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Tutti pazzi per la tecnodestra. Vassallaggio felice o opportunità?

Di Andrea Venanzoni
17 Febbraio 2025
Se Musk&Co. sono un pericolo per la democrazia, che dire della Cina? L’Europa non può pensare di rispondere ai colossi del tech solo con norme, codici e sanzioni
Manifestazione di protesta contro Elon Musk, Washington, DC, Stati Uniti, 10 febbraio 2025 (foto Ansa)
Manifestazione di protesta contro Elon Musk, Washington, DC, Stati Uniti, 10 febbraio 2025 (foto Ansa)

«Figure di neo-feudatari del Terzo millennio, novelli corsari a cui attribuire patenti, aspirano a vedersi affidare signorie nella dimensione pubblica, per gestire parti dei beni comuni rappresentati dal cyberspazio nonché dallo spazio extra-atmosferico, quasi usurpatori delle sovranità democratiche». A parlare così non è il William Gibson di Neuromante o il Bruce Sterling di Isole nella Rete, ma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, dal palco dell’Università francese di Aix-Marseille dove si trovava per ricevere il titolo di Dottore honoris causa, ha attaccato i nuovi poteri egemoni.
Quei poteri che si vanno assommando e assembrando alle spalle del presidente Trump e che sembrano coagularsi in una Lega Anseatica cyberpunk capace di proiettare la propria ombra sulla nuova corsa all’oro dei grandi spazi, virtuali e cosmici: corsari, appunto, e non più pirati, proprio come quelli a cui la regina Elisabetta I d’Inghilterra concesse patenti di corsa per dominare e governare...

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