
Cartolina dal Paradiso
Quello che fecero un tempo i monasteri oggi tocca alle famiglie
Pubblichiamo la rubrica di Pippo Corigliano contenuta nel numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti)
La navicella della Chiesa non affonderà anche se è continuamente minacciata. Nei secoli passati le persecuzioni dall’esterno e le lacerazioni all’interno non sono mancate, e oggi sembra che l’unità della Chiesa sia fuori discussione. Stavolta la minaccia viene dall’onda ateistica che usa i penetranti mezzi di comunicazione.
Chi salverà la Chiesa? Nel dilagare delle invasioni barbariche i monasteri salvarono e diffusero i semi della fede, della cultura e del vivere civile. Oggi sono le famiglie che sono chiamate ad essere il focolaio di amore, di fede e dei fermenti culturali che potranno consentire una rinascita di una civiltà cristiana dalle ceneri che ricoprono le menti e i cuori dei fedeli tiepidi, soggetti all’influenza della cultura dominante.
Non è facile il compito della famiglia. Deve sopravvivere alle difficoltà economiche e culturali come una tenda nel deserto esposta ai venti e alle intemperie. È utile la devozione alla coppia di amici di san Paolo Aquila e Priscilla, marito e moglie, che esercitarono un apostolato audace, personale, e ospitarono nella loro casa la comunità della Chiesa primitiva.
Oggi la Chiesa, che dispone di una organizzazione gerarchica e di movimenti efficienti, conta soprattutto sulle famiglie il cui ambiente deve essere particolarmente attrezzato: un clima allegro e sereno, una fede reale che alimenti un rapporto personale intenso con Dio con la coscienza di essere in missione per conto Suo. I monasteri di oggi sono le case dei cristiani.
Articoli correlati
3 commenti
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!
Concordo al cento per cento. Anzi al novanta: solo il suo inossidabile ottimismo può credere che la Chiesa conta sulle famiglie. La Chiesa cattolica? La Chiesa cattolica italiana? Quella di mons. Galantino? E da cosa lo arguisce caro Pippo? Dal sostegno che ha dato al Family Day o dalla strenua opposizione che ha fatto alla legge Cirinnà?
è un mutuo aiuto… molti stranieri forniscono servizi indispensabili alle famiglie e le famiglie oltre a fargli un contratto per il lavoro magari conoscendoli li aiutano a regolarizzarsi etc.. Però questo è normale, è già quello che avviene da 30 anni in Italia con la stragrande maggioranza della gente, almeno la gente che conosco io (tra l’altro non tutta cattolica ma anche di estrazione di sinistra). Non capisco dove sia la novità se non forse in un Papa molto, molto esplicito sull’argomento.