Tutto per poter comunicare ai ragazzi che vale la pena di faticare, amare, vivere

Di Plinio Agostoni
12 Febbraio 2020
Storia e missione delle scuole paritarie Massimiliano Kolbe, Pietro Scola, Molinatto e Leopardi, un “pezzo di mondo” nuovo a Lecco

Articolo tratto dal numero di febbraio 2020 di Tempi. Questo contenuto è riservato agli abbonati: grazie al tuo abbonamento puoi scegliere se sfogliare la versione digitale del mensile o accedere online ai singoli contenuti del numero.

Sentire e vivere profondamente un’urgenza di verità. Ecco cosa ci ha spinto, oltre 37 anni fa, a dare vita ad una scuola paritaria. Ancora oggi ci chiedono: ma chi ve lo ha fatto fare? E dopo tanti anni e tante riflessioni, la risposta è la stessa: un’urgenza di verità che sentiamo viva e presente ogni giorno. Mossi da un’intuizione, che in realtà è stata subito un’evidenza certa, una certezza che solo l’esperienza vissuta è in grado di fondare, abbiamo dato vita ad un progetto che ancora oggi è un fiore all’occhiello del sistema scolastico lecchese. Era la scuola secondaria di primo grado Massimiliano Kolbe, alla quale poi sono seguite la scuola primaria Pietro Scola, le scuole del Molinatto (dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado) e il liceo Leopardi (classico, scientifico, scienze applicate). Luoghi di crescita, educazione, confronto. Un “pezzo di mondo” nuovo, una scuola dove comunicare ai ragazzi che il Bene c’è, che dunque vale la pena studiare, vale la pena imparare, vale la pena amare, e soffrire, e lottare, vincere e anche perdere, vale la pena vivere l’avventura meravigliosa, e misteriosa, della vita.

Una scuola dove crescere degli uomini e delle donne. Un luogo dove gli adulti si affiancano ai ragazzi, offrono la loro conoscenza assieme alla loro compagnia, la loro esperienza, la loro ricerca e le loro scoperte, il loro sguardo al reale, in una relazione tesa a sfidare e provocare la ragione e la libertà dei ragazzi: adulti non giudici ma alleati. Un pezzo di mondo dove si vive una unità, una compagnia fra genitori, docenti, ragazzi, che chiede a ciascuno di dare il proprio contributo, ciascuno con la propria identità e il proprio ruolo, ma insieme: un popolo in cammino. Perché l’educazione è una cosa che i piccoli imparano dai grandi e i grandi imparano dai piccoli. E tutti imparano dalla realtà. E così, dopo tanti anni, siamo ancora qui. Nel 2005 abbiamo dato vita alla Fondazione don Giovanni Brandolese che lancia “Lecco fa scuola”, a significare che l’educazione è tema di tutta la società e quindi non confinato nell’ambito scolastico. Un progetto che intende contribuire a rivitalizzare tutto il sistema scolastico italiano a partire dall’esperienza vissuta nelle nostre scuole libere e in generale nel sistema delle scuole libere. E al primo posto della nostra azione vi è la difesa della libertà di educazione, condizione per la trasmissione del patrimonio culturale e di valori.

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Plinio Agostoni, autore di questo articolo, è presidente della Fondazione Brandolese

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