Tara, la donna così “drogata” di maternità che per l’affitto del suo utero non vuole nemmeno una sterlina

Di Redazione
24 Maggio 2014
Quattro sono suoi, tre li ha "allevati" per altre coppie, e ormai fa tutto gratis, rinunciando ai rimborsi spese. «La surrogata è una dipendenza. Se non sono incinta mi sento vuota».

utero-affitto-maternità-surrogata«Non smetterò finché il mio utero non sarà prolassato». Ha partorito una coppia di gemelli a gennaio, ma entro l’anno Tara Sawyer vorrebbe essere di nuovo incinta. Nell’Inghilterra dove la maternità surrogata è legale dagli anni Ottanta, la storia di questa 37enne di Wimblington, non lontano da Cambridge, rientrerebbe tra le tante delle madri che hanno prestato il proprio utero per la gestazione di figli altrui. Ma a renderla diversa è il numero di maternità che la donna ha portato a termine in questi anni: 7, di cui 4 per partorire figli concepiti col marito e tenuti poi regolarmente in casa e 3 con nascituri di altre coppie. Non solo: sono state soprattutto le motivazioni addotte dalla donna ad attirare l’attenzione dei media.

ORMAI LO FA GRATIS. Intervistata dal Daily Mail, Tara ha descritto la sua maternità come una vera e propria dipendenza: «È una grande corsa dal momento in cui il test risulta positivo. È un sentimento incredibile regalare un figlio a chi disperatamente ne desidera uno, e io mi sento al meglio quando sono incinta». Tanto che ormai Tara, per fare questo, è arrivata al punto di rifiutare le 15 mila sterline che le spetterebbero per legge per ognuna delle gravidanze portate a termine. Senza troppi pensieri, con una superficialità al limite dell’imbarazzante, Tara parla di vera e propria «brama per la maternità», cominciata quando i suoi due gemelli Jack e Noah, che ora hanno 4 anni, erano appena nati. Il parto era stato difficile, i due erano stati portati alla luce alla 29esima settimana attraverso taglio cesareo, dopo che avevano sviluppato una sindrome da transfusione feto-fetale. «Mi sentivo privata nella gestazione. Non volevo più avere bambini, ma desideravo disperatamente la maternità».

«NON STAVO RINUNCIANDO A UN BAMBINO». Così la surrogata le è sembrata la soluzione perfetta: rimango incinta, ma non di figli miei. Anzi, posso pure essere altruista. E suo marito, Matt, camionista, l’ha supportata senza troppi problemi: «Sapeva che mi sentivo così desiderosa di maternità, e sapeva che avevo un buco dentro che dovevo riempire». È andata su Facebook, ha iniziato a cercare tra le pagine dedicate all’utero in affitto e, in poche settimane, ha rintracciato una coppia omosessuale che cercava un figlio. Si sono accordati e Tara ha accettato, portando in grembo per nove mesi una bambina che biologicamente era anche sua. Quando poi la neonata è stata partorita e si è trattato di darla alla coppia gay, la donna non ha fatto storie: «Non sentivo che stavo rinunciando a un bambino, semplicemente sentivo che glielo davo indietro. Dare la piccola nelle mani dei suoi due papà è un sentimento come nessun altro».

«SE NON SONO INCINTA MI SENTO VUOTA». Visto il successo della prima esperienza, Tara ha pensato di andare avanti. Ormai praticamente non lavora più: cura la casa e i figli, e in più porta avanti maternità per altri. «Quando sono incinta mi sento fisicamente meglio. Prendo vitamine, vado a nuotare, faccio yoga e mangio più sano. Non ho fatto così tanta fatica con le mie maternità, ma la responsabilità è ben maggiore con i figli di altri». E aggiunge: «Amo avere il pancione e la gente felice per quel piccolo dono lì dentro». Così, sempre su Facebook, ha trovato un’altra coppia che cercava di avere figli: il 4 gennaio scorso sono nati altri due gemelli, subito consegnati ai legittimi proprietari. «Ma ho già parlato con un’altra coppia gay e spero di iniziare una maternità per loro entro la fine dell’anno. Quando non sono incinta mi sento vuota, e solo un bambino può riempire quello spazio».

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22 commenti

  1. dia

    Vi ho fatto notare solo una contraddizione:se secondo voi (perché è una vostra idea) per qualsiasi donna qualsiasi gravidanza è uno stato di beatitudine irrinciabile, per quale motivo quando si presenta un vero esemplare di donna che effettivamente vive la gravidanza come una beatitudine ve ne indignate e stupite?

    1. Valeria

      @ Dia,
      perché devono continuamente avere da ridire.
      Questa donna sta facendo quello che vuole e le piace. Ovviamente dubito della sua sanità mentale, ma è grande e vaccinata, come grandi e vaccinate sono le donne che scelgono di abortire, anche senza situazioni drammatiche alle spalle.

      Se la vita è un dono, perché non donarla a tutti gli altri?

      1. beppe

        valeria, riesci a distinguere una DONNA, PERSONA UMANA, da una CONIGLIA?

    2. Toni

      @ Diamante
      Sull’affermazione fatta che ti può piace “vivere bene” , posso pure essere d’accordo, sull’amare la vita no. Perché le due cose possono avere distanze incolmabili. Amare è un termine impegnativo, bisogna saperlo fare, un talento, un modo di essere e non riesce da escludere “gli altri”.
      Non tutte le gravidanze costituiscono (ovviamente) uno stato di “beatitudine irrinunciabile”. Ma tutte le gravidanze portano una vita umana. Se non ricordo male sei un biologo, ed esprimi le posizioni che sappiamo, altri biologi esprimono una posizione diametralmente opposta alla tua. La differenza è l’amore per la vita. Appunto!

      Su quella donna che “gioca” con la gravidanza, come per ogni irresponsabile, non costituisce alcun “esemplare” apprezzabile.

      1. Daniela

        Tu ami vivere bene…I bimbi aborti vorrebbero almeno vivere.
        Potrai perdonarli se disturbano con la loro PRESENZA la tua tranquilla esistenza?!

  2. diamante

    Se fossero state tutte gravidanze indesiderate, magari derivate dagli abusi di un marito violento, portate a termine con abnegazione,sarebbe diventata la vostra eroina…che poi lei è il classico tipo della donna secondo i fautori della natalità a sbafo, la donna che soffrirebbe a stare a ventre vuoto e per questo anche dell’aborto…

    1. Toni

      Hai l’inferno in testa e l’aborto per primo piatto.

      1. filomena

        @Toni
        A parte il fatto che questa non mi sembra una persona molto equilibrata, ma se di questo argomento si tratta, io direi che oggettivamente chi mette sempre in mezzo l’aborto anche quando non centra nulla siete voi…abbi pazienza è il vostro pallino. Non c’è argomento dove non viene tirato in ballo anche a sproposito

        1. Toni

          @ Filomena.

          Diamante è il massimo apologo sull’aborto che interviene su questo sito. E’ l’unico che, per quello che ha scritto, mi ha fatto venire la pelle d’oca. Sai benissimo che io a te ti ho spesso accusato di una certa glacialità su come affronti l’argomento aborto. Ecco, in confronto a Diamante tu sei una esplosione di vita (per darti l’idea, una “ Primavera del Botticelli). Anche nel suo intervento di sopra, noterai, che l’ombra dell’aborto è presente, aleggia, come la soluzione….finale.

          PS: Su Lourdes: Apprezzo il lavoro che fai. Se l’avessi capito prima non avrei scritto quell’ultimo post.

          1. diamante

            è solo perché l’aborto è un tema di cui mi sono occupata con più attenzione e anche perché è una delle libertà più minacciate, se ci si pensa bene nessuno può impedire a due persone dello stesso sesso di stare insieme di fatto, nessuno può impedire a chi non si sente del suo sesso biologico di vestirsi e di comportarsi come nel sesso opposto o di astenersi dal fare le cose del suo sesso; nessuno può impedire ad un malato grave di suicidarsi da solo, fin qui le leggi cattoliche non fanno un danno totalmente irreparabile, mentre liberarsi da una gravidanza odiosa è un’esigenza che richiede necessaria assistenza medica, anche perché, a differenza di quel che credete voi, chi abortisce ama la vita, senz’altro la propria, non è che vuole morire di emorragia, vuole soltanto preservare il proprio benessere e la propria integrità psicofisica, almeno per quelle che lo fanno perché non vogliono subire la gravidanza in sé stessa. per questo si credo che fra tutte le idee malvagie che volete trasformare in legge quella contro l’aborto è la più perniciosa.

          2. diamante

            è solo perché l’aborto è un tema di cui mi sono occupata con più attenzione e anche perché è una delle libertà più minacciate, se ci si pensa bene nessuno può impedire a due persone dello stesso sesso di stare insieme di fatto, nessuno può impedire a chi non si sente del suo sesso biologico di vestirsi e di comportarsi come nel sesso opposto o di astenersi dal fare le cose del suo sesso; nessuno può impedire ad un malato grave di suicidarsi da solo, fin qui le leggi cattoliche non fanno un danno totalmente irreparabile, mentre liberarsi da una gravidanza odiosa è un’esigenza che richiede necessaria assistenza medica, anche perché, a differenza di quel che credete voi, chi abortisce ama la vita, senz’altro la propria, non è che vuole morire di emorragia, vuole soltanto preservare il proprio benessere e la propria integrità psicofisica, almeno per quelle che lo fanno perché non vogliono subire la gravidanza in sé stessa. per questo si credo che fra tutte le idee malvagie che volete trasformare in legge quella contro l’aborto è la più perniciosa.

          3. Toni

            Quando uno si suicida, si veste come vuole o fa quello che vuole del suo sesso, significa che fa o, meglio, abusa del suo corpo a piacimento. Lo può fare e nessuno può dirgli niente. La situazione è diversa con l’aborto che si fa abuso e strazio del corpo di un altro. Tu non lo vedi, non lo vuoi vedere in virtù di una personale cognizione di essere umano e di un alquanto dubbio senso di amore della vita. Visione contestata, contestabile (e per me deprecabile). Noto poi che ti servi di approccio terroristico, fatto di gravidanza come malattia, con rischio mi emorragia, e morte. Sai benissimo che oggi l’aborto è motivato, nella stragrandissima maggioranza dei casi, da futili motivi, da inquadrare solo in una visione di vita irresponsabile e superficiale. Cosa che caratterizza la nostra misera epoca. Se parli di “amore della vita “ in questo quadro di vita , parli di nulla.
            Poi una cosa che voglio aggiungere: io capisco la disperazione di persone che per fatti personali della vita si trovano a fare scelte difficili . Posso non condividere certe scelte, ma mi rendo conto che avvolte gli eventi che le persone subiscono ti schiacciano. Non condivido ma non mi permetto di giudicare, e spero solamente che quella persona trovi la forza di fare la cosa giusta. Se non ci riesce spero che abbia sempre (e dico sempre) il conforto di Dio e che possa rialzarsi in piedi dopo ogni caduta.
            Quello che proprio non sopporto è chi fa l’apologia, quello che chiama “diritto e libertà minacciata” un obbrobrio, che mescola le cose per far passare per malattia ciò che non lo è, che parla di salute mentale della donna (compromessa dalla gravidanza) quando la rimozione di un fastidio che impedisce una vacanza che intende fare.
            Tu mi sembri così.

          4. dia

            è perché io amo molto la vita e mi piace vivere bene. altrimenti l’aborto non mi starebbe così a cuore, credimi. ovviamente la vita che amo è la mia, tu invece ami di più le vite degli altri o addirittura la vita biologica in sé considerata?

          5. filomena

            @Toni
            Ti ringrazio per l’apprezzamento ma per me si tratta del mio lavoro e qui invece si esprimono le idee personali. Altra cosa é occuparsi dei bisogni delle persone anche quando non si condivide la filosofia di vita. Il punto é che questo ti aiuta a vedere le cose da tanti punti di vista e a superare il concetto di bene e male. Poi naturalmente é chiaro che se si estremizza citando sempre il nazismo….non c’è più discussione. Io credo che pur partendo da idee molto diverse dalle mie, tu sia una persona ragionevole ma quando salti così facilmente alle conclusioni é chiaro che “ad ogni azione corrisponde una reazione”. Se parlassimo di fatti reali magari mettendo da parte i principi probabilmente troveremmo dei punti di accordo.

        2. dia

          Non tanto a sproposito. Visto che uno degli pseudo argomenti contro l’aborto è che per la donna stessa perdere la gravidanza sarebbe una sofferenza…

        3. Toni

          Hai visto Filomena,… “non tanto a sproposito”.

      2. g45678

        vi ho fatto notare una vostra contraddizione. se secondo voi (perché è una vostra idea) per qualsiasi donna qualsiasi gravidanza è il tripudio della felicità, uno stato di beatitudine suprema, perché poi vi stupite quando capita un vero esemplare di donna che effettivamente vive la gravidanza come una beatitudine psicofisica? per non parlare poi di quanto sia contraddittorio per gente che teme per l’estinzione della specie umana (lasciando stare che ogni anno aumentiamo sempre di più) criticare una volontaria della riproduzione.

      3. dia

        ho fatto notare una vostra contraddizione. se secondo voi (perché è una vostra idea) per qualsiasi donna qualsiasi gravidanza è il tripudio della felicità, uno stato di beatitudine suprema, perché poi vi stupite quando capita un vero esemplare di donna che effettivamente vive la gravidanza come una beatitudine psicofisica? per non parlare poi di quanto sia contraddittorio per gente che teme per l’estinzione della specie umana (lasciando stare che ogni anno aumentiamo sempre di più) criticare una volontaria della riproduzione.

  3. beppe

    ovviamente guai a parlare di ” problemi psicologici ” o altro, in questo caso. verreste subito subissati di accuse. nel fantastico nuovo mondo della procreazione creativa tutto è meravigliosamente bello e giusto, altruista e soprattutto ” disinteressato ”. auguri e figli a gogò.

    1. Toni

      Caro Beppe, facciamoci pure subissare di accuse. Questa è folle e vuole vivere il suo quarto d’ora di notorietà.

      1. Laura

        Chiaro che qualche rotella si è inceppata.
        Associando poi questi ingranaggi rotti nella zucca al fatto che in gravidanza alcune donne vivono uno stato di totale benessere che rasenta l’euforia incontrollata, si capisce come possa essersi composto un personaggio del genere.
        Naturalmente a farne le spese sono i figli usa e getta, ma perché preoccuparsene in tanta letizia collettiva?

  4. giovanni

    Due osservazioni. 1) Il nome della donna dice tutto! 2) Osservazione un po’ maliziosa, il marito fa il camionista si presume che per il tipo di lavoro che fa, non è molto presente, per lei essere già incinta la mette al riparo da possibili imprevisti …………

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