I nomi del Nuovo Centrodestra. Alfano riunisce chi non aderisce a Forza Italia

Di Redazione
17 Novembre 2013
Gruppi parlamentari autonomi per gli ex Pdl che non seguono il Cavaliere. Tra i "governisti" 31 senatori e 28 deputati. Il vicepremier ribadisce l'affetto per Berlusconi e assicura che il nuovo partito ha «tutti e due i piedi nel centrodestra» e si presenterà alle europee

La spaccatura del centrodestra è stata sancita ufficialmente nella lunga giornata di ieri, quella della rinascita di Forza Italia voluta da Silvio Berlusconi e quella della riunione di tutti coloro che non credono al ritorno del partito del 1994 e vogliono costituire un nuovo soggetto politico sotto la guida di Angelino Alfano. Gli aderenti al Nuovo Centrodestra, tra cui figurano i cinque ministri del governo Letta e la maggioranza dei sottosegretari, costituiranno gruppi autonomi sia alla Camera che al Senato. Ed è proprio al Senato che gli alfaniani promettono di essere determinanti per la tenuta del governo, assicurandogli una maggioranza risicata ma solida anche in caso di decadenza di Berlusconi il 27 novembre.

I NOMI E I NUMERI. Al momento sembra che saranno 31 i senatori (tra ex Pdl ed ex Gal, Grandi autonomie e libertà) e 28 i deputati a non aderire a Forza Italia. Tra i senatori in predicato di passare al Nuovo centrodestra con Alfano figurano: Piero Aiello, Andrea Augello, Antonio Azzolini, Laura Bianconi, Giovanni Bilardi, Antonio Stefano Caridi, Massimo Cassano, Federica Chiavaroli, Francesco Colucci, Luigi Compagna, Franco Conte, Antonio D’Alì, Vincenzo Mario Domenico D’Ascola, Mario dalla Tor, Giuseppe Esposito, Roberto Formigoni, Antonio Gentile, Carlo Giovanardi, Bruno Mancuso, Giuseppe Francesco Maria Marinello, Paolo Naccarato, Pippo Pagano, Gaetano Quagliariello, Luciano Rossi, Maurizio Sacconi, Salvatore Torrisi, Simona Vicari, Guido Viceconte. Alla Camera i nomi noti al momento sono invece quelli di: Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Paolo Alli, Dorina Bianchi, Antonino Bosco, Raffaele Calabrò, Giuseppe Castiglione, Fabrizio Cicchitto, Enrico Costa, Nunzia De Girolamo, Vincenzo Garofalo, Alberto Giorgetti, Maurizio Lupi, Beatrice Lorenzin, Antonino Minardo, Dore Misuraca, Alessandro Pagano, Filippo Piccone, Vincenzo Piso, Sergio Pizzolante, Eugenia Roccella, Barbara Saltamartini, Gianfranco Sammarco, Rosanna Scopelliti, Paolo Tancredi, Raffaello Vignali.

DENTRO IL CENTRODESTRA. Annunciando la costituzione dei gruppi parlamentari autonomi durante la conferenza stampa di sabato pomeriggio, Alfano ha parlato di «una scelta dolorosa e amarissima», ha annunciato a breve una convention per presentare ufficialmente il nome e il simbolo del partito ed ha anche annunciato che il nuovo soggetto si presenterà alle europee. Il vicepremier ha comunque voluto ribadire il proprio affetto per Berlusconi («con i padri spesso si litiga ma l’amore resta», ha detto) e soprattutto chiarito che il Ncd è un partito «con tutti e due i piedi nel centrodestra». Parole che sono sembrate orientate a cogliere la mano tesa da Berlusconi durante il discorso con cui ha “resuscitato” Forza Italia. Il cavaliere, pur ironizzando sui «cugini» del centrodestra, aveva infatti esplicitamente detto di voler restare alleato con gli ex Pdl invitando pubblicamente invitato i suoi a non attaccarli.

 

 

 

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    9 commenti

    1. Mappo

      Nuovo Centro Destra? Purtroppo il tipico caso di omicidio-suicidio. A Forza Italia restano i voti della gente, ma a parte Berlusconi mancano dei leader, il Nuovo Centro Destra abbonda di (potenziali) leader, ma manca di voti.
      Morale della favola alle elezioni europee prossime venture il Nuovo Centro Destra andrà incontro ad una debacle tipo quella della finiana Futuro e Libertà e sparirà, fagocitato da altri partiti, Forza Italia invece priva di una leadership non saprà far fruttare i voti raccolti e seguirà in breve il destino del Nuovo Centro Destra.
      Requiescat.
      Io da parte mia finché il Berlusca sarà ancora della partita continuerò a votarlo, ma non perché mi aspetti qualcosa, solo per la stima e per il senso di riconoscenza che, come cattolico liberale ed elettore di centro destra, provo per la sua azione politica. Poi a meno di eventi eclatanti smetterò di votare.
      La fine della stagione berlusconiana, per me, coincide da un punto temporale, pur non essendo ovviamente la stessa cosa, con l’uscita di scena dei cattolici dalla politica e da una presenza sociale.
      Negli anni a venire saremo condannati all’insignificanza politica e il bello è che saremo pieni di politici che si definiranno, magari in buona fede, cattolici.

    2. Michela

      Secondo Repubblica la regia di questa operazione è del Vaticano. Francamente non credo che Cei, CL, comunità Sant’Egidio e gerarchie varie possano andare oltre il 4 per cento. Mi dispiace per la Roccella, che stimo come cattolica e come parlamentare, tuttavia il mio voto andrà alla nuova Forza Italia. Sembrerebbe strano che una cattolica praticante come me possa scegliere Berlusconi alla nuova creatura voluta dalla Chiesa, ma la verità è che non ho alcuna fiducia in personaggi come Alfano, Lupi, Formigoni, Cicchitto, Giovannardi, e soprattutto ritengo che le operazioni a tavolino sono sempre destinate a naufragare. Io credo, anzi sono convinta, che la stragrande maggioranza dei cattolici scieglieranno Forza Italia, e che il Ncd non supererà il 4 per cento, e quindi non riuscirà ad intercettare quel 10 per cento di elettorato che aveva votato Mario Monti. Lo vedremo presto, alle prossime Europee.

      1. Enrico

        Una curiosità: e Berlusconi invece cosa ha fatto per guadagnarsi la tua fiducia? Il fatto che l’Italia si ritrovi con le pezze al culo dopo vent’anni dalla sua discesa in campo (nei quali ha governato per la maggior parte del tempo) non conta proprio nulla? Comunque sono contento di questa separazione tra nuovo centrodestra e forza italia perchè finalmente svela al di là di ogni dubbio l’ipocrisia dei berlusconiani che giustificavano con il loro essere cattolici il proprio voto a Berlusconi.

        1. beppe

          caro enrico, prova a mettere in colonna follini, casini, fini, e ora pure molti miracolati dal cattivo berlusconi e tira una somma: chi è che merita di tornarsene a casa?

      2. Luca

        Ma dico ma conosci un pò la storia POLITICA di Berlusconi?
        Da quel che scrivi penso proprio di no, Berlusconi vinse le elezioni del 1994, alleandosi al nord con la lega ed al centro sud con il movimento sociale, durò in carica pochi mesi, Bossi lo tradì e non mangiò il pannettone di natale, poi arrivo Dini suo ex ministro anche lui tradi e si accordò con la sinistra per restare in sella sino al 1996. Nel 1996 vinse le elezioni Prodi, Berlusconi fu dato da tutti per finito, morto e defunto, tanti degli attuali fedelissimi, lealisti in quelli anni leccavano la sinistra e cercavano di fare affari con quella parte, Berlusconi per loro era un morto che camminava, in fondo dal 1994 al 2001 ha governato per appena 6 mesi. Nel 1999 il tuo strano personaggio Cicchitto, avversario di Berlusconi nel 1994, lascia i socialisti ed approda a Forza Italia, ne diventa uno dei più fidati ed ascoltati consiglieri di Silvio Berlusconi, che appena un anno dopo alle elezioni europee del 2000, contro tutti i pronostici straccia la sinistra, risultati che portano alle dimmissioni Massimo d’Alema. Da quel momento tutti i dispersi che complottavano con la sinistra tornano all’ovile in viste delle imminenti elezioni dell’anno successivo, Berlusconi accoglie tutti. grande vittoria nel 2001. Nel 2006 per un pugno di voti perde le Elezioni. Nel 2008 vince ma è una vittoria viziata da troppi errori, la legge elettorale senza preferenze oltre che una porcata causa anche la rottura tra Casini e Follini ed indebolisce gli UDC. Due anni dopo mette alla porta Casini e si consegna al ricatto della lega e di Tremonti; porta Fini a sciogliere AN, altro errore che poi lo porta a disperdere la maggioranza ed anche la forza politica, nella vicenda libica è stata messa a nudo tutto la sua debolezza, con il Presidente della Repubblica ed il PD che hanno deciso al posto suo, visto che si era chiuso in un silenzio incomprensibile.
        Oggi Berlusconi sa che Cicchitto ha ragione ed è per questo motivo che ha chiesto ai suoi di non criticarli, in quanto si dovranno alleare alle prossime elezioni, cosa che invece non fece con Casini, del quale invece disse peste e corna.
        Ciò che non mi piace è il nome Nuovo Centro Destra, che bruttoooo!!!
        Dite ad Alfano e Cicchitto di chiamare il nuovo partito ALLEANZA POPOLARE.
        Allenza in quanto porte aperte per tutti(o quasi), Popolare come richiamo al Partito Popolare Europeo.
        Spero non inbarchino Monti e Casini sarebbe un suicidio politico.
        Meglio Follini (è tornato in libertà ha abbandonato il PD), di quei due.

    3. Fabio

      FORZA ITALIA, FORZA SILVIO, SIAMO TUTTI CON TE

    4. giesse

      Sgiustizia è fatta!
      60 “responsabili” del PDL, con questa coraggiosa scelta, salveranno così tutti i 60 milioni di italiani dalla catastrofe incombente.
      Sacrificandone, fosse necessario, uno solo; accontentando così l’orco sinistro.
      Ma sarà gloria breve.

    5. bvzpao

      praticamente tutti quelli per cui dicevo: “ma come fa questo qui a stare nel PdL? “.

    6. Michele

      Un barlume di speranza in questo pollaio di pappagalli che era diventato il PDL. Grazie Alfano e tutti gli altri. Il cav verra’ recuperato per incarichi di rappresentanza, a rotazione

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