Triste 11-M. La memoria poco condivisa sulla strage di Atocha

Madrid. Poche centinaia di persone alle commemorazioni, profonde divisioni fra le associazioni dei familiari delle vittime, polemiche a distanza fra i partiti politici e scoop giornalistici che mettono in discussione la versione ufficiale circa gli attentati: il secondo anniversario delle stragi di Madrid dell’11 marzo 2004 è trascorso in un’atmosfera desolata e insieme carica di tensione. L’unico momento unitario, che ha visto insieme il governo socialista di Josè Luis Zapatero e l’opposizione popolare di Mariano Rajoy, l’associazione delle vittime filo-governativa di Pilar Manjon e quelle critiche verso l’operato dell’esecutivo e della magistratura, è durato appena dieci minuti. Conclusi l’omaggio musicale e floreale e il minuto di silenzio in memoria delle vittime al Bosque de los Ausentes, un bosco di 192 (come i morti dell’11 marzo) cipressi e olivi all’interno dell’immenso Parque del Retiro nel cuore di Madrid, Rajoy, il presidente popolare della Comunitá di Madrid Esperanza Aguirre e l’Associazione per l’aiuto alle vittime dell’11 marzo (Aav11-M) si sono rapidamente trasferiti in un’altra parte del parco, dove la storica Associazione delle vittime del terrorismo (Avt), formata da coloro che sono stati colpiti dall’Eta e dal Grapo, celebrava la seconda ‘Giornata europea in memoria e ricordo delle vittime del terrorismo’ in toni decisamente antigovernativi, condivisi anche dai suoi membri di fede socialista.
Poche settimane fa l’associazione aveva riunito oltre un milione di persone per protestare contro la politica di trattative con l’Eta portata avanti da Zapatero. Il governo e l’Associazione vittime e colpiti dell’11 marzo (Ava11-M) presieduta dalla Manjon hanno boicottato l’iniziativa dell’Avt, così come la mattina avevano ignorato la commemorazione promossa dalla Comunitá di Madrid a Puerta del Sol e pure la successiva iniziativa ‘Pagine per la pace’, lettura di brani sul tema della pace da parte di vittime del terrorismo (Eta e 11 marzo), autoritá politiche, ambasciatori e consoli, intellettuali. Anch’essa aveva il torto di essere promossa dalla Comunitá di Madrid e dalla Aav11-M.
L’anniversario è stato preceduto da una serie di esplosive inchieste giornalistiche del quotidiano El Mundo su presunti legami degli attentatori islamisti con membri dell’Eta e sulle strane circostanze del ritrovamento di uno dei pulmini dei terroristi. Per le sue rivelazioni, riprese e rilanciate in parlamento dal partito popolare, El Mundo è stato smentito dal ministero degli Interni, criticato dal filo-socialista El Pais, attaccato da Pilar Manjon («ho letto parte dell’istruttoria, so chi sono i responsabili»). Secondo un sondaggio di El Mundo il 29 per cento degli spagnoli è convinto che l’Eta abbia a che fare con gli attentati, il 28 asserisce l’implicazione dei servizi segreti marocchini e il 66 ritiene che «due anni dopo non si sa cosa sia veramente successo l’11 marzo».

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.