
Tutt’altro che declino, in un mondo che cambia

Interessante analisi, quella del Prof. Soave sulla crisi della diplomazia, e certamente meritevole di alcune sottolineature, vista la ricchezza di spunti di riflessione che offre. Per porre la questione nella corretta prospettiva, desidero cominciare dal fondo del suo articolo, poiché è lì che si trova il corretto punto di partenza, nella sintetica e felice definizione dell’arte diplomatica come «intelligente e preziosa ancella» della politica.
Perché è di questo che stiamo parlando. Non avrebbe senso alcuna valutazione, né a maggior ragione la proposta di qualsiasi soluzione, prescindendo da una chiarezza di idee su questo punto: non esiste alcuna diplomazia a se stante, poiché essa è, per definizione, una delle declinazioni istituzionali necessarie a completare e garantire l’efficacia dell’azione politica, al livello delle istituzioni internazionali. Né se ne può valutare lo stato di salute a prescindere da questa sua fondamentale “dante causa”, strutturalmente a essa preordinata, e cioè la politica, appunto.
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