Una legge per i giovani, scritta con i giovani

Di Matteo Rigamonti
03 Novembre 2021
La Regione Lombardia lavora a una legge quadro sulle politiche giovanili che metterà a fattor comune misure, programmi e interventi

Una legge per i giovani scritta ascoltandoli e coinvolgendoli. Ci sta lavorando da mesi Stefano Bolognini, assessore allo Sviluppo, città metropolitana, giovani e comunicazione di Regione Lombardia. L’obiettivo è farla approvare entro gennaio 2022. Sarà una legge quadro regionale sulle politiche giovanili che metterà a fattor comune misure, programmi e interventi che riguardano persone tra i 15 e i 34 anni di età.

Scopo del progetto: potenziare la rete territoriale di servizi loro rivolti, promuovendo una lettura integrata dei bisogni per progettare risposte appropriate, ottimizzando le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili. E istituzionalizzando il dialogo con i giovani.

Il tour di incontri

Degli oltre 2,1 milioni di giovani che in Lombardia rientrano in questo range di età, Bolognini e il suo assessorato ne hanno ascoltati parecchi durante un tour di incontri in sei tappe, denominato “Generazione Lombardia”, che si è concluso a fine ottobre con la redazione di un manifesto.

Scuole, oratori, volontariato, tempo libero sono alcuni dei settori nei quali si sono tenuti incontri atti a raccogliere osservazioni e suggerimenti di ragazze e ragazzi, studenti, animatori di realtà sociali, assistenziali, sportive ed educative, ma anche famiglie e lavoratori.

Le realtà incontrato sono il centro sportivo dell’oratorio Murialdo di Milano assieme al Csi, il Campus Aquae di Pavia assieme al Coni, la sede di Confcommercio Lecco, la sede Ats di Bergamo con i volontari degli oratori delle diocesi lombarde, il Ma*Ga di Gallarate con i conservatori musicali.

Tappa Bergamo Generazione Lombardia
La tappa a Bergamo di Generazione Lombardia con Stefano Bolognini, assessore allo Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione di Regione Lombardia

Le sfide

Come emerso durante i numerosi dialoghi, peraltro documentati sulla pagina Instagram @generazionelombardia, i giovani avvertono con urgenza certe sfide: dal lavoro, specie quando si fatica a trovarlo o se c’è non soddisfa pienamente le aspettative, all’istruzione e alla formazione, che si aspetterebbero di vedere riformate. E molte altre ancora, dalla sostenibilità alle pari opportunità, passando per la richiesta di maggiore attenzione ad arte e cultura fino ad auspicare nuove modalità per una rinnovata partecipazione alla vita sociale e pubblica.

Mai banali gli spunti raccolti in un report finale; per esempio: fare meglio l’orientamento a scuola e aumentare le possibilità di stage e corsi professionali, potenziare l’alternanza scuola-lavoro, adottare sistemi di aggiornamento e riqualificazione dei docenti. E ancora: aprire nuove possibilità di esperienze all’estero, creare un portale di domanda e offerta per il primo impiego, maggiore investimento su asili nido e soluzioni di work-life balance con attenzione alla famiglia.

Bisogni, proposte, idee

Il quadro di riferimento europeo è la Strategia Ue per la gioventù 2019-2027, ma gli strumenti che la proposta di legge vuole introdurre sono concreti e hanno tempistiche più vicine: sono infatti un piano triennale per definire priorità e indirizzi a livello regionale e uno annuale per le linee di intervento più operative, in entrambi i casi coinvolgendo enti e comuni laddove necessario.

Saranno istituiti un Osservatorio regionale sulla condizione giovanile a supporto della programmazione e una Consulta regionale dei giovani dove proseguire il confronto iniziato con il tour. A ciò si aggiungono il potenziamento del portale Informagiovani e campagne di comunicazione e iniziative sui territori. Tre milioni di euro il budget su cui la legge potrà fare affidamento.

«Nel percorso di costruzione della nuova Legge Regionale dedicata a loro, Regione Lombardia ha voluto fin dall’inizio ascoltare i giovani, con i loro bisogni, proposte e idee», sottolinea Bolognini: «Abbiamo grande fiducia in loro e vogliamo che le nuove generazioni siano assolutamente protagoniste di questa fase storica».

Lavoro, istruzione, formazione

Relativamente ai «numerosi incontri» in cui «abbiamo discusso direttamente con i ragazzi di tematiche da loro molto sentite e quantomai attuali: lavoro, istruzione e formazione, inclusione sociale, sostenibilità ambientale, pari opportunità e partecipazione giovanile», osserva l’assessore, «sono emerse sensibilità particolari, diversi spunti e proposte concrete».

E conclude: «È bello vedere tanti giovani che hanno voglia di partecipare e di sentirsi protagonisti; crediamo che coinvolgerli in questo percorso sia stata la scelta giusta per metterli nelle condizioni di dare il loro fondamentale contributo nel costruire, insieme, una Lombardia del futuro che li veda al centro e assolutamente protagonisti».

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