Ue, nuova procedura infrazione per l’Italia: «Arsenico e fluoro nell’acqua potabile»

Di Chiara Rizzo
10 Luglio 2014
Il caso riguarda 37 siti in cui l'acqua corrente è troppo ricca di elementi dannosi come fluoro o arsenico, in particolare il Lazio. Il nostro Paese aveva già avuto tre deroghe in nove anni per la messa in regola, ma nulla è stato fatto secondo Bruxelles

L’Unione europea ha aperto una nuova procedura d’infrazione contro l’Italia, in quest’ultimo caso perché non è in grado “di garantire che l’acqua destinata al consumo umano sia conforme alle norme europee”.

ACQUA “ALL’ARSENICO”. Ad aprire la procedura, con l’invio di una lettera di messa in mora al nostro paese, è stato oggi il commissario all’Ambiente Janez Potocnik, che ha contestato la presenza nelle acque correnti di 37 zone italiane, in particolare nel Lazio, di arsenico e fluoro. L’Ue aveva già concesso tre deroghe per la messa in regola, della durata di tre anni ciascuna, ma nulla è stato fatto: “La contaminazione dell’acqua da arsenico e fluoro è un problema annoso in Italia, in particolare in Lazio” ha denunciato il commissario europeo.

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