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«Che in Italia il servizio sanitario nazionale sia sottofinanziato è vero, ma il modo per risparmiare, e anche tanto, c’è. Non ci sono più alibi». Giampaolo Ugolini, direttore dell’unità operativa di Chirurgia generale di Ravenna e professore associato all’Università di Bologna, seguendo un’intuizione olandese e il suo background formativo, ha forse trovato un modo per contribuire a migliorare la sanità italiana. Tempi lo ha incontrato.
Dottor Ugolini, tutti si lamentano del Sistema sanitario nazionale. È così a corto di fondi?
Non c’è alcun dubbio. I dati dicono che sono tredici i paesi dell’Unione Europea che, rispetto al Pil, investono in sanità più dell’Italia. In realtà però bisognerebbe chiarire una cosa.
Che cosa?
Fuori dal finanziamento pubblico alla sanità, pari a circa 133 miliardi di euro, ci sono almeno altri 35 miliardi pagati direttamente dai cittadini attraverso visite private o assicurazioni. La gente percepisce chiaramente che non basta più ciò che viene eroga...
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