«Non sceglietevi per alleati i giudei e i cristiani». Bufera in Turchia

Di Leone Grotti
23 Ottobre 2019
Nella città ultraconservatrice di Konya, dominata dal partito di Erdogan Akp, appaiono cartelloni che riportano un versetto del Corano contro cristiani ed ebrei
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Sta facendo scalpore in Turchia in queste ore l’apparizione di cartelloni pubblicitari contenti messaggi di odio contro ebrei e cristiani. I cartelloni sono stati affissi il 21 ottobre nella città di Konya alle stazioni degli autobus e contengono solo il versetto 51 della quinta sura del Corano, quella che recita: «O voi che credete, non sceglietevi per alleati i giudei e i cristiani, sono alleati gli uni degli altri. E chi li sceglie come alleati è uno di loro. In verità Allah non guida un popolo di ingiusti». Dopo che la polemica è scoppiata in rete e sui social network i cartelloni sono stati ritirati.

LA CITTÀ ROCCAFORTE DEL PARTITO DI ERDOGAN

La notizia e la foto, pubblicate su Facebook con un messaggio di condanna dal deputato cristiano armeno del partito Hdp Garo Paylan, hanno fatto rapidamente il giro del web. Secondo quanto riportato dai media turchi, la pubblicità è stata diffusa dall’agenzia Anadolu Açık Hava Reklamcılık e commissionata da due associazioni giovanili legate al Partito della felicità, formazione conservatrice islamica che dal 2001 non ha avuto grande successo nelle urne.

La città di Konya è una delle più conservatrici della Turchia. Alle elezioni di marzo il partito Akp di Recep Tayyip Erdogan ha trionfato con oltre il 70 per cento dei voti. Accusata di diffondere «messaggi di odio» ed epiteti «razzisti», l’agenzia pubblicitaria ha rimosso i cartelloni spiegando che si è trattato di un «disguido». Le associazioni giovanili responsabili (Agd e Mgv) avrebbero comprato lo spazio per diffondere un messaggio coranico sulla preghiera, ma nella versione da mandare in stampa avrebbero poi inserito la sura «sbagliata».

«QUESTO È IL CORANO. QUESTO È L’ISLAM»

L’Agd ha emesso un comunicato fornendo una versione diversa e spiegando in modo ambiguo che «non bisogna estrapolare un versetto dal contesto della dottrina islamica, perché questo rende difficile la comprensione reciproca. L’islam non chiede ai musulmani di essere coercitivi, ma di cooperare con le altre religioni contro l’oppressione e il male». Resta il fatto che è stata proprio l’Agd a pubblicare solamente quella parte della sura, estrapolandola dal contesto.

Il deputato cristiano Garo Paylan ha anche protestato con il Comune di Konya, che si è dissociato dall’iniziativa, affermando di non essere al corrente né di essere responsabile dello spazio venduto in modo autonomo dall’agenzia pubblicitaria. Sotto i messaggi diffusi su Facebook da Paylan, centinaia di cittadini turchi hanno pubblicato commenti sdegnati: «È un quadro perfetto della situazione nel paese», scrive uno. «Che vergogna!», commenta un altro. «Questo paese non è mai stato una terra di tolleranza e non lo sarà mai». Altri si sono scagliati contro la religione musulmana: «Questo non è un messaggio di odio. Questo è semplicemente il Corano. C’è altro da dire? Altro che religione d’amore. Queste persone non fanno altro che ripetere quello che dice la loro religione».

@LeoneGrotti

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