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Te Deum laudamus per quei bambini arrivati come doni

Di Antonio Ruccia
29 Dicembre 2024
Un anno fa per la seconda volta ho trovato un piccolo ospite nella culla termica della parrocchia. Un’altra “Grazia” ci è stata affidata
Don Antonio Ruccia di fronte alla culletta termica installata nel 2014 davanti alla parrocchia di San Giovanni Battista di Bari per le mamme in difficoltà (foto Ansa)
Don Antonio Ruccia di fronte alla culletta termica installata nel 2014 davanti alla parrocchia di San Giovanni Battista di Bari per le mamme in difficoltà (foto Ansa)

Don Antonio Ruccia è il parroco di San Giovanni Battista nel quartiere Poggiofranco a Bari. Il 23 dicembre del 2023, per la seconda volta, ha trovato un neonato nella culletta termica fatta installare nel 2014 davanti alla parrocchia per le mamme in difficoltà. Una bambina, Maria Grazia. Nel 2020 era stato affidato alla culla il piccolo Luigi.
* * *
Pochi sanno che “grazie” è un plurale. Sì! “Grazie” è il sostantivo femminile plurale di grazia. Un surplus di grazia che, se dovessimo tradurlo diremmo dono o, meglio, “doni”. Un dono già di per sé è qualcosa di grandioso, ma se questo dono si raddoppia la parola “grazie” appare la più appropriata.
Avevo già vissuto il “grazie” nel luglio 2020, in piena pandemia, in un’assolata domenica di quel mese in cui tanti cercavano di evadere dopo il lockdown. Avevo sentito per la prima volta il mio cellulare squillare: mi invitava a correre verso la culla termica ubicata in parrocchia e mi allertava della presenza di un piccolo al suo interno.
Di n...

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