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Domenico Quirico ha conosciuto la Siria delle piazze che protestavano contro il governo nel 2011, dei campi di battaglia della guerra civile internazionalizzata e delle galere jihadiste nelle quali ha trascorso tre mesi nel 2013. Di fronte ai dibattiti sull’opportunità di inviare aiuti umanitari ai terremotati di Siria e Turchia, destinati a passare attraverso le mani di governi controversi o colpiti da sanzioni occidentali, su La Stampa del 9 febbraio ha ricordato alcune verità solo apparentemente ovvie: che le sanzioni hanno fatto soffrire la gente comune senza incidere sull’esito del conflitto in Siria; che è impossibile separare la valenza umanitaria da quella politica quando si inviano aiuti a un paese colpito da una catastrofe naturale; che inviare aiuti a tutti e togliere le sanzioni a Damasco oggi è un obbligo che incarna «l’unica umanità possibile» di fronte alla tragedia. Lo abbiamo raggiunto per approfondire il discorso.
Quirico, su La Stampa ti sei mostrato scandalizzato p...
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