Un gesto umano e possente di misericordia fermerà le scimitarre del Califfo

Di Renato Farina
28 Luglio 2016
Le parole di Ilda Casati ci indeboliscono? Fanno male all’Occidente? Ne sgonfiano i muscoli per la difesa degli inermi? No, no, no. È una forza potentissima

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Siamo di fronte a uno sciame sismico di terrorismo. Boris non vuole diffondersi in analisi sulle fondamenta del male e sulla natura intimamente malvagia di una rivelazione che si pone dopo quella di Cristo. Ci ha pensato Benedetto XVI una volta per tutte a Ratisbona il 14 settembre 2006. Proprio in quel viaggio Ratzinger rinnovò l’invito agli uomini di “fede islamica”. Che desiderano Dio, lo mendicano sinceramente, paragonando la proposta del Corano con il loro cuore. In questo ciascun uomo e donna è uguale, siamo della stessa razza religiosa, cioè umana. Detto questo siamo in guerra. La questione della sicurezza è dunque centrale. Boris ritiene necessario che gli Stati decidano investimenti di tipo israeliano nella cyber security e nell’educazione della gente comune a fronteggiare i pericoli, con insegnamenti appositi nelle scuole e nei luoghi di lavoro. Occorre instaurare una psicologia di guerra, non per generare paura, ma per diffondere la consapevolezza del rischio, insieme alla possibilità di fronteggiarlo senza fatalismi perdenti. Se un pazzo avesse estratto la pistola in un McDonald’s di Tel Aviv non ci sarebbe stata strage, forse uno sarebbe morto, ma in dieci sarebbero balzati sul terrorista. Senza essere eroi, ma sapendo che fare.

Ma ho una cosa qui. Sul petto. E io sostengo che c’entra, non è alternativa alla sicurezza e alla caccia agli assassini, ma è ancora più importante, genera stupore, mi commuove nelle viscere, mi fa dire che è impossibile. Ma invece è stato possibile, ed è un miracolo. È il canto di cui parlava don Giussani e che fermerà – adesso o l’ultimo giorno, non so – le scimitarre del Califfo. Ilda ha parlato così nella chiesa milanese dei santi Nabore e Felice, durante la messa di addio per il padre Mario, 91 anni, una delle 83 vittime dell’attentato del 14 luglio: «Quando sono andata sul luogo dove è stato ucciso papà ho visto tanti fiori in corrispondenza dei posti dove erano state falciate le vittime. Invece, dove la polizia ha abbattuto l’assassino, la gente gettava rifiuti, sputava e imprecava. A me è venuto spontaneo pregare per l’anima di quella persona, perché voglio che vinca la misericordia e non l’odio».

Una cosa così ci indebolisce? Fa male all’Occidente? Ne sgonfia i muscoli per la difesa degli inermi? No, no, no. È una forza potentissima. Solo una figlia aveva il diritto di dirlo. Ho letto una cosa simile solo in Vasilij Grossman, Vita e destino, dove una donna scorge il corpo rinsecchito, mummificato, della sua figlia adolescente assassinata dalle Ss a Stalingrado, estratto dallo scantinato delle torture, in braccio a un prigioniero tedesco, che vedendo la madre avanzare verso di lui con un mattone gelido in mano è sicuro della propria morte, e sa che è giusta. E invece lei, improvvisamente, guardando i capelli d’oro, l’unica cosa intatta della figlia, fa cadere il sasso e gli mette in mano un pezzo di pane.

È così umano, vero, possente quel gesto. Mi viene in mente quanto mi consegnò padre Divo Barsotti, una grande figura troppo poco ricordata, in una intervista (Litterae Communionis Tracce, gennaio 1994, pp. 10-13). «Io prego, attendo, spero. Ritorna per me la tentazione dei primi padri della Chiesa: posso io accettare la mia salvezza senza la salvezza di tutti gli altri? È per me oggi un problema teologico molto grave. L’atto di Cristo ha salvato davvero tutti. E solo una volontà pervicace, folle, disumana, può rifiutare. Del resto se Cristo salva me, come posso io essere pienamente salvo senza trascinare in questa salvezza gli altri che sono attaccati, anzi sono aggrovigliati al mio io? So che non posso fare a meno di sperare per tutti, per tutti. Anche se so che l’Inferno esiste, eccome. Bisogna crederci. Ma sento che debbo sperare per tutti. Questa speranza accompagna i miei ottant’anni. No, non spero buddisticamente di sciogliere i miei legami. Ma che ce ne siano di più. Amato e amante in Cristo di tutti». Di Giuda, di Mohamed Lahouaiej Bouhlel, di Ali Sonboly. Di Boris.

Foto Ansa

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14 commenti

  1. paolab

    continuo a pensare alle parole della signora casati, che è davvero un esempio, una sollecitazione dolorosa eppure irresistibile. non posso non accostarla nel ricordo alle parole che tanti anni fa pronunciò il figlio di vittorio bachelet al funerale del padre ucciso dalle br. in quei giorni bui furono parole sconvolgenti (nessuno prima era stato in grado di dire nulla di simile) e capaci di aprire una prospettiva inedita e potente. «Preghiamo per […] per quanti oggi nelle diverse responsabilità della società, nel parlamento, nelle strade continuano in prima fila la battaglia per la democrazia con coraggio e con amore. Vogliamo pregare anche per quelli che hanno colpito il mio papà perché, senza nulla togliere alla giustizia che deve trionfare, sulle nostre bocche ci sia sempre il perdono e mai la vendetta, sempre la vita e mai la richiesta della morte degli altri». alla lunga questa prospettiva ha vinto. oggi viviamo momenti tremendi, ma la prospettiva dovrebbe essere la stessa.

    1. paolawikipediaelle

      paolab , concordo ,continua pure con la serie ” fare i fr*ci col c*lo degli altri”,altro non possiamo fare
      lasciamo ai bigotti e agli omofobi di questo sito, che tu hai individuato mille volte, lo sporcarsi le mani con la vita, lasciamo a loro la vita,cosa vuoi venire a predicare , qui ,sragionano, non saranno i tuoi estratti da wikipedia a convincerli ad amare come sai amare tu, con la profondità del tuo amore puro e disinteressato, con tutti i tuoi estratti da bibbia e wikipedia, sono fessi e asini,e non fanno che insultare

      1. paolab

        le ho pestato qualche callo?

        1. paola w elle

          paolab, ma noi concordiamo con tutta la tua prosopopea, ci mancherebbe e non aspettiamo altro che le tue lezioncine continua così a fare la morale a questi bigotti che non sanno amare che non hanno la tua carità presa da wikipedia che solo una con la tua carità può trovare le perle nascoste in wikipedia che questi bigotti che non sanno amare come te non le sanno trovare che addirittura invece che essere caritatevoli con la carità degli altri sono talmente fanatici da farla loro la carità questi invasati e perdonano chiunque senza nemmeno chiedersi se stanno dalla parte giusta della storia forse perché non sanno di stare dalla parte sbagliata mica come te che sei sempre dalla parte giusta e trovi tutte le citazioni perfette pure della bibbia e del vangelo questi fanatici lo vogliono vivere il vangelo meno male che tu gli fai capire quanto non sono caritatevoli e col tuo cuore grande di wikipedia elle

          1. GDL

            concordo anche io con paolaw elle e paolab elle , che riporta queste parole sconvolgenti e che pure lei perdona quelli che hanno ucciso i medici abortisti che stavano solo facendo il loro dovere di uccidere bambini mentre voi pagate le tasse per l’aborto e poi vi lamentate che questi bambini vengono uccisi mentre paolab è contenta che lei è una cristiana integrale che perdona tutti anche i bambini che si mettono in testa di nascere e dare fastidio che bisogna poi avere questa seccatura di ucciderli e su wikipedia non si trovano citazioni pertinenti e le fate fare una fatica boia con il cuore grande tutto teso di paolab che non dovreste trattarla male anche se lei vi perdona integralisti intolleranti fanatici e invasati che non siete altro

          2. felpa

            GDL, non hai ancora capito che scrivi cose così orrende (ma almeno ammetti che sono bambini ad essere uccisi con l aborto) che paolab condivide il nostro orrore di utenti normali? I nazisti ti fanno un baffo.

          3. Rolli Susanna

            Paola Elle -oppure L,
            stai calma, quando sei nervosa non si capisce un’acca. Preghiera ed azione ci libereranno da questa peste del secolo, stai tranquilla!!!

          4. uber

            Ma a chi pensi di parlare? A uno normale?

          5. paolab

            uh, che travaso di bile. si prende una mentina, che avrà la bocca amara…

          6. Tigrin della Sassetta

            Paolab e MicheleL, oltre alla fantasiosa scelta del nickname, condividono la medesima passione per la prosopopea con cui lascian cadere le loro corbellerie da ortolani (sì perché il terrorismo in Italia lo ha sconfitto il perdono… col cavolo!) dall’alto della loro autoreferenziale superiorità antropologica.
            Che Gigiot abbia una bella famiglia allargata?
            Nel merito dell’articolo ricordo che per il cristiano è obbligatorio perdonare settanta volte sette, ma a chi si pente e chiede scusa.
            Se non ci si pente non può perdonare neppure l’Onnipotente.
            E se la vendetta non è da cristiani, la legittima difesa è un loro grave dovere.

          7. Rolli Susanna

            Tigrin sei un grande..Gigiot mi fa sbellicare! Vero!, ancora non abbiamo capito che dobbiamo difendere il debole se ne abbiamo le capacità, in tutti gli ambiti in cui ci troviamo ad essere; possiamo dire che si potrebbe -dovrebbe partire dalla lotta all’aborto pe ri più piccoli ed indifesi fino ad arrivare alle manipolazioni mentali agli alunni da parte degli “illuminati” del secolo, ed, in ultimo gli sgozzatori A GRATIS che non meritano nemmeno di calpestare il suolo terrestre….Chi non si adopera per questo non potrebbe nemmeno definirsi cristiano, ma “cristiano tiepido”.

  2. Daniele

    Lo dico con molto rispetto, ma ho famiglia e in attesa del gesto umano cerco di difendermi come posso e non certo pacificamente, perchè per prima cosa devo proteggere i miei figli dagli assassini islamici, poi si vedrà.

    1. giuliano

      caro Daniele, oltre che dagli assassini islamici devi proteggere la tua famiglia anche dai traditori italiani loro amici, ovvero la classe politica tutta (o quasi) con in cima la sinistra, i media, le organizzazioni onlus ecc.. questa gente vive attorno a noi e prepara attivamente la nostra rovina

      1. Menelik

        Giuliano, quando parli di traditori italiani concordo con te.
        Basta leggere i deliri che alcuni postano su questo sito, tipo:
        “(La religione islamica) ha gli anticorpi (contro la violenza)…”
        “Loro ci rinfacciano giustamente secoli di guerre (si riferisce alle guerre che abbiamo fatto contro di loro) e colonialismo”
        E ci metto anche il post del solito troll sotto, delle 18.26.
        Che la Redazione guarda senza far niente.
        Sarebbe capace anche di sputare sulle vittime.
        Decisamente, Giuliano, qui concordo con te quando parli di “traditori italiani”.

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