Ucraina. La controffensiva sarà lunga e sanguinosa

Di Leone Grotti
14 Giugno 2023
Dopo una settimana di assalti Kiev celebra la conquista di sette piccoli villaggi. Per gli analisti militari, però, sono «marginali»: le difese russe non sarebbero state scalfite
Soldati espongono la bandiera ucraina in un villaggio riconquistato dai russi

L’annuncio da parte dell’Ucraina della conquista di sette villaggi, in poco più di una settimana di controffensiva, conferma che la campagna militare di Kiev con armi occidentali e truppe addestrate dalla Nato contro l’invasore russo sarà lunga, sanguinosa e dall’esito incerto. Il viceministro della Difesa, Hannah Malyar, ha sottolineato con enfasi la riconquista dei villaggi di Lobkove, Levadne e Novodarivka nella regione di Zaporizhia e dei piccoli centri di Neskuchne, Storozheve, Makarivka e Blahodatne in quella di Donetsk. I soldati hanno pubblicato sui social media video trionfali della bandiera gialla e blu che torna a sventolare sugli edifici catturati. Sono notizie che fanno bene al morale dell’esercito ucraino, che resta alto, ma dal punto di vista strategico non è cambiato nulla o quasi.

«Villaggi ripresi dall’Ucraina? Marginali»

«Non bisogna farsi distrarre dalla riconquista di villaggi oscuri e mezzo abbandonati dopo dure battaglie nelle regioni di Donetsk e Zaporizhia», scrive in un’analisi la Bbc. Se dal punto di vista della «propaganda» sono risultati importanti, da quello strategico «si tratta di eventi marginali».

In totale l’Ucraina ha ripreso il controllo di un’area di 90 chilometri quadrati, ma non è ancora chiaro se i villaggi si trovassero al di là della prima linea di difesa costruita dalla Russia. Probabilmente no, suggerisce il New York Times, notando che negli ultimi attacchi Kiev ha perso uomini e diversi mezzi blindati, tra cui alcuni Leopard 2 tedeschi e Bradley americani.

Gli obiettivi della controffensiva

L’obiettivo principale della controffensiva dovrebbe essere quello di raggiungere il Mar d’azov per aprire una breccia nel ponte di terra che collega la Crimea alla Russia. Ma raggiungere questo risultato Kiev dovrà ottenere molte vittorie lungo una traiettoria lunga 160 km: per ora l’incursione più profonda è stata di 6 chilometri.

Inoltre uno dei sette villaggi, Makarivka, sarebbe già stato strappato nuovamente alle forze ucraine dai russi.

I primi bilanci si faranno alla fine dell’estate

Le difese russe, per ora, hanno retto anche se l’Ucraina ha sottolineato di non avere impiegato tutto il suo potenziale, bensì di aver condotto piccoli attacchi esplorativi per individuare punti deboli in quelle che sono state definite «le più formidabili fortificazioni difensive del mondo».

È ancora troppo presto perciò per dire se l’esercito di Kiev dispone di forze sufficienti per sfondarle, soprattutto perché sono protette dal tiro costante dell’artiglieria e dell’aviazione. Di sicuro serviranno settimane, più probabilmente mesi, per valutare l’efficacia della controffensiva. Che, come ricordato da Zelensky pochi giorni fa, richiederà certamente la perdita di «molti uomini».

Anche il leader della Wagner, Yevgeny Prigozhin, lo ha riconosciuto: «Ogni offensiva e i suoi risultati devono essere valutati dopo che il potenziale offensivo del nemico è esaurito. Per quanto ne so, il potenziale offensivo dell’Ucraina è tutt’altro che esaurito. Ed è per questo che, come si dice in Russia, contiamo i nostri polli in autunno. Tra un mese e mezzo o due mesi dovremo stabilire se hanno raggiunto il loro risultato o meno».

@LeoneGrotti

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