Usa, Biden vieta ai giornalisti di vedere le nuove «gabbie» per migranti

Di Leone Grotti
24 Marzo 2021
Il governo di Joe Biden respinge le richieste dei media, ma un politico dem pubblica le foto dei minori migranti ammassati. «È disumano»
Joe Biden usa migranti

Non solo Joe Biden sta causando negli Stati Uniti una «crisi» migratoria al confine con il Messico. Non solo ha riaperto le «gabbie» per detenere al confine i minori come Donald Trump. Ma al contrario del tycoon repubblicano non permette ai giornalisti di accedere alle strutture per verificare la condizione di 10.500 migranti. «L’accesso era stato garantito diverse volte dall’amministrazione Trump, il cui approccio restrittivo sull’immigrazione Biden aveva promesso di ribaltare», punge il Washington Post.

Biden vuole nascondere la verità

Nonostante i tentativi di nascondere la verità da parte del presidente democratico, che ha vietato l’accesso alle strutture anche agli avvocati no profit che si occupano dei casi di migranti minorenni, Henry Cuellar, rappresentate democratico della città texana di Laredo, ha diffuso lunedì le foto che mostrano i migranti minorenni ammassati in stanzoni separati da tende di plastica dormire per terra su materassi avvolti in coperte isotermiche. Le immagini pubblicate da Axios sono state scattate all’interno del centro di Donna, in Texas.

Thomas Saenz, presidente del Fondo educativo e di difesa legale americano-messicano, ha definito le condizioni dei minori «disumane». Una situazione aggravata dalle prese di posizioni di Biden, che in campagna elettorale aveva denunciato la «catastrofe morale» dell’amministrazione Trump nel gestire l’afflusso di migranti, promettendo di comportarsi in tutt’altro modo.

La crisi dei migranti

Consapevole di non aver mantenuto la promessa sui migranti, pur spalleggiato dai grandi media americani, il governo ha negato per almeno otto volte il permesso di visitare le strutture dove vengono detenuti i minori all’Associated Press. Spesso, è stato scoperto, i migranti non possono uscire per giorni dai centri detentivi.

I centri della Polizia di frontiera americana sono al collasso a causa della politica del presidente americano, che ha facilitato in ogni modo l’ingresso illegale di migranti negli Stati Uniti, aggiungendo che per 100 giorni avrebbe applicato una moratoria sulla deportazioni. La diretta conseguenza sono i numeri record di minori non accompagnati detenuti (10.500 al 20 marzo) e di ingressi illegali negli Usa: 397 mila migranti hanno attraversato il confine tra ottobre e marzo, il 25 per cento in più rispetto al 2019, il record storico degli ultimi 20 anni.

@LeoneGrotti

Foto Ansa

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