Ultima diagnosi per il Dr. House

Di Elisabetta Longo
10 Febbraio 2012
Con un comunicato stampa un po' malinconico la produzione della serie tv cult annuncia la chiusura dello show. Hugh Laurie, il Vicodin e le diagnosi assurde saluteranno i fan alla fine dell'ottava stagione

«Non devi mentirmi. Non siamo sposati» è solo una delle tante indimenticabili acidate di Gregory House (nella fantastica interpretazione di Hugh Laurie), il despota della corsia, il tiranno del reparto di medicina diagnostica, un uomo che conosce un unico modo di trattare le persone: il peggiore possibile, anche quelle che ama. All’ottava stagione, House appende il camice al chiodo. Termini ormai diventati di uso comune come Vicodin (l’antidolorifico di cui è dipendente), o lupus, la malattia autoimmune più sospettata in reparto, non si udiranno più dagli schermi tv dei tantissimi affezionati spettatori. Qualche milione di fan sono già in diaspora da tempo, gli ascolti hanno registrato un calo evidente, dai picchi dei 20 milioni della terza stagione alle ultime puntate, appena 9 milioni.

Cosa abbia stancato i telespettatori non è chiaro, certo è che da sempre, quando nelle serie tv gli attori principali lasciano il cast, tutto il meccanismo funzionante si sgretola lentamente. Dopo l’abbandono di Cameron (interpretata dalla bellissima Jennifer Morrison, ora protagonista di C‘era una volta), dopo quello ancor più doloroso dell’altra grande protagonista femminile, Cuddy, l’unico grande amore di House che alla settima stagione lo lasciava, i fan che sognano sempre il lieto fine cominciano a essere stanchi del cinismo del medico. Succede. Fatto sta che il telefilm finirà il prossimo maggio, alla 177esima puntata. I produttori hanno rilasciato un comunicato stampa ufficiale un po’ malinconico, come lo saranno i seguaci di House. «Abbiamo sempre immaginato House come una creatura enigmatica: non dovrebbe mai essere l’ultimo a lasciare la festa. Molto meglio sparire prima che la musica finisca, lasciando nell’aria un po’ di mistero». Addio Dr. House, ti abbiamo voluto bene.

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