Anche Tom e Jerry vittime della censura politicamente corretta. Via dalla collezione le puntate “razziste”

Di Elisabetta Longo
13 Agosto 2013
La Warner Bros elimina dal cofanetto dvd due episodi della serie di Hanna-Barbera. Il topo Jerry vi appariva "annerito" e subiva gli sfottò dell'acerrimo nemico

Tom e Jerry, il celeberrimo cartone animato che ha fatto la gioia di intere generazioni di bambini in tutto il mondo, è stato accusato di razzismo. E non dal pubblico, ma dalla stessa Warner Bros che da qualche anno controlla la Hanna-Barbera, creatrice della serie americana. L’intera collezione degli episodi del gatto e del topo più famosi del mondo è stata infatti rimasterizzata e distribuita in dvd alle famiglie nostalgiche d’America, ma dal lungo elenco delle puntate ne mancano un paio. L’azienda ha spiegato che l’omissione non è stata frutto di un caso o di un mancato reperimento di materiale, si tratta di una scelta culturale.

UN TOPO NERO. Gli episodi censurati sono Casanova Cat (1951) e Mouse cleaning (1948), nei quali il topo Jerry appare tutto annerito e per questo, oltre a subire la consueta caccia del gatto Tom, deve anche sorbirsi i suoi sfottò “a sfondo razziale”. In Casanova Cat, dopo che Jerry è diventato nero, viene costretto a ballare come una marionetta per consentire a Tom di farsi bello con un’affascinante gattina. Puntata cancellata. Cos’è? Un’accusa indiretta di razzismo agli sceneggiatori dell’epoca? Sui siti di e-commerce in cui è possibile preordinare il cofanetto, la Warner Bros ha diffuso una nota ufficiale che spiega i motivi della censura: «I cartoni riflettono sempre la cultura del loro tempo, e anche poteva essere sbagliata, questa cultura esisteva».

FAN INDIGNATI. Non si sono fatte attendere a lungo le reazioni dei fan, che creato il gruppo Facebook “Liberate gli episodi vietati di Tom e Jerry”. Uno di loro commenta: «Ma se questi dvd sono prodotti che interessano il mercato del collezionismo, quindi da adulti, perché ci trattano come bambini?». Un altro fa notare che è un peccato omettere un pezzo di storia dell’animazione solo perché nella casa di produzione c’è un ufficio di pr che si vergogna del passato.

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    5 commenti

    1. Davide

      Ok, allora cancelliamo anche tutti i film di Fantozzi, del mitico Albertone ecc…dove spesso si alludeva a scene e/o parole razziste. Il cinema è sempre andato di pari passo con la nostra evoluzione. E ciò che è stato è stato. Pensiamo piuttosto a ciò che sarà ! Con quello che passano oggi in Tv e al cinema…altro che Tom&Jerry ! C’è da riflettere su chi fa queste segnalazioni ! Ma chi sei ? Non hai niente da fare nella vita ?

    2. Giulio Dante Guerra

      Questa faccenda mi ricorda la “disavventura”, capitata – sempre nei già allora un po’ “politicamente corretti” USA – al “Carosello” di Calimero, il pulcino “piccolo e nero”, che diventava bianco una volta lavato col detersivo, a cui faceva pubblicità il “cartone” medesimo. Si racconta che la ditta produttrice avesse deciso di far doppiare in inglese quelle scenette, e spedirle alla “casa madre” statunitense, per usarle come “spots” pubblicitari sulle TV nord-americane. Furono rifiutati perché considerati “razziasti”!

    3. Alcofibras

      La stupidità umana non ha fine: una volta ho letto che Tom & Jerry è un prodotto sionista in quanto rappresenta l’incapacità del cristianesimo, rappresentato dal gatto Tommaso (tradizionalmente simbolo del dubbio), ad “afferrare” (nel senso di comprendere) il topo Geremia, che rappresenta la sapienza vererotestamentaria

      1. bah

        …ammazza!, che creatività.

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