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Sulla Nuova bussola quotidiana Eugenio Capozzi scrive della «impressionante mancanza, in questi giorni, di adeguate riflessioni sull'importanza del fatto che Trump – a differenza che nel 2017 – oggi vede sostanzialmente allineata al suo fianco tutta la grande aristocrazia big tech in nome di un progetto di crescita nazionale e di "balzo in avanti" tecnologico ed economico. Un quadro che evidenzia le differenze abissali tra le risorse di know how, capitali e innovazione oggi a disposizione degli Stati Uniti e la soffocante rete di dirigismo e iper-regolamentazione che trascina l'Ue verso il fondo; bene esemplificata dalla differenza tra lo stato avanzatissimo del programma spaziale per le comunicazioni portato avanti da Musk (più di 6.000 satelliti già in orbita) e quello europeo, tecnologicamente arretrato e ancora allo stadio preparatorio».
Capozzi inquadra quella che è la decisiva novità del Trump 2024 rispetto al Trump 2016: il rapporto con la big tech.
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