Ucraina. Trovati morti otto politici e un giornalista filorussi in soli due mesi

Di Leone Grotti
17 Aprile 2015
Anche per il presidente ucraino Petro Poroshenko non si tratta di un caso, ma di «omicidi politici». Vladimir Putin critica: «Numerosi errori»

President Poroshenko gave the order to Ukrainian forces to cease fire in the eastern Ukraine.

E fanno otto. Oleg Kalashnikov è stato trovato morto a Kiev con ferite di arma da fuoco. Al pari di altre sette personaggi, morti da febbraio a oggi in Ucraina in condizioni misteriose, Kalashnikov era uno stretto alleato dell’ex presidente Viktor Yanukovich, deposto dalle proteste di piazza Maidan.

«OMICIDIO POLITICO». Non c’è dubbio che si tratti di omicidio politico, anche se, come negli altri sette casi, alcuni giornali ucraini parlano di suicidio. Sarebbe però l’ottavo suicidio di uomini vicini a Yanukovich in due mesi. Ieri è stato ucciso nella capitale ucraina a rivoltellate anche Oles Bouzina, famoso giornalista filorusso. «È evidente che questi due crimini sono dello stesso genere», ha ammesso il presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko. «La loro natura politica è chiara. Questa provocazione porta acqua al mulino dei nostri nemici e destabilizza la situazione nel paese. Serve un’inchiesta trasparente».

SUICIDI O SUICIDATI? Ma di inchieste trasparenti ne servono diverse. Olexandre Peklouchenko, importante ex governatore e membro del Partito delle regioni di Yanukovich, si sarebbe suicidato senza motivo a metà marzo in casa sua, nel sud dell’Ucraina. Pochi giorni prima, Stanislav Melnik, ex deputato del Partito delle regioni, è stato trovato morto in casa sua vicino a Kiev. Alla fine di febbraio, Mikhaïlo Tchetchetov, parlamentare e anche lui uomo di Yanukovich, si è gettato o è stato gettato giù dal 17esimo piano di un palazzo.

FIGLIO DI YANUKOVICH. Altri tre omicidi/suicidi simili sono avvenuti, sempre a politici vicini all’ex presidente. A questi va aggiunta la tragedia che ha colpito il figlio dell’ex leader, Viktor junior, a fine marzo. Il pulmino sul quale si trovava è infatti caduto nel lago siberiano di Baikal. Dei sei passeggeri, l’unico che non è riuscito a salvarsi è il figlio di Yanukovich.

LA RISPOSTA DI PUTIN. Nell’annuale diretta sulla televisione di Stato, durata quattro ore, ieri Vladimir Putin ha risposto a 80 domande. Il presidente russo ha deciso di non alzare i torni, riporta la Stampa, e di non criticare troppo aspramente l’Ucraina per i ripetuti omicidi degli avversari politici dell’attuale presidente. Putin ha comunque fatto notare i «numerosi errori» del suo collega Poroshenko e infine ha anche difeso papa Francesco dalle invettive delle autorità turche: «Il Papa è così autorevole da poter parlare a chiunque sul pianeta».

@LeoneGrotti

Foto Ansa

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25 commenti

  1. maurizio

    Come al solito mi dimentico qualcosa..eh!la memoria!!?
    La sindrome dell’accerchiamento la Russia l’ha avuta sempre ed anche con qualche giustificazione…non é,comunque,una novita’.Comprensibile,ripeto,ma non fino al punto di intromettersi negli affari interni dei paesi vicini(una volta suoi vassalli).Certo,nel rispetto dei diritti delle minoranze(ma anche all’interno della Russia!!).In ogni caso,meglio aver vicino i russi dei turchi o arabi o cinesi o thailandesi(ohioi..ohioi!vecchio caro Milan!!).

  2. maurizio

    Scusate mi é venuto un gran mal di testa a seguire la girandola dei vari interventi succedutosi(!).Io non sono un politologo né così bravo da girovagare per i vari siti e copia-incollare tutto quel che lì si trova pur di sostenere a forza la propria tesi unilaterale e ballerina.Mi limito,perciò,a dire che se vogliamo guardare-ipocritamente-alla verginità dell’uno(Ucraina)o dell’altro(Russia)o dell’altro ancora(USA)e via discorrendo,non la finiamo più e nessuno é,in realtà,vergine.Comunque sia,gli Ucraini(anche una buona parte di russofoni-vedi la regione,la più popolosa,di Charkov-)sono stufi di essere sottomessi ai Russi e vogliono decidere da soli con chi stare e cosa fare.L’intromissione esterna sia sul piano economico che militare fa parte del gioco delle parti(scusate il bisticcio di parole)ed é bifronte.Come pure é bifronte l’esistere di milizie ultra-nazionaliste con retaggi storici poco limpidi(sovietici o nazisti che siano).La vocazione auto-conferitasi dagli USA come paladini della libertà nel mondo ha prodotto(tuttora)guai ma é,altrettanto vero,che senza di loro le due guerre mondiali avrebbero avuto altro esito..noi avremmo subito per decenni lo stesso destino dei paesi dell’Est Europa..il virus Cuba-quella di Castro-avrebbe più profondamente e direttamente infettato tutta l’America centrale(qualcuno si ricorda Grenada?)e del Sud….e,per finire,forse il muro di Berlino.ci sarebbe ancora(senza,con ciò,voler svalutare il grande contributo in ciò di S.Giovanni Paolo II). Mi sembra che basti..o no?!

  3. %Leo%&

    Il presidente-oligarca sponsorizzato dall’occidente, Petro Poroshenko, si sta muovendo per adottare “poteri speciali” in un regime di legge marziale che permetterà alle sue forze di sicurezza di detenere, in massa, all’interno dell’Ucraina i cittadini russi che verranno considerati una “minaccia terroristica”. Questo fa seguito al recente decreto di Poroshenko che vieta tutti i film, documentari e mass media in lingua russa.

    Questo accade perché il regime che Washington ha installato a Kiev, tramite i micidiali sporchi trucchi della CIA nelle infami sparatorie ad opera di cecchini il 20 febbraio 2014, prova un profondo odio ideologico verso la Russia ed i russi.

    Ciò è coerente con la medesima ideologia fascista dei suoi “eroi” ucraini durante la seconda guerra mondiale, la cui missione era di sterminare i “subumani” Russi come parte della soluzione finale nazista.

    Il governo degli Stati Uniti sta fornendo armi, attrezzature ed istruttori militari alle forze armate fasciste che sono sotto il comando di Kiev. Queste forze stanno continuamente minando la fragile tregua che è attualmente in vigore in Ucraina orientale. Il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha accusato Washington di aiutare ed effettivamente istigare le violazioni del cessate il fuoco.

    Vi è il fondato sospetto che gli Stati Uniti vogliano che i loro soldati, de facto i Neonazisti, riprendano le ostilità in Ucraina orientale, in quanto il loro reale intento si basa sul progetto, elaborato già da tempo, di destabilizzare la Russia e, alla fine, di apportare in questa nazione un “cambio di regime” – proprio come Washington si arroga di fare in qualsiasi parte del mondo, ed in qualsiasi nazione che osi opporsi alla sua egemonia senza limiti.

    Queste sono, oggi, le inconfondibili forze oscure che ormai – apertamente ed innegabilmente – fanno parte integrante di Washington: fascismo e dittatura.
    Per molte persone in tutto il mondo, questo allineamento storico può sembrare disorientante. Essi rispondono increduli e malinconici: «Ma gli Stati Uniti non sono la terra della libertà, i difensori del mondo libero, i sostenitori della democrazia, dello Stato di diritto internazionale e dei diritti umani?”

    I miti sono duri a morire.

    1. Raider

      Certe forme di paranoia, invece, sono indistrubili e ammazzano, se non altro, la verità. Il multinick fa finta di non rendersi conto che nel corso di un conflitto, specie se una guerra interna si intreccia a una contro un aggressore esterno, è prassi consoldiata di interdire l’accesso ai “prodotti” che fanno il gioco del nemico: e addirittura, gli islamici fanno di tutto perché l’Ue boicotti tutto quanto viene da Israele, con cui l’Ue non è in guerra, ma contro cui gridano guerra! guerra! guerra! i complottisti per conto di chi l’Ue la vorrebbe islamizzata.Poi, per continuare sulla stessa linea tortuosa e ininterrotta di follia, il multinick accusa di nazismo gli ucraini, dimenticando
      – che è la stessa accusa mossa a questo popolo da Stalin, che decise di punirlo con l’Holodomor; in più, il multinick
      – accusa di nazismo gli ucraini, fingendo che il nazismo sia una cosa che gli ripugna, quando il nazismo ha il suo tratto specifico nlel’antisemitismo, riciclato in antisionismo dai complottisti filo-islamici e dagli islamici, che erano antusiasti del nazismo e vi aderirono, specie i palestinesi con tutto il loro Gran Muftì: e così, dimentica di proposito, il multinick paranoide,
      – che dal nazismo sorsero il Baath iracheno e il Baas sirano, cui si devono i benemeriti regimi dei compianti e rimpianti dittatori o dei beneamati dittatori in carica;
      – laddove i filo-islamici dovrebbero mostrare gratitudine imperitura come la loro paranoia per i loro maestri, invece di farne dono a poche decine di ucraini disprezzati per questo;
      – che esponenti del defunto regime iracheno, presentati come “resistenti” da lui e dai suoi avatar e compagni di lotta con i fantasmi, combattono e sgozzano, come hanno sempre fatto (e ora, però, muoiono ammazzati, come stanno imparando a fare da coalizioni nazionali e internazionali), la fianco e per la maggior gloria del neo-califfato dell’Isis, che i complottisti calunniano come creazione occidentale.

  4. Leo%

    L’Ucraina ha creato una banca dati di “separatisti, militanti, ecc.”. La chiamano “Informazioni per le autorità di polizia e dei servizi speciali su terroristi filo-russi, separatisti, mercenari, criminali di guerra, e assassini”.

    Data la situazione nel Paese e le recenti leggi che sono state approvate, chiunque in Ucraina non sia d’accordo con i metodi e le idee del regime, può potenzialmente essere inserito nel database.

    Oles Buzina – scrittore e critico del regime, era in quell’archivio, ed è stato ucciso il 16 aprile.

    1. Raider

      Tutti gli Stati schedano i propri cittadini e anche i gruppi terrorsitici sono soliti schedare i propri nemici, non è un segreto per nessuno che i complottisti possano venire qua a rivelare; anche l’eliminazione di oppostiori e dissidenti rientra nelle pratiche di Stati e regimi di ogni colore, ma una correlazione fra le due cose è una cosa inammissibile e tutavia, anch’essa da provare: su questo, qualunque persna ragionevole, non i complottisti, siamo d’accordo. Ed è clinicamente corretto che i complottisti paranoici filo-islamici che quando un oppostitore di Putin è tolto di mezzo danno di colpa ai nemici di Putin, adesso non usano la stessa logica – non lo fanno mai, non lo sanno fare, non sono interessati a farlo – e accusano sempre e comunque i nemici di Putin o di chi gli è più simpatico.

  5. Sascha

    È giusto evidenziare un aspetto nella crisi ucraina: il coinvolgimento diretto degli USA nelle questioni europee. Immaginatevi se l’Europa intervenisse nelle dispute americane a sostegno magari dei nemici storici di Washington come il Venezuela o l’Argentina!
    Invece in Europa gli americani intervengono continuamente con o senza lo strumento della NATO come già fatto al momento della dissoluzione dell’ex Jugoslavia. Qui sta anche la responsabilità degli europei che in tutti questi anni non sono ancora stati in grado di partorire una politica estera e di difesa comune degne di questo nome con cui affrontare almeno le crisi in Europa e nel Mediterraneo! Senza parlare delle divisioni tra i vari stati dell’Ue spesso dettate da opportunismo e interessi.
    Questo significa condannarsi volontariamente all’eterna dipendenza dagli USA, subire passivamente le crisi internazionali e sprecare un potenziale di potenza enorme.
    Comunque proseguire sulla via dello scontro con Mosca significa suicidarsi politicamente ed economicamente. L’integrazione atlantica con gli USA non porterà i benefici che vi vendono anzi: pensate al caso Nokia in Finlandia o alla Fiat in Italia, l’Europa si impoverirà sempre di più perché verrebbe risucchiata dagli USA partner più forte.
    L’integrazione degli Stati ex sovietici a partire dall’Ucraina per proseguire con Bielorussia, Russia, Caucaso e Kazakhstan mi sembra la scelta migliore. Permetterebbe anche una riconciliazione in Ucraina, contenere il nazionalismo russo, evitare altre crisi interne, dotare l’Europa di potenziale di difesa russo, aprire le risorse naturali della Siberia e Asia Centrale, il mercato in crescita russo realizzerebbe numerose economie di scala.
    Insomma con la Russia l’Ue raggiungerebbe uno status di superpotenza in grado di competere con gli USA e la Cina.

    1. Raider

      Sascha, ci sono mille ragioni perchè un’alleanza, come la chiami tu, in funzione anti- una cosa o un’altra non funzioni, la ragione di fondo è che non un’alleanza, am un’nione di più Stati deve trovare ragioni più forti – sissignori: più forti – degli stessi interessi materiali, non foss’altro per non rischiare di vedere andare in fumo anche questi. L’identità storico-culturale è – dovrebbe essere – un patrimonio inalienabile e irrinunciabile: la Ue è riuscita a rimuoverla, a offuscare quello che non poteva eliminare e a criminalizzare di fatto quello che non poteva offuscare, come l’eredità cristiana.
      L’atto di fondazione dell’Ue è un’abiura dell’identità europea: e questo peccato originale si tira dietro tutto il resto: cessione della sovranità nazionale in materia politica; cessione della sovranità territoriale a chiunque arrivi; concessione della cittadinanza a chiunque nasca qui, senza riguardi per i fattori demografici che condannano, di questo passo, gli europei da sempre a diventare una minoranza fra altre, in attesa di scomparire; rinuncia a essere una super-potenza miliatre, per andare a cercare chi lo è al posto nostro. La prospettiva, tanto americana, di un’Europa melting p(olp)ottista trova concordi O.N.U., Ue, U.S.A., immigrati, specie gli islamici, Paesi arabi e africani: tutti e altri ancora (sorvoliamo, per non approfondire troppo): tanto, a loro, che gliene importa? Dovrebbe importare a noi. Ma vedo che non è così, nemmeno per chi si preoccupa del destino della nostra Vecchia Carretta continentale che affonda nell’irrilevanza politica, strategica e economica. Di fronte a questo spettacolo, con chi allearci, da chi farci proteggere, a chi chiedere un po’ di amicizia, mi sembra una questione, sì, importante, ma accademica, non decisiva. Perché di tratta di delegare a altri quello che solo noi possiamo fare per noi stessi: rispettarci e farci rispettare, avendo chiaro il senspo di un’identità di cui non ci si può disfare come di una zavorra. Quindi, rivedere le cose che non vanno in Europa, chiudendo le porte all’immigrazione – sissignore -, ponendo limiti alle pretese islamiche garantite dal potere negoziale petrolifero e dollarifero di sceicchi e emiri, non concedere in nessun caso la cittadinanza né in automatico né tanto meno con lo jus soli a immigrati e figli di immigrati. Vale lo jus sanguinis. Se non abbiamo il coraggio di dire queste cose e di farle, è inutile che parliamo di altro, chi deve essere il nostro partner nel club delle super-potenze, al melting-pottismo non importa un bel nulla degli alleati da cui vogliamo farci assorbire.

  6. Leo

    Questa settimana il regime installato dall’occidente a Kiev, che è salito al potere illegalmente nel febbraio 2014 con un Colpo di Stato, ha nominato “consigliere capo” delle forze armate ucraine un leader del gruppo paramilitare fascista “Settore Destro”. Questa promozione è avvenuta nonostante il fatto che Dmitry Yarosh sia sulla lista dell’Interpol per reati commessi contro i civili in Ucraina orientale, nel corso dell’ultimo anno, da Settore Destro, gruppo di ispirazione nazista e dai modi paragonabili a quelli delle SS.

    Yarosh e le sue truppe paramilitari, così come gli esponenti politici di spicco del regime di Kiev, tra cui il primo ministro ed il presidente, venerano e glorificano i fascisti ucraini dei tempi passati. Quegli “eroi” fascisti, durante la Seconda Guerra Mondiale, collaborarono con la Wehrmacht nazista nello sterminio di milioni di concittadini ucraini, oltre a polacchi, ungheresi, rom, ebrei, russi ed altri ancora.

    Ora la polizia segreta gestita da Kiev, la SBU, ha apertamente annunciato che sta adottando metodi organizzativi che una volta erano utilizzati dall’organizzazione dei nazionalisti ucraini, che collaborava coi i nazisti, all’epoca guidata da Stepan Bandera.

    1. Raider

      Vedete un po’ cosa aggiungono le farneticazioni e deduzioni paranoiche soto un nickname o un altro:
      – da un lato, gli ucraini sono nazionalisti e come tali, erano controrivoluzionari e filo-fascisti per Stalin, che ne decretò l’annientamento e fece riempire i vuoti da Russi fatti giungere appositamente in Ucraina – ciò dicendo, non si vuol fare torto ai Russi trasferiti colà -;
      – dall’altro, questi complottisti falsificatori, dopo aver legittimato Stalin, lo accusano implicitamente, tanto per scusarlo dei crimini di cui è responsabile, di essersi fatto “consigliare” e manovrare come un pivellino dagli Ebrei, con tutti gli Ebrei che Stalin -, modello di paranoia ideologica e clinica – aveva fatto eliminare e perseguiterà fino ai suoi ultimi giorni (vedi la tesi del complotto dei medici Ebrei);
      – e poi, dopo questo capolavoro di tuffo carpiato nella paranoia, riabilitano di fatto il nazismo (tranne quello ucraino) legittimando a tutti gli effetti e senza dirlo il nazismo in quanto nemico giurato degli Ebrei.

  7. Angelo

    La sponsorizzazione americana, allo stesso tempo, di Neonazisti che stanno conducendo una pulizia etnica in Ucraina e dei dittatori arabi che stanno bombardando uno Yemen impoverito, è la testimonianza forte della vera natura del potere statunitense.
    L’Ucraina e lo Yemen, ad alcuni, possono sembrare teatri di guerra scollegati. Non lo sono affatto. L’illegalità e la barbarie sostenute dagli americani, che si stanno palesando in entrambi questi Paesi, sono parte integrante delle modalità con cui gli Stati Uniti operano davvero nel mondo.

    1. Raider

      Le bazzecole possono essere rivoltate meglio di qualunque affermazione minimanete attendibile, se lo scopo è quello e solo quello che i complottisti filo-islamisti hanno in testa. Parlare male solo di alcuni dittatoriarabi, per es.: come a suo tempo fu con Saddam Hussein, “servo degli americani” e poi, benmetito e “martire” di purissima fedina morale e pedigree isalmico: come il suo socio in regime dittatoriale al Douri, indomito “resistente” contro amerciani e popolo iracheno e morto in gloria dell’Isis armi in pugno.
      Si noti, poi, come ogni volta che qualcuno, arabo o non arabo, islamico o no, propone di intervenire o interviene contro i jhadisti di qualunque tendenza e osservanza, sunnita, sciita, fifty-fifty, gli islamofili cominciano a diramare quanto gli sussurrano alle orecchie i cavalli di battaglia islamofili e anti-occidentali. Se i sauditi – genia che Dio sa se e quanto vedo come il fumo negli occhi – non intervenissero, allora, è la prova che attaccano il povero Yemen grazie alle trame guerrigliere; se reagiscono a una minaccia concentrica – l’Isis ce l’ha a morte con loro, come i complottisti e come Saddam il martire e al Douri l’eroe: e i complottisti, di fronte all’evidenza di questo fatto, se la sono cavata al solito: eh Si vede che “gli sono scappati dalle mani”, gli è scappato dalle dita -, allora, no, questo vupol dire che fanno la guerra ai guerrgileri tanto per farla, per annettersi uno Yemen impoverito, quasi quanto l’Iran in cerca di alternative nucleari e petrolio dove sanno che che c’è. E il jihad permanente contro gli U.S.A., nemico dai tempi del comunismo al potere, un’altra dittatura da rimpiangere, si presta a dare una copertura terzomondista globale all’Islam che attacca ovunque, dall’Africa alle Filippine.

    2. Cisco

      @Angelo
      In Ucraina la pulizia etnica (quella vera) l’ha fatta Stalin, non gli yankee.

      1. Aleksandrovic

        @Cisco

        Sì Stalin (georgiano) e soprattutto il suo braccio destro Lazar’ Moiseevič Kaganovič (ebreo ucraino).
        Sono passati 80 anni, molte cose sono cambiate. Ora ci provano gli yankees che si sono ripromessi di fare il bis, non attraverso i bolscevichi, che non ci sono più, ma attraverso i neonazisti che, pochi, ma ci sono.
        Ma gli yankees e i banderisti di euromajdan non credo avranno lo stesso risultato visto la tempra dei novorossi.

        1. Cisco

          @Aleksandrovic

          Molte cose sono cambiate, ma i fatti storici restano e uno non se ne può tranquillamente uscire dicendo che l’holodomor stalianiano non è mai esistito, per quanto organizzato con l’ausilio – e te pareva – di un famigerato ebreo, per giunta nato in Ucraina. Gli ucraini – non i pochi neonazi – devono essere lasciati in pace, e per questo hanno diritto a un esercito e a costruirsi una patria mandando a kaganovic i novorossi.

          1. Aleksandrovic

            @Cisco

            – Uno non se ne può tranquillamente uscire dicendo che avrei detto che l’holodomor stalianiano non è mai esistito.
            – Organizzato con l’ausilio – non è colpa mia se lo era – di un famigerato ebreo (socio e braccio destro di Stalin, non un ausiliario qualsiasi), per giunta nato in Ucraina.,
            – Gli ucraini devono essere lasciati in pace dai pochi neonazi golpisti, e per questo hanno diritto a mandare a kaganovic i Mc Cain, la senatrice “Fuck EU” Nuland, i massoni eurocratici, la NATO, l’FMI ed a ricostruire la pace che NATO, USA, UE gli hanno tolto. .

          2. Cisco.

            @Alexsandrovic

            Beh, ti informo che Putin ha detto che il comunismo non è paragonabile al nazismo perché non ha mai voluto fare male a una mosca, di fatto giudicando l’holodomor come una specie di suicidio di massa dei kulaki. USA e UE hanno finora avuto strategie divergenti su come risolvere la crisi ucraina, a riprova del fatto che a volte i massoni – se non sono tutti ebrei come Kaganovic – rischiano di avere la peggio contro la ben meglio organizzata mafia siberiana.

        2. Raider

          Costretti a cambiare nickname, a contraffare la storia, a spacciare teorie complottiste, ma sempre lì avete la testa, a La Mecca, accusando di nazismo gli ucraini, ma legittimando il nazismo nemico degli ebrei. E dei cristiani.

  8. Sascha

    Vorrei fosse pubblicato il mio commento, grazie

  9. maurizio-

    Redazione,come mai qualche giorno fa avevo mandato un commento,regolarmente apparso,ed ora non me lo ritrovo piu mentre mi ritrovo i soliti vaneggiamenti complottisti?

  10. Alessandro$C

    @Angelo

    Washington sta girando la garrota per terminare lo strozzamento. Lo fa mettendo a punto il Trattato Interatlantico che, di fatto, cancellerà gli ultimi residui di potere legislativo degli stati membri. E, nello stesso tempo, agisce potenziando la Nato nell’aggressione contro la Russia. Sembra una via senza ritorno. E tuttavia non è detto che il piano funzioni. C’è un limite. la stessa crisi ucraina sta dimostrando che gl’interessi europei non coincidono più con quelli americani. Francia e Germania, seppure in ritardo e dopo essersi fatte giocare, adesso cercano di frenare i piani di Washington. Difficile dire se e quanto Merkel e Hollande sono in grado di resistere alla follia imperiale americana. Ma è importante che se ne siano accorti. Ma difficilmente potranno resistere se non ci sarà un risveglio delle coscienze dei popoli europei.

    1. Raider

      Ogni occasione è buona per spargere sospetti, diffidenza mestatoria, anti-americanismo o anche filo-americanismo, se questo torna utile al Terzomondismo riciclato in filo-islamismo. La guerra in Ucraina, fra accordi e chi c’è e chi non c’è o ci fa, è in stato di trance: si può solo sperare che si ponga fine e si trovi un accordo che rispetti il più possibile la volontà dei diretti interessati, ucraini e filo-russi. Quel che conta e smentisce tutti le dietrologie pescate nel mare dei siti complottisti sempre in piena attività, è che Putin intende collaborare con il Presidente che gli americani eleggeranno al posto di Obama, il cui mandato sta per scadere e in tanti non vediamo l’ora che se ne torni a casa – potrebbe andarsene in Kenia o nei Paesi su cui, novello Eolo, ha soffiato venti di primavera.
      Ci sono tante altre cose della complicata vita politica internazionale, in tutti i suoi risvolti diplomatici, politici, economici, backstage (certo, ci sono anche questi: fra gli altri e non certo come somma di dettagli per il grande pubblico o principio primo di interpretazione assoluta o prima o verità ultima per i soliti “bene informati”): stiamo ai fatti e lasciamo i complotti a chi, altrimenti, non si diverte – se non può gridare guerra! guerra! guerra! a U.S.A. Israele, Paesi del Golfo, all’Occidente, al solito, imperialista, sfruttatore, ecc…: intendendo queste guerra! guerra! guerra!, mossa con tanta determinazione dai jihadisti, “fratelli in Caino”, come espressione massima di Cristianesimo.

  11. Angelo

    Le proteste di Euromajdan sono state totalmente egemonizzate in funzione di un colpo di Stato che ha rovesciato un governo regolarmente eletto, mentre alla guida degli apparati repressivi si insediavano esponenti di partiti nazisti. Le testate occidentali minimizzavano: “i nazisti-nazisti prendono pochi voti”, dicevano. E a molti ciò sembrava una garanzia sufficiente. Non avevano voluto capire che quella minoranza determinata era l’ingrediente fondamentale del nuovo regime: nella polizia, nei servizi segreti, negli unici reparti delle forze armate non soggetti a diserzioni di massa e pertanto lasciati liberi di compiere massacri e crimini di guerra, da Odessa al Donbass, sotto l’occhio benevolo degli addestratori NATO.

    Intanto l’esercito USA comincia ad occupare l’Ucraina :

    Circa 300 paracadutisti provenienti dagli Stati Uniti sono arrivati in Ucraina per addestrare le truppe della Guardia Nazionale. I soldati della 173° Brigata Aerotrasportata dell’esercito USA hanno raggiunto la base di Yavoriv nella regione di Leopoli il 14 e 15 aprile. Rimarranno 6 mesi per addestrare 3 battaglioni di soldati ucraini.
    L’avvio dell’addestramento da parte degli istruttori americani era stato rinviato inizialmente, come dichiarato, in modo da dare più tempo all’attuazione degli accordi di Minsk. L’addestramento sarebbe dovuto partire all’inizio di marzo. Lo scorso agosto il Pentagono aveva annunciato l’intenzione di voler formare l’esercito ucraino.
    All’inizio del mese di marzo (prima dell’annuncio del rinvio del programma di addestramento) il ministero degli Esteri russo aveva riferito che, secondo i dati disponibili, nel poligono di Yavoriv della regione di Leopoli erano stati inviati 300 soldati della 173° Brigata Aerotrasportata delle forze armate degli Stati Uniti di stanza in Italia.
    “Questi soldati addestranno i soldati ucraini ad utilizzare le armi d’oltreoceano. I militari americani si trovano già in Ucraina”,
    aveva sottolineato il portavoce del ministero degli Esteri russo Alexander Lukashevich.
    Oltre agli USA, hanno deciso di inviare i propri istruttori militari in Ucraina Polonia, Canada e Regno Unito.

    1. Cisco

      @Angelo

      Questa poi è bella, ma quale colpo di stato? Yanukovich se l’è data a gambe abbandonando il Paese: se la starà godendo in qualche dacia dell’amico Putini. USA, Polonia, Canada e Regno Unito fanno benissimo ad inviare addestratori in Ucraina, la cui sovranità limitata dall’egemonia russa non le ha mai consentito di dotarsi di un vero e proprio esercito (come d’altra parte è risultato chiaro durante la rivolta filo-russa). Mi chiedo piuttosto cosa aspetti a farlo anche l’Unione Europea. Piuttosto ha ragioen Chiara Berliner: Putin – da buon nazionalista – ancora non riesce a prendere le distanze dai crimini passati del proprio paese, e quindi difende Stalin. Non che da un dirigente del KGB ci si possa aspettare qualcosa di diverso, ma di fatto si comporta esattamente come fa Erdogan rispetto ai crimini storici del proprio paese.

  12. maurizio

    Il mio giudizio sulla controversia politica Ucraina-Russofoni(Russia)é noto e non sto qui a ripeterlo.É chiaro che se é omicidio é,comunque,da condannare come ogni offesa all’essere umano!

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