Contenuto riservato agli abbonati
L’attentato terroristico di Sumy non è soltanto uno dei crimini di guerra più odiosi commessi dalla Russia dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. La scelta di devastare con due missili balistici carichi di bombe a grappolo un centro abitato in pieno giorno, peraltro durante una festività cruciale come la Domenica delle Palme, è un segnale che il Cremlino recapita direttamente a Donald Trump, uno schiaffo ai tentativi del presidente americano di costruire una tregua in Ucraina e un modo di saggiare il terreno: fino a dove il tycoon è intenzionato a spingersi per convincere Mosca a deporre le armi?
La voracità di Putin in Ucraina
Come riportato nei giorni scorsi dall’agenzia Reuters, l’inviato speciale degli Stati Uniti, Steve Witkoff, prima dell’incontro con Vladimir Putin a Mosca, avrebbe riferito a Trump che il modo più veloce per ottenere un vero cessate il fuoco è cedere al Cremlino le quattro regioni ucraine annesse illegalmente dalla Russia: Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhz...
Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno