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«Il divorzio dopo 7 anni per salvare i miei figli», «Credo nell’amore e per questo mi separo», «Non posso portare i bambini in Italia»: Tiziano Ferro è un ragazzo confuso. Un divorziato da venti milioni di dischi in carne e ossa, mica come quelli dello spot Esselunga, e pure gay e icona Lgbt, con due bambini piccoli a casa e un libro in uscita per Mondadori: si capisce che il Corriere lo incensi quale guru à la Saviano su la qualunque.
Il fatto è che l'intelligenza media di un lettore proprio non merita tutta questa melassa sul divorzio che fa bene ai bambini. Il divorzio di un signore che nel 2022, appena ricevute “due telefonate” e due piccoli in braccio, ha avuto subito da tenere lezioni di paternità quale «il più alto degli onori, il più impegnativo degli oneri» e nel 2023 di paternità quale pura «mancanza di conflitto». Gliel'ha confermato anche una amica vedendo i bambini che ora vivono soprattutto con lui a Los Angeles: «Parlavamo del divorzio e mi ha detto: “Vedendo te e i bim...
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