Totti di nuovo in nazionale? Il Pupone come Piola, Baggio e Bergomi

Di Emmanuele Michela
19 Marzo 2013
Messaggi d'amore di Prandelli al capitano della Roma, che se tornasse in Nazionale raggiungerebbe il singolare primato di Piola, Baggio Bergomi e Massaro. Ma come verrebbe schierato dal ct dell'Italia?

«Tra un giocatore di 30 e uno di 20, io preferisco quest’ultimo proprio perché è più giovane e mi può dare continuità, ma per Francesco il discorso è completamente diverso. A farmi riflettere sono state alcune parole di Carlo Mazzone. Oltre a fisico e qualità, Totti ha trovato motivazioni che lo tengono ai vertici. Ora è difficile parlare di Mondiale, ma l’anno prossimo – se sarà nella condizione attuale – siamo obbligati a tenerlo in considerazione». Le parole di Cesare Prandelli rompono la quiete del ritiro di Coverciano, che ospita la Nazionale in vista dei match contro Brasile e Malta: porte aperte per un ritorno di Totti in azzurro.

RARAMENTE IL CT HA APERTO COSÌ. Parole al miele dal tecnico di Orzinuovi, che cozzano con la filosofia adottata fin qui dal ct di dare spazio ai giovani, ma forse, proprio per questo, ancor più credibili: per Totti si può fare uno strappo alla regola, gioverebbe a tutti la sua presenza al Mondiale 2014. E ancor più valore assumono pensando che raramente Prandelli ha tessuto elogi così chiari e allusivi nei confronti di un giocatore avanti con gli anni: gli fu chiesto di Cassano, di Pasqual, di Di Natale; parlò bene, ma senza mai lasciarsi andare ad esternazioni così nette. La stagione super di Totti obbliga invece ad un’apertura: il gol segnato al Parma domenica sera è il 226esimo della sua carriera, record che lo mette davanti a Nordahl e lo consacra nel corso di una stagione tanto difficile per la Roma quanto straripante per il suo capitano.

RITORNI ILLUSTRI: PIOLA, BAGGIO, BERGOMI. Così, ecco il messaggio d’amore di Prandelli, lampante: se il Pupone dovesse tornare in Nazionale rivestirebbe la maglia azzurra dopo quasi sei anni. Era l’estate del 2007 quando diceva addio: troppe noie fisiche, meglio dedicarsi solo al grande amore, la Roma. Alle spalle un Mondiale vinto da inseguitore, recuperato all’ultimo da un lungo infortunio e portato da Lippi in Germania: vinse, segnò pure il rigore decisivo contro l’Australia agli Ottavi, ma si vedeva che non era lo stesso giocatore di qualche mese prima. Così abbandonò: se ora il richiamo dovesse farsi ufficiale Totti entrerebbe in un gruppo speciale di giocatori, tornati a vestire l’azzurro dopo qualche primavera di pausa. C’è Piola, tornato in Nazionale nel ’52 per un’amichevole contro l’Inghilterra, dopo l’addio del ’47; per un’amichevole tornò anche Baggio: era il 2004, a Genova si giocava Italia-Spagna, il Codino si mise agli ordini del Trap dopo 5 anni; poi c’è Daniele Massaro e soprattutto Beppe Bergomi, per tre Mondiali schierato titolare in azzurro poi messo ai margini da Arrigo Sacchi, salvo poi tornare nel ’98 come copertura a Cannavaro e Nesta, collezionando pure qualche presenza.

COME SCHIERARLO? Ma come potrebbe essere inserito all’interno dello scacchiere di Prandelli il capitano della Roma? Le ipotesi di schieramento già si inseguono sui giornali: il ct non sembra propenso ad abbandonare l’attacco a due, super nella veste Balotelli-Cassano dello scorso europeo e consolidato in questi mesi di qualificazioni. L’ottimo stato di forma dell’attaccante del Milan obbliga a non poter prescindere da lui, scegliendo possibili alternative da affiancargli: El Shaarawy, Giovinco, Osvaldo e, magari in futuro, Giuseppe Rossi. Totti potrebbe aggiungersi alla lista dei giocatori schierabili a fianco di Balotelli oppure Prandelli potrebbe adottarlo come trequartista posizionandolo davanti a Pirlo, Marchisio, Montolivo e De Rossi.

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@LeleMichela

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