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Uno Stretto largo largo

Di Roberto Zucchetti
18 Febbraio 2023
Numeri e fatti a riprova dell’utilità di un’infrastruttura che colleghi stabilmente Sicilia e Calabria. Così un ponte di poco più di 3 mila metri può colmare una distanza di 300 chilometri. Quella che separa (economicamente) dal resto d’Italia un’isola di importanza strategica
Rendering del ponte sullo Stretto di Messina
Rendering del progetto con cui nel 2005 Impregilo si aggiudicò la gara di appalto per il ponte sullo Stretto di Messina (foto Ansa)

Piccolo dialogo introduttivo. «Parliamo dell’attraversamento stabile dello Stretto di Messina …». «Stai parlando del “Ponte di Messina”?». «No, di un’altra cosa: nessuno ha mai pensato di fare un ponte a Messina, semmai un ponte per attraversare lo Stretto di Messina…». «Dai, non è la stessa cosa?». «No. “Ponte di Messina” è una locuzione-simbolo, altamente divisiva (un dia-bolo quindi), e ripercorre la stessa dinamica avvenuta per la nuova ferrovia tra Torino e Lione, diventata “la Tav”; infrastrutture, entrambe, figlie sventurate della reazione della sinistra alla “legge obiettivo” del 2001, reazione poi sfuggita di mano, come sempre avviene quando uno apre la porta alla tigre pensando di farle mangiare chi vuole lui e non chi vuole lei».
Poiché gli eterni ritorni della storia ci ripropongono uno scenario politico simile a quei tempi, sembra importante fare una riflessione sui guasti che certe forzature, da una parte e dall’altra, hanno prodotto e trarne utili indicazioni p...

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