1. Rolli Susanna

          @ Sarifuma
          Sei forte!! Se per loro un ovulo fecondato vale meno di una cicca!… eliminarlo sarebbe un contraccettivo…..(?!?) E vengono a fare la predica ai farmacisti che non vogliono distribuire “contraccettivi”; ma se è un mercato senza fine quello dei contraccettivi!!Capito, brutti farmacisti? Anzi, sapete cosa vi dico? Basta coi contraccettivi!
          Ve lo dice una che “ha una MAREA di bambini” che è ora di smetterla coi contraccettivi!!

          Elisa, grazie. Molto gentile, puoi tenerti le tue pillole delicatamente contraccettive ed io mi tengo la mia marea (meglio, onda anomala). Stammi bene. Adieu.

      2. Toni

        Lo Stato definisce ogni porcheria o ha dei limiti? Quali? la fai troppo semplice.

      3. giovanna

        Luca, hai mai visto il film su Hannah Arendt…mi ricordi un certo personaggio, direi proprio sputato.
        La banalità del male.
        La stessa argomentazione, impressionante.
        Impressionante e spaventoso, ma se è accaduto il secolo scorso, può riaccadere e , infatti, riaccade.
        La banalità del male.

        1. Toni

          Cara Giovanna,
          adoro questa frase di Hannah Arendt, la riporto spesso e la ritengo profetica rispetto ai nostri tempi. “I crimini contro i diritti umani, che sono diventati una specialità dei regimi totalitari, possono sempre venir giustificati con l’affermazione che diritto è quanto è bene o utile per il tutto, tenuto distinto dalle sue parti (la massima hitleriana “Diritto è quel che giova al popolo tedesco” è solo la forma volgarizzata di una concezione della legge che si trova diffusa ovunque…). PERCHÉ È PERFETTAMENTE CONCEPIBILE, E IN PRATICA POLITICAMENTE POSSIBILE, CHE UN BEL GIORNO UN’UMANITÀ ALTAMENTE ORGANIZZATA E MECCANICIZZATA DECIDA IN MODO DEMOCRATICO, CIOÈ PER MAGGIORANZA, CHE PER IL TUTTO È MEGLIO LIQUIDARE CERTE SUE PARTII.”

          Sarò estremista ma sono convinto che a Luca, Elisa e tutte le filomene del mondo andrebbe bene un regime tipo Corea del Nord se soddisfa ogni appetito.

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