
Un formaggio dal gusto inconfondibile: l’Asiago
Dici “Asiago” e pensi subito all’altopiano, alla Grande Guerra, al sacrificio di tanti uomini che combatterono in montagna contro l’Austria. Oggi, l’altopiano dei Sette Comuni, in provincia di Vicenza, dalla vecchia Austria-Ungheria attira non più soldati ma tanti, tanti turisti. E’ un posto verde e riposante, magari non modaiolo ma bellissimo e dalle cospicue attrattive naturalistiche, culturali e gastronomiche. Siamo nella patria d’origine del formaggio Asiago. L’Asiago oggi si fa anche in pianura e in provincia di Trento, ma sull’Altopiano ne rivendicano orgogliosamente la primogenitura. Oltre ad alcune malghe che fanno un prodotto d’eccezione, ci piace segnalare la costanza e il livello qualitativo della produzione del Caseificio Pennar (via Pennar 313, tel. 0424462374, www.caseificiopennar.it), situato poco fuori dal paese di Asiago.
La gente accorre a frotte, attirata dalla comodità del bellissimo spaccio vendita attiguo al caseificio. L’oggetto del desiderio è l‘Asiago cosiddetto “d’allevo”, ossia di montagna, a pasta dura e latte crudo, stagionato. Lo stravecchio è realmente un formaggio che fa racconti, con la sua calma e ricca dolcezza. E’ buono pure l’Asiago fresco, ossia del tipo pressato, sicuramente più noto al grande pubblico. Di livello pure la produzione di Grana Padano, di solo latte locale e stagionato per almeno 30 mesi. Tra le chicche, è da segnalare la Tosela, formaggio freschissimo che in zona, tradizionalmente, si taglia a fette e si fa saltare in padella con un po’ di burro, per poi mangiare il tutto con l’onnipresente polenta.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!