
Timoshenko: «Prendo un mitra e sparo a Putin»
Diciotto marzo, ore 23 e diciassette minuti, Kiev. Ad un capo del telefono Yulia Timoshenko, leader in pectore della nuova Ucraina dice all’interlocutore Nestor Sufrych, deputato del partito delle Regioni, filorusso: «Sono pronta a prendere un mitra ora e a sparare in fronte a questo mascalzone», cioé al presidente russo Vladimir Putin. La conversazione è stata intercettata ed è finita in un video postato su youtube (guarda qui) che ora sta facendo il giro del mondo. In particolare fa discutere una durissima risposta della Timoshenko, all’interlocutore che le chiede cosa può fare l’Ucraina con gli 8 milioni di russi che vivono nel paese: «La situazione sta andando oltre ogni limite. Bisogna prendere le armi in mano e andare a far fuori questi dannati “kazap” – un tipico insulto dialettale ucraino verso i russi –insieme con il loro capo».
TIMOSHENKO: «CONVERSAZIONE VERA, MA MANIPOLATA». Timoshenko ha confermato via twitter che la telefonata è realmente avvenuta, ma che in parte il contenuto reso pubblico è stato manipolato: “Il passaggio sugli otto milioni di russi in Ucraina è un montaggio. Infatti ho detto che i russi in Ucraina sono ucraini”. Poi ha chiuso il messaggio con un “Ciao Fsb – sigla dei servizi segreti russi – scusatemi per il linguaggio osceno”. Nel corso della conversazione più volte in effetti l’ex premier ucraina insulta i russi e Putin, mentre l’interlocutore racconta: «Gliel’ho detto ieri (non dice il nome della persona, ndr.), se esplode un conflitto bellico, sia mio figlio maggiore che io, in qualità di ufficiale riservista, imbracceremo le armi per difendere il nostro paese».
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