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Piccolo dialogo introduttivo. «Parliamo dell’attraversamento stabile dello Stretto di Messina …». «Stai parlando del “Ponte di Messina”?». «No, di un’altra cosa: nessuno ha mai pensato di fare un ponte a Messina, semmai un ponte per attraversare lo Stretto di Messina…». «Dai, non è la stessa cosa?». «No. “Ponte di Messina” è una locuzione-simbolo, altamente divisiva (un dia-bolo quindi), e ripercorre la stessa dinamica avvenuta per la nuova ferrovia tra Torino e Lione, diventata “la Tav”; infrastrutture, entrambe, figlie sventurate della reazione della sinistra alla “legge obiettivo” del 2001, reazione poi sfuggita di mano, come sempre avviene quando uno apre la porta alla tigre pensando di farle mangiare chi vuole lui e non chi vuole lei».
Poiché gli eterni ritorni della storia ci ripropongono uno scenario politico simile a quei tempi, sembra importante fare una riflessione sui guasti che certe forzature, da una parte e dall’altra, hanno prodotto e trarne utili indicazioni p...
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