
Tfa: niente percorso speciale per chi insegna già da tre anni
Si ritorna a parlare di Tfa, il tirocinio che abilita all’insegnamento nelle scuole italiane. I test per entrare si svolgeranno a luglio. A inizio maggio in un’intervista il ministro Francesco Profumo ipotizzava – a regolamento già stampato e ufficializzato – un percorso speciale che permettesse ai professori con tre anni di lavoro alle spalle di saltare i test. Si sono scatenate subito opinioni contrastanti, ma una nota del Miur uscita poco dopo sembrava avallare le parole ufficiose del ministro. Oggi, a mesi di distanza e proprio allo scadere delle iscrizioni (che chiuderanno il 4 giugno), tutto torna come prima, la corsia preferenziale viene abolita, come se il ministro non avesse mai parlato.
Il Miur comunica infatti che il percorso speciale del Tfa per i docenti con almeno tre anni di servizio non verrà al momento istituito. Se ne riparlerà per l’anno scolastico 2012-13. Recita la nota: «L’avvio dei moduli aggiuntivi ai corsi di Tfa, riservati ai docenti non abilitati, con servizio, richiede una modifica. (…) L’ iter di approvazione, già avviato, non potrà concludersi in tempi brevi per la necessaria e prescritta acquisizione di tutti i pareri degli Organi Consultivi previsti».
E ancora: «L’approvazione del regolamento consentirà nella programmazione 2012-13 l’istituzione di un doppio percorso di TFA, l’uno che prevede la selezione, la formazione in aula, il tirocinio e l’esame finale, l’altro che permette ai docenti con tre anni di servizio di accedere direttamente alla formazione in aula e all’esame finale. Si precisa dunque che le uniche procedure di abilitazione attualmente in corso sono quelle di cui al D.M. 14 marzo 2012 i cui termini di iscrizione scadono, come noto, il 4 giugno p.v.».
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2 commenti
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Il Ministro Profumo, ha una faccia da schiaffi.
certo che se dovevano inserire una nuova tassa tutto sarebbe stato rapidissimo, ma per valorizzare le competenze di chi è già stato in cattedra per anni allora ci vuole tempo. tutti alka pari quando fa comodo sena pensare allo “svantaggio” di chi la scuola l’ha finita da un pezzo rispetto a chi ha finito ieri e ancora una volta dimostrando che in italia non esiste neppure il profumo della meritocrazia.
che vergogna.