
Trentino. Rinviato a gennaio il disegno di legge sull’omofobia. «Vittoria dell’opposizione»
«Dobbiamo dare la precedenza ad altri disegni di legge importanti, come la riforma delle comunità di valle e legge di stabilità», così, ieri, il presidente della provincia di Trento ha commentato la decisione di rinviare a gennaio la discussione della legge sull’omofobia trentina. Il disegno di legge di iniziativa popolare concernente “Disposizioni per il contrasto alle discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere o dall’intersessualità” era stato presentato lo scorso gennaio. Si tratta di uno stop momentaneo. Il centrosinistra si è limitata a riconoscere una temporanea inopportunità della norma, così come avevano già denunciato le opposizioni e l’arcivescovo di Trento, Luigi Bressan.
VITTORIA DELL’OPPOSIZIONE. «È una vittoria dell’opposizione, che ha dimostrato di essere coesa contro una legge che porterebbe la “teoria del gender” nelle scuole», afferma a tempi.it Walter Viola, consigliere di Progetto Trentino. «Il Presidente Rossi ha dichiarato di volerci venire incontro e che apporterà ulteriori modifiche al ddl». Finora però gli emendamenti presentati dalla maggioranza non sono stati considerati incisivi dalle minoranze che compongono il consiglio della provincia autonoma. «Il centrosinistra ha introdotto una citazione sulla famiglia, ma l’impianto della legge da noi contestato è rimasto praticamente identico», spiega Viola. In cosa consista il problema è semplice: «La legge sull’omofobia trentina ha un approccio sbagliato alla lotta contro la discriminazione. Siamo per l’uguaglianza di ogni persona, come sancito dagli articoli 2 e 3 della Costituzione, ma siamo contrari a un rovesciamento della questione antropologica e all’introduzione della “teoria gender” nelle scuole».
«Se l’impianto della legge rimane uguale – conferma a tempi.it Rodolfo Borga (Civica trentina) – io non cambio idea». Borga ha presentato ben 1.200 emendamenti alla legge, prima che fosse sospesa dalla maggioranza. «Gli emendamenti non bastano. Il problema – spiega Borga – non è la discriminazione, bensì l’introduzione culturale ed educativa della teoria gender. L’impianto della legge deve essere drasticamente rivisitato».
LA LEGGE TRENTINA SULL’OMOFOBIA. La proposta di legge del centrosinistra trentino, divisa in sedici articoli, introduce la categoria di «identità di genere», quale «identificazione primaria di ogni persona come maschio o femmina o altro, indipendentemente dall’attribuzione del sesso biologico». Introduce la definizione di «co-genitore» individuato come «persona che, condividendo il progetto di genitorialità con il partner, genitore giuridicamente riconosciuto tale dall’ordinamento italiano, svolge socialmente e nei fatti il ruolo di genitore», ed è volta a sostenere «temi nei programmi di educazione alla sessualità e affettività rivolti agli studenti, includendovi informazioni sulle tecniche contraccettive», nonché la programmazione di «iniziative d’informazione periodica rivolte al personale provinciale». Nonostante le definizioni del testo su «genere», «identità di genere», «orientamento sessuale», «intersessualità», «transessuale», «transgender», «co-genitore», nella legge non c’è alcuna formulazione del concetto di discriminazione omofobica.
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12 commenti
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Gradite una fetta di torta di pollo calda calda?
Si vittoria potete continuare a discriminare gli altri! Ma andate a quel paese tutti quanti voi e la vostra “opinione” per colpa vostra altri ragazzi si suicideranno ma a voi va bene non sono fatti vostri
rimettiti a dormire, l’effetto di ieri sera non è ancora passato
Ben detto Seba!
Sean non hai ancora capito che chi vuole la legge sull’omofobia è soltanto una minoranza fanatica ed economicamente molto potente del mondo gay (Arcigay-Arcilesbica ed altre associazioni assurde).
L’omosessuale del popolo non gliene frega niente! Lui si fa la sua vita senza questa legge!
Inoltre, in Italia, fortunatamente, se qualcuno si permette di infastidire, insultare, picchiare, deridere un’altra persona viene immediatamente punito. Il fatto che la vittima sia omosessuale, non è un’attenuante, anzi. Infatti spesso potrebbero ricorrere le aggravanti di “futili motivi”. Quindi, piantatela con questa tiritera dei gay discriminati. Gli omosessuali in Italia NON sono in alcun modo discriminati. I pochi casi di reale violenza (verbale o fisica) a loro carico viene punita dal sistema penale. La giustizia in Italia è lentissima, lo sappiamo, e quindi possono esserci casi di mancata giustizia. Ma questo colpisce tanto gli omosessuali quanto gli eterosessuali. I magri come i grassi. A proposito, credo che gli obesi siano molto più derisi e picchiati, sopprattutto in giovane età da fenomeni di bullismo scolastico, rispetto i gay. Per non parlare dei ragazzi down o dei cristiani (provate a fare un test: ragazzo del 2 anno di una scuola superiore che durante l’intervallo parla di Cristo risorto ad alta voce. Vediamo cosa succede. Se gli va di lusso verrà deriso da tutta la scuola).
Questo non signifca che i casi di reale omofobia debbano essere ignorati perchè ci sono casi più frequenti di altre ingiuste discriminazioni. Anzi. E’ solo per tornare alla realtà.
Gli omosessuali sono fortemente ed ingiustamente discriminati in questo paese…e questi commenti ne sono la prova. La storiella dellideologia gender, creazione dei gruppi confessionali al fine di ottenere uno spauracchio che fungesse da pericolo immaginario, non regge minimamente.
Esistono gli studi di genere non l’ideologia del genere. O meglio esiste ma è la semplice natura umana fatta di orientamenti sessuali diversi…quindi sig. Roberto mi aspetto che lei si fa faccia la sua vita tranquillamente ma che per correttezza si impegni per togliere la religione dalla legge mancino dato che, rispetto a quanto dice il sig. Connery, i cristiani di certo non sono discriminati nel nostro paese (anzi ne siamo abbondatemente asfissiati)
Caro Paolo, Connery ti voleva far tornare alla realtà, ma non sapeva che il viaggio era così lungo…
X Paolo, ti confermo che in Italia non c’è alcuna particolare discriminazione verso gli omosessuali. Lo dico perchè fortunatamente se un idiota molesta, deride, minaccia, insulta, picchia ecc un omosessuale non è certo giustificato dalla società civile nè tantomeno dal sistema penale. Anzi, spesso possono ricorrere pure le aggravanti penali.
Ciò detto, certamente vi sono casi in cui gli omosessuali sono oggetto di ingiuste vessazioni da parte di deficienti o di criminali, soprattutto in giovane età. Ma purtroppo questo, se si ha un minimo di onestà, riguarda tutti gli studenti “particolari” (che poi ognuno di noi è stato in qualche momento “particolare”). Sono forse meno derisi i ragazzi in sovrappeso? oppure quelli che raggiungono bei voti? quelli senza capelli? oppure con troppi capelli? quelli con le sopraciglia grosse? quelli con quelle fini? quelli che portano gli occhiali? i timidi? e mi limito a queste caratteristiche. Vogliamo parlare dei pettegolezzi maschili e/o femminili e relative derisioni, magari pubbliche, nate in spogliatoio? E non parliamo delle reali discriminazioni che subiscono le persone down.
Ora te potresti tirar fuori il discorso dei gay criminalizzati in qualche paese africano. Beh..ti anticipo. Credo sia sbagliato e assurdo punire penalmente una persona per il suo orientamento sessuale. A proposito, ti faccio notare che un conto è l’orientamento sessuale, ossia l’attrazione verso un sesso o un’altro. Tutt’altro discorso, e qui sta la falsità dell’ideologia di genere, è pensare di poter scegliere il sesso a cui si appartiene, in barba a tutti i dati scientifici.
Rimanendo sul tema di cosa succede nel mondo, per quanto riguarda i cristiani, ti faccio notare come ogni anno muoiano migliaia di cristiani a causa della loro fede. Il tutto nel silenzio quasi totale dei media. Se lo stesso trattamento fosse riservato agli omosessuali, ci sarebbe lo stesso silenzio? Io spero di no, però temo anche di no. Spero di no, perchè sarebbe ingiusto. Temo di no, perchè ho paura che (spero di sbagliarmi) i morti pesino diversamente. Tornando a bomba in Italia invece, ripeto, se un ragazzo cominciasse a parlare della sua fede in una qualsiasi scuola verrebbe immediatamente deriso. Non solo, se un cittadino adulto decide di dedicarsi alla politica e in linea con i suoi convincimenti e con la dottrina cristiana si dichiarasse contrario all’aborto immediatamente viene deriso, bollato come retrogrado, viene urlato l’attentato alla laicità e qualche “fine” “intellettuale”, con relativo condazzo mediatico applaudente, comincia a teorizzare che i cattolici non dovrebbero partecipare alla vita pubblica a meno che non abiurano la loro fede. Il tutto in nome di una visione completamente distorta di laicità, non più vista come principio secondo cui tutti i credi debbano essere rispettati, ma come annientamento di tutti i credi a vantaggio dell’ateismo più intollerante.
Tanto per cercare di farti tornare alla realtà.
Facciamo del nostro meglio
Esagerato: “discriminare”…. che parolona!
Meno mescalina, per cortesia.