
Dalla tassa sull’ombra a quella sul tricolore. I balzelli più inutili e odiosi «che bisogna eliminare»
Abolire la tassa sull’ombra, che qualsiasi negozio o bar paga per ogni tendina o tendone che ripari dal sole i suoi clienti e, insieme, una fetta di suolo pubblico. Un balzello che incide solo marginalmente sulle entrate di un Comune (nemmeno per lo 0,1 per cento del totale) ma che aggrava ulteriormente l’elevata pressione fiscale sui commercianti, che ha ormai raggiunto livelli record anche in Liguria. La richiesta è stata sollevata da un gruppo di politici liguri del Pdl, tra cui un consigliere regionale e uno di Lista Civica, che si sono fatti promotori di un’iniziativa di sensibilizzazione delle istituzioni per la cancellazione della tassa sull’ombra. I Comuni, infatti, non possono fare nulla per abolirla perché è un balzello nazionale.
NON SOLO OMBRA. «A La Spezia – spiega maria Grazia Frijia, vicepresidente del Consiglio comunale – il gettito della tassa sull’ombra, che praticamente qualsiasi commerciante paga, ammonta a 68 mila euro o poco più. Non è tantissimo sul bilancio comunale, dove le entrate tributarie ammontano a 80 milioni di euro l’anno. Solo la Tares porterà un gettito di 22 milioni, l’Imu di 36. Si tratta dell’ennesimo odioso balzello che gli operatori si trovano a dover pagare». E in un periodo in cui negozi e turismo sono a rischio crollo. Solo di tassa sull’ombra, infatti, continua Frijia, un commerciante può arrivare a sborsare da qualche centinaio fino a qualche migliaio di euro. Che non è certo poco in tempo di crisi. Ma non è solo la tassa sull’ombra a figurare tra le più stravaganti: c’è l’imposta da 140 euro sui diritti d’autore per esporre la bandiera tricolore, la tassa sull’insegna, quella sul frigorifero, passando per l’imposta sulla pubblicità (Cimp), quella per l’occupazione di suolo pubblico (Cosap) e le più famose Irap, Imu, Tares, Iva e Irpef regionale e comunale.
«BISOGNA INTERVENIRE». A ben vedere, inoltre, i margini di discrezionalità per intervenire a ridurre le tasse da parte dei Comuni sono molto ridotti. Solo quest’anno, per esempio, La Spezia ha subito un taglio di 13 milioni nei trasferimenti statali e regionali. Ed è per questo che «ora è importante eliminare tasse inutili come quella sull’ombra», chiosa Matteo Rosso, consigliere regionale del Pdl. Bisogna «scongiurare il rischio di chiusura dei negozi e del calo dei consumi» perché «ogni volta che un commerciante rimane a casa la spesa sociale non può che aumentare». Tra i promotori che chiedono l’abolizione della tassa sull’ombra ci sono anche Giacomo Robello, consigliere comunale ad Arenzano di Lista Civica e il pidiellino Stefano Balleari, vicepresidente del Consiglio comunale di Genova.
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4 commenti
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Ormai vicino ai 57 anni quando vedo un bambino giocare con un pallone mi faccio passare la palla e faccio due tiri con lui, ma fino a due anni fa quando facevamo una partita non ci stavo
a perdere x me era una sfida, come quella di oggi con lo stato contro le p.iva.nonho perso la grinta, vedremo chi vincera’.cioa
Ormai le attivita’ manco se le regali le vogliono, sanno benissimo a cosa vanno incontro.
Un collaboratore preferisce prendere 900.00/ 1000.00 euro al mese piuttosto che fare il
piccolo imprenditore xche’ noi con p. Iva siamo a seconda dello stato di polizia quelli
che abbiamo affondato l’italia, piu’ tasse mettono piu’chiuderanno .chissa se ci daranno anche
a noi la disoccupazione, ma come fanno a non capire che oltre il 67% lo dai allo stato, con il restante devi vivere,poi ti mandano a chiamare xche non sei congruo.che vergogna.ciao a tutti
ma un in bocca al lupo x tutti noi possessori di p.iva.(possessori ,e’ vero tra poco saremo possessori solo di quella) che culo.
Arrembante Lino. Una partita che lotta!
la tassa in questione è anche per le edicole per i giornali(almeno a terni). tutto ciò è dovuto all’idea di stato che hanno gli italiani: lo stato deve spendere per soddisfare tutti i bisogni di tutti e prendere soldi da tutto. finchè dura, non saremo cittadini ma sudditi.