
Terroristi islamici rapiscono e fanno il lavaggio del cervello a più di 100 bambini curdi per trasformarli in kamikaze

I terroristi islamici dell’Isil (Stato islamico dell’Iraq e del Levante) hanno rapito più di 100 bambini curdi per usarli come attentatori suicidi in guerra. Lo rivela l’Osservatorio siriano per i diritti umani, basandosi sulle testimonianze di cinque minori che sono riusciti a scappare dalle mani degli islamisti dopo essere stati rapiti.
BAMBINI KAMIKAZE. L’Isil ha sequestrato lo scorso 29 maggio 145 giovani curdi originari di Ain Al Arab, città siriana vicino al confine con la Turchia. I giovani stavano tornando dalla città di Aleppo, dove hanno condotto l’esame di fine anno scolastico. Cinque di loro sono scappati e hanno dichiarato ai genitori che i terroristi gli hanno chiesto di unirsi all’Isil e cercato di fargli il lavaggio del cervello per condurre attentati suicidi, come già successo in altre parti della Siria.
LA PAURA DEI GENITORI. «Residenti e genitori di alcuni dei bambini rapiti di Ain Al Arab ci hanno informato che temono che l’Isil recluti e usi i ragazzi per condurre attentati suicidi o guidare autobombe», ha scritto l’Osservatorio. Gli attivisti hanno chiesto l’immediata liberazione dei bambini di Ain Al Arab e di altri 193 curdi, rapiti sempre il 29 maggio attorno alla città di Aleppo. Nella nota l’Osservatorio ha anche ricordato che usare i bambini in guerra è un crimine secondo la legge internazionale.
DOPO LA SIRIA, L’IRAQ. Lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante, dopo aver conquistato intere parti del nord della Siria, sta conducendo un’offensiva in Iraq. Dopo la conquista dei Falluja, nel sud del paese, e di Mosul, nel nord, l’Isil si sta dirigendo verso Baghdad. Secondo le ultime notizie, si trova ormai a 60 chilometri dalla capitale.
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