Te Deum laudamus perché ci dai la forza di resistere

Di Mario Adinolfi
03 Gennaio 2016
L’inferno avanza e ne vediamo i segni, si vogliono trasformare le persone in cose ma il popolo ormai è informato e non si fa fregare, reagisce e si mobilita. Resiste
Mario Adinolfi durante la manifestazione 'Difendiamo i nostri figli' contro il ddl Cirinn‡, le unioni civili e quelle omosessuali a piazza San Giovanni, Roma, 20 giugno 2015. ANSA/ETTORE FERRARI

Questo articolo è tratto dal numero di Tempi in edicola a partire dal 31 dicembre (vai alla pagina degli abbonamenti), che è l’ultimo numero del 2015 e secondo tradizione è dedicato ai “Te Deum”, i ringraziamenti per l’anno appena trascorso. Nel “Te Deum” 2015 Tempi ospita, tra gli altri, i contributi di Antonia Arslan, Sinisa Mihajlovic, Luigi Brugnaro, Marina Terragni, Totò Cuffaro, Gilberto Cavallini, Luigi Negri, Costanza Miriano, Mario Adinolfi, Marina Corradi, Roberto Perrone, Renato Farina.

L’inferno avanza e ne vediamo i segni. Vediamo crescere l’offensiva di una visione antropologica che, nell’attacco alla famiglia naturale, dissimula l’ambizione di fondo: trasformare le persone in cose. Eppure riusciamo a resistere, eppure ci arriva la forza che ci consente di resistere. Più i mass media, i politici, il potere affondano la loro lama provando a trasformare il falso in vero, inducendo persino una campagna di lavaggio del cervello nelle scuole presso i più piccoli imperniata sull’ideologia del gender, più il popolo organizza la sua resistenza.

Quando vogliono convincerci con la violenza dei loro mezzi più subdoli, con i loro programmi tv, con le loro paginate sui giornali, che persino vendere e comprare bambini sia cosa buona e giusta, basta chiamarla in inglese “stepchild adoption” per confondere le acque, improvvisa spunta la risposta popolare, di piazza, clamorosamente partecipata: è stato il 20 giugno di San Giovanni, il comitato Difendiamo i nostri figli, un milione di persone a dire no al gender nelle scuole e al ddl Cirinnà.

Già, il ddl Cirinnà, quel testo sulle “unioni civili omosessuali” che sarà il terreno di battaglia del 2016. Persino le femministe si sono rese conto di quanto sia violento questo disegno di legge, di come l’articolo 5 che prevede l’adottabilità del figlio naturale del compagno gay da parte del partner, non sia altro che la legittimazione della pratica di utero in affitto seppure svolta all’estero. Rendendosene conto, le femministe hanno protestato, finalmente, dopo che per un paio d’anni lo avevamo fatto quotidianamente tra gli insulti di troppi ciechi e di qualche imbroglione, tipo quel senatore che la pratica di utero in affitto all’estero l’ha svolta e ora la vorrebbe vedere legittimata in Italia proprio tramite il ddl Cirinnà. Poi questi politici che giocano alle tre carte vorrebbero far sparire i riferimenti all’utero in affitto, vorrebbero che non se ne parlasse, utilizzano espressioni ambigue come “gestazione per altri” e si coprono con la lingua inglese definendo l’istituto, appunto, “stepchild adoption”. Ma il popolo ormai è informato e non si fa fregare, reagisce e si mobilita. Resiste. Non accetta che la donna possa essere considerata uno strumento per una coppia di ricchi, che la maternità possa essere un bene commerciabile, che il neonato possa essere strappato dal seno della madre che lo ha partorito per essere consegnato a due che se lo sono comprato.

Contro lo sterminio dei prodotti “sbagliati”
Le persone non sono cose, perché se vince questa visione antropologica infernale, poi le fiamme arrivano in terra, le cose fallate si eliminano, le persone “sbagliate” si scartano. La tragedia che va dall’aborto alla soppressione dei bimbi malati tramite l’eutanasia pediatrica, alle forme di suicidio assistito che infestano l’Europa dalla Svizzera all’Olanda, è tutta figlia di quella che papa Francesco definisce “cultura dello scarto”, frutto delle formule ideologiche che trasformano le persone in cose. La Danimarca, primo paese ad aver introdotto in Europa il matrimonio omosessuale con i relativi diritti di filiazione tramite transazioni commerciali, ha oggi un progetto governativo che si chiama “Down Syndrome free” che prevede entro il 2030 l’azzeramento delle nascite di bambini affetti dalla sindrome di Down, con una campagna di diagnosi prenatali che conducono a un sostanziale aborto forzoso. Già nel 2014 in Danimarca solo due bambini Down hanno visto la luce perché voluti dai loro genitori, trentadue sono nati per “errata diagnosi”, milleseicento sono stati abortiti. Se le persone sono cose, le cose fallate si eliminano. Alla visione antropologica che trasforma le persone in cose occorre dire in italiano un chiaro no. Ora e sempre, resistenza.

Foto Ansa

Articoli correlati

21 commenti

  1. SUSANNA ROLLI

    @ Ambrosetti

    In coda a ciò che ho scritto oggi -ripreso da quello che avevo scritto ieri e non postato ancora né oggi né ieri, aggiungo che sì, si tratta di consapevolezza (alla sua sesta riga del suo post del 3 ore 18 e 15), ma ci terrei a precisare che si intende per consapevolezza non solo la conoscenza di Dio ma l’esperienza nell’anima di Dio; ci tengo a questa precisazione, perchè io sono convinta che le persone che “sanno” tante “cose” di Dio -hanno di Lui una conoscenza teorica, anche una grande preparazione teologica- non è detto che Lo conoscano veramente -ne abbiano fatto esperienza nel profondo del loro cuore; il termine più appropriato che sintetizza ciò che ho in ultimo citato è la parola CONVERSIONE= cambiamento (dopo l’INCONTRO che avviene dentro, nell’intimo del cuore). E’ l’amore a Dio e la di Lui amicizia che fa entrare nel nostro Spirito le Sue stesse “caratteristiche” (pazienza, umiltà, conoscenza, temperanza, fortezza), l’amore in primis (quello che vuole la maiuscola A), sennò so potrebbe tranquillamente dire che siamo come degli atei che sanno tante cose di Dio: “che è peggio!!”, direbbe puffo brontolone (mi scusi, ma io i puffi!!).
    Adieu.

  2. Sebastiano

    L’arcobalenato Galasi è un artista, le sue performances di arrampicatura sugli specchi non hanno eguali a livello mondiale.
    Sorvola inizialmente sul fatto che tale senatore abbia COMPRATO un bambino, deviando il discorso sulla sua intenzione di iscriversi ai registri d’anagrafe (e si dimentica che tali registri sono stati dichiarati di nessuna efficacia dal consiglio di stato).
    Dopo, siccome deve giustificare il suo pupillo cerca di dare una strampalata giustificazione dell’utero in affitto (chiamandolo con il termine soft GPA che fa più figo), rispolverando vecchi arnesi della serie “il corpo è mio e lo gestisco io”. Del bambino, ovviamente, nessuna traccia: è alla stregua di un telefonino e ovviamente non possiede nessun diritto (e non vota neppure…).
    Alla fine, siccome si è accorto che il buco nelle sue fanfaronate è ancora enorme, si ingegna a raccontare barzellette tipo quella del “nessun compenso” e del “prestare il proprio corpo per una gestazione”, manco si trattasse di prestare una bicicletta. Ovviamente continua a sorvolare su quella “cosa” che è il bambino ma omette anche di parlare della marea di schiave disperate degli altri paesi, qualcuna anche costretta dal proprio marito per incamerare gli sghei, con tanto di tariffa “a prodotto” (sano, si intende, sennò vale la garanzia: “soddisfatti o abortito”).
    Ma scommetto che se domani il padrone di una fabbrichetta proponesse ai suoi operai (liberamente, si intende) un orario di lavoro di 20 ore giornaliere, troveremmo il nostro iridato sulle barricate in difesa dei diritti dei lavoratori.
    Per quelli la regola de “il corpo è mio e lo gestisco io” non vale mica. Quelli votano.

    1. SUSANNA ROLLI

      @ A Sebà,
      Questo tuo sopra me lo copioincollo! Vuoi i diritti d’autore? Non te li do.

  3. Elvio

    Hai detto bene! Chi siete voi per stabilire che fanno bene? Autodeterminazione? di chi? del bambino o della mamma o della coppia gay? Bellissima la storia dell’autodeterminazione! Maddai!!!
    Un bambino dovrebbe nascere da una donna che serve solo da ‘gestazione’ (una specie di macchina riproduttiva, senza cuore?), dopo che si è fatta un po di selezione di embrioni su ordinazione? Ci sono bellissimi esempi a riguardo: … nero si nero no, biondo si biondo, se poi ha un difetto va soppresso (ovviamente per amore, ci mancherebbe, e per consentire anche a lui di autodeterminarsi liberamente! ma non tranquilli … tutto prima che nasca, ovvio! cosi non si vede il sangue!). Queste donne che si fanno strappare il figlio dal proprio grembo materno, gratuitamente, che evitano di allattare per non affezionarsi troppo … Magari si ringrazieranno gratuitamente con qualche regalo …
    Un bambino ha diritto di stare con il padre e la madre! Tutto l’altro è, in questo contesto, folle alchimia!
    Il soggetto debole da tutelare sono i bambini, che non sono merce di scambio (anche gratuito!).

    1. SUSANNA ROLLI

      E’ vero, Elvio, pensa che l’utero in affitto fa schifo persino alle femministe!

    2. SUSANNA ROLLI

      Padroni della loro vita, padroni del mondo, padroni di un cappero!

      1. giovanna

        Susanna, guarda che “Ambrosetti ” è solo l’ultimo horror nick della serie !
        Sì, qui ha preso un granchio, ma non credi anche tu che tutto il livore che ha mostrato nei miei confronti non sia giustificabile riferito ad un solo intervento ?
        Una persona normale non si sarebbe scusata ?
        Roba vecchia ha sul groppone, la nostra “Ambrosetti ” !
        E il metodo di carpire la benevolenza dei lettori, in questo caso nei tuoi confronti, e di presentarsi in maniera molto soft dal punto di vista ideologico, l’ha già usato decine di volte.
        E qualcosa di simile te l’aveva già detto nei panni di “micheleL”, ricordi ? Dandoti in effetti della poco sveglia o simili.
        Ma tu prova a chiedergli se è sposato, se ha figli, cosa fa nella vita…vedrai che se ne inventerà un tot , in stile daniele-samuele- nino-triestina-filomena, oppure non risponderà , in stile micheleL.

        Ciao Susanna, sei proprio un tesoro, attenta a non cadere nelle grinfie della trollona , che , comunque, anche se ci cadi , si fa male lei, per quanto è messa male.

        1. giovanna

          Mi viene in mente che anche con Toni la trollona ha usato la stessa tecnica, facendogli dei complimenti, dicendogli che con lui si poteva parlare, blandendolo in ogni modo, raccontando di essere contro l’aborto, ma favorevole al regalare i propri figli a coppie di due uomini, chiamandolo per nome…poi Toni si stufava di essere preso per i fondelli e via con un altro horror-nick, ha fatto così con “filomena”, con “carolina”, con “riccardo “, con “carlo”, con “giava” e pure con un “tommasow”….un copione visto e rivisto….decine di volte…solo che con alcuni di questi horror-nick ancora non si era scoperto il vaso di pandora di triestina-filomena-gianni…..anche io non mi rendevo conto che potesse esistere una unica persona così disturbata e ci ho parlato tantissimo.
          Ti è mai capitato , cara Susanna, di leggere quello scambio triestina-Filomena ? Una capacità di mentire e manipolare agghiacciante e anche preoccupante. Non fornire dati sensibili, potrebbe essere anche pericolosa.

          1. SUSANNA ROLLI

            Giovanna

            Secondo me-dato che al mondo esistono anche gli “imbra” come la sottoscritta- bisognerebbe evitare di postare i post di persone di questo genere…Oppure farsi un elenco dei nicks utilizzati utile a verificare prima di rispondere.
            Però a me rimane una certezza interiore che non sto qui a manifestare, perchè non posso “in diretta”!!

          2. giovanna

            Bè, l’elenco dei nick sarebbe inutile, perché ne può tirare fuori in quantità di nuovi, come in effetti fa: per esempio “cristina” e “robertaC”, mi sembra non li avesse mai utilizzati.
            E gli horror-nick vecchi, non si finirebbe più, credo che nel tempo ne abbia usati almeno duecento : tempo fa scrivevo degli elenchi, ma non serviva a niente, se ne sbatteva lei e se ne sbattevano gli amici commentatori.
            Come dicono molti, dovrebbe intervenire la redazione.
            Non capisco se a questo bellissimo sito faccia comodo l’enorme traffico di clic che genera la trollona
            ( quando ha i controlli psichiatrici , la discussione langue proprio ) o se veramente non hanno la possibilità di individuare il suo IP : non si tratta di avere un paio di nick, ma centinaia , come si fa a discutere così ?
            Ciao, vado a dare una sistemata alla cucina, che non ho operatori socio-sanitari che mi fanno tutto in casa, come capita alla nostra trollona !
            Certo, meglio vivere con marito e figli, anche se qualche volta per i lavori domestici c’è il fuggi-fuggi !

          3. SUSANNA ROLLI

            Grazie Giovanna, io allo stiro dell’Everest di panni quasi quotidiano (anche se ultimamente mi sono accorta che piego parecchio….).

        2. SUSANNA ROLLI

          Superdetective Giovanna, la bella addormentata nel bosco, alias Susanna Rolli!, ce so cascata, che ce voi fa!, mica è una novità!!

  4. ambrosetti

    Buonasera Giovanna, le darò una conferma e un dispiacere.
    Confermo di essere “ottuso e tontolone”. Purtroppo (o per fortuna, comunque la si veda), non mi chiamo Gianpaolo.
    Rispetto al suo argomentare, non ho molto da aggiungere: si commenta da solo. D’altronde, lei è libera di pensare e scrivere ciò che vuole.

    Quello che non è libera di fare, è attribuirmi pensieri non miei. Resterebbe sorpresa, se le dicessi che, nonostante la mia dichiarata laicità, resto convinto che consentire l’adozione alle coppie omosessuali, anche attraverso la step-child, sia un errore; non per motivazioni religiose, ma “sociali”.

    Quello che non è libera di fare, è ritenere che il mio intervento mirasse a “prendere il prossimo per i fondelli”. Non è mia intenzione. Lo ribadisco: ho un atteggiamento laico nei confronti dell’esistenza (un tale mi ha corretto: “non dire laico, devi dire: non credente”, ma non mi conosce e quindi non fa testo), ma non per questo ridicolizzo la fede e chi ne ha. Anzi, nutro una sana invidia verso chi – come Susanna – dice quello che pensa, motivando i suoi interventi con un fine più superiore e più alto. Mi fa venire voglia di interloquire per capire, confrontarmi, arricchirmi.

    Riguardo l’ultima parte del suo intervento, mi limito ad osservare che esternare il suo odio verso chi non conosce, nei termini dispregiativi che usa, la qualifica come persona. Per fortuna non tutti sono come lei.

    Rinnovo i miei saluti sinceri a Susanna Rolli

    1. SUSANNA ROLLI

      @ Ambrosetti

      Se Giovanna odiasse qualcuno, non sarebbe qui sempre a cliccare – che ci vuole anche parecchio tempo.
      Giovanna è schietta e sincera.

      Ciao Giovanna!

      1. SUSANNA ROLLI

        @ Ambrosetti
        Eppoi Giovanna si riferiva a Galasi!

        1. Giannino Stoppani

          Ma infatti Ambrosetti lo ha pure ammesso di essere “ottuso e tontolone”.
          D’altra parte lo conferma pure il banale cinismo con cui vuol intravedere un insondabile secondo fine perseguito da uno che si butta a testa bassa in una battaglia di disperata retroguardia in cui ingaggia il mainstream di rito scozzese antico ed accettato, contro il quale pure altrove tonitruanti sommi prelati balbettano…
          Che l’ottusità da tontolone sia causata “approccio laico all’esistenza” che, come qualche anima di buon cuore gli ha già fatto capire causandone disappunto, è un vero e proprio “non sense” in stile Vendola/Conte Mascetti?

  5. SUSANNA ROLLI

    Mario, grazie per esser venuto anche nella nostra piccola Forlì per la tua testimonianza (io non c’ero, ma ho pubblicizzato!). Non ti stancare mai!
    Quanto alle fiamme che “invaderanno il mondo” mi pare che queste abbian già preso il via, ma, secondo me, è più facile pensare -ed anche più umiliante per noi stessi, in fondo- ad una vera e propria autodistruzione dell’Umanità, una sorta di autodemolizione.
    Tuttavia, Mario, la speranza è l’ultima a morire!! Eppoi, finchè ci sono in giro anime decise come te e come Amato, come la Miriano, Socci, tanti bravi religiosi/e che non fanno audience possiamo stare tranquilli (abbastanza).
    Ciao, buon anno!

    1. SUSANNA ROLLI

      PS: ma anche tante altre brave persone che si battono, anche in politica, per difendee i valori cristiani.

      1. ambrosetti

        Buonasera Susanna, non la penso come lei, ma sono contento che ci sia!
        Non è una battuta; ho un approccio laico all’esistenza, ma sono “affascinato” dalle sue sicurezze (ovviamente non solo sue, ma vedo che lei è tra le poche che le esternano con vigore), e penso che le derivino dalla consapevolezza di qualcosa che a me ancora sfugge.
        Per Adinolfi – politico estremamente acuto e scaltro, dialetticamente molto superiore alla massa – il discorso è diverso: ha capito che per una corrente cattolica di sinistra si apre un’autostrada politica, quindi sono tendenzialmente diffidente verso i suoi proclami, perchè, da laico brutto sporco e cattivo, intravedo un fine secondo.
        Invece per lei e quelli come lei, il discorso è diverso, ha una forte connotazione ideale che – pur non comprendendola – merita il mio assoluto rispetto.
        I miei migliori auguri di buon anno.

        1. giovanna

          Gian Paolo, dai che non puoi essere così ottuso e tontolone come vuoi apparire !
          Coraggio, un piccolo sforzo intellettuale e di impegno umano con la realtà, e potrai abbandonare la malafede che ti connota attualmente !
          Dai,pazienza per il prendere il prossimo per i fondelli, in puro gay-style, sulla stepchild adoption, ma affermare tronfio che è meglio essere uccisi piuttosto che correre il rischio di soffrire, dai, è una roba troppo infima anche per un tontolone come te.
          E stendiamo un velo pietoso per il passare come un carrarmato su quei genitori e quei figli con problemi, che però di vogliono bene…non puoi capire il voler bene, nel tuo essere un elefante centrato sul proprio ombelico.
          Tu non soffri mai, immagino, ma stai attento, che nel caso qualcuno non ti accoppi per il tuo bene, magari dei benpensanti come te.
          Buon Anno : preferirei un milione di volte avere un figlio con sindrome di down o essere io stessa una persona con sindrome di down, piuttosto che essere uno squallido galasi, sempre e comunque dalla parte del più forte.

        2. SUSANNA ROLLI

          Ambrosetti, la ringrazio dei suoi apprezzamenti, colgo che sono sinceri, vengono dal cuore; grazie, ma -mi creda- per quel che di buono lei vede in me più mi vien piuttosto da ringraziare il buon Dio…è lui che fa e disfà -dico io; basta “lasciarsi fare”, tutto lì, e poi se è vero -come è vero- che Egli preferisce e si diletta con più miserabili, mentecatti, ignoranti , stolti, ignoranti bis, ecc. ecc. beh!, c’ho poco da star allegra!

          Quanto al presunto secondo fine (che io, da bella addormentata nel bosco non colgo e non riesco a cogliere) non me ne vien fuori ,tutto sommato, un dramma (non sono di sinistra, ma lo si era capito da un bel pezzo!); sarebbe, anzi, un buon segno, lo vedrei come una sorta di “risveglio” dal “sonno stanco delle vostre anime” (Regina della Pace), quindi una bella notizia (poco probabile, paragonabile quasi ad un miracolo).

          “penso che le derivino dalla consapevolezza di qualcosa che a me ancora sfugge”: non se lo lasci sfuggire!, se riuscirà a “catturarlo” (meglio farsi catturare) avrà la vita veramente cambiata; adesso la sua potrà sembrarle colorata, ma -mi creda- è solo in bianco e nero, dopo si colora…..Per questo scopo la vita ci è stata data, scoprirla nella dimensione sua più profonda. più vera..più bella! E glielo dice una che ha sepolto un figlio, dunque…

          “da laico brutto sporco e cattivo” beh!, che crede lei, che io lasci una scia di profumo dove passo? Io mi sento proprio tale e quale a lei!, ma con una “marcia” in più (mi consenta, dopo il suo “ho un approccio laico all’esistenza..”); la Fede. Che è un dono, ma è un dono che è PER TUTTI.
          La lascio finalmente in pace -scusi la predica, ma quandomi si porge una mano iomi prendo tutto il braccio!- e ricambio di cuore gli auguri di buon anno: di tutto cuore, veramente.

I commenti sono chiusi.