Tanti auguri Barcellona: 112 anni di successi da Cruijff a Guardiola

Di Daniele Guarneri
30 Novembre 2011
Era il 29 novembre 1899 quando Hans Gamper fondò il Football club Barcellona. Oggi il Barça compie 112 anni. Dai primi successi all'inaugurazione del Camp Nou passando per il calcio totale di Cruijff&co fino alla formazione stellare guidata da Guardiola. Una storia di successi destinata a continuare grazie ai ragazzi della Cantera

Quando Hans Gamper fondò, insieme ad altri undici appassionati, il Football Club Barcellona, il gioco del calcio era pressoché sconosciuto nella regione catalana. Era il 29 novembre 1899, esattamente 112 anni fa. Mai avrebbe immaginato cosa sarebbe diventata questa squadra, soprattutto nell’ultimo decennio. Oggi il Barcellona è per milioni di persone un simbolo di identità sportiva, culturale e anche politica. Un emblema che rappresenta tutta la Catalogna e il desiderio di libertà che la caratterizza. Una società che oltre alle squadre di calcio dispone di formazioni di pallacanestro, pallamano, calcetto, roller hockey e hockey su ghiaccio. Non solo, il Barça è rinomato anche per la sua Cantera: la scuola calcio migliore al mondo. Un impianto che include scuole, alloggi e centri sportivi per i giocatori delle giovanili. Dove non si cura solo la crescita sportiva degli atleti ma anche quella umana e culturale.  Fare crescere i ragazzi e portarli fino alla prima squadra vuol dire risparmiare miliardi di euro, una politica opposta a quella di tanti top club al mondo, primo fra tutti il Real Madrid . Nella Cantera sono cresciuti giocatori come Guardiola, Navarro, Xavi, Iniesta, Fabregas, Puyol e soprattutto Messi.

In 112 anni il Barcellona ha vinto 21 campionati, 25 Coppe di Spagna, 10 Supercoppe di Spagna, 4 Coppe Campioni/Champions League, 4 Coppe delle Coppe, 3 Coppe delle Fiere, 4 Coppe Uefa, una Coppa del mondo per club. Durante il primo secolo di vita la squadra attraversa momenti di gloria e di dolore, fatti da epiche vittorie e umilianti sconfitte. Nel 1919 vive il primo periodo di successo, con la vittoria di 10 Coppe di Spagna, dei campionati catalani (campionato regionale) e del primo torneo spagnolo. Durante la guerra civile spagnola e fino al primo dopoguerra le vittorie sono pochine (una Coppa di Spagna e 4 titoli nazionali). Gli anni Cinquanta segnano un nuovo periodo d’oro con la vittoria di altri campionati nazionali e dei primi trofei internazionali. Nello stesso periodo viene inaugurato il Camp Nou (1957), lo stadio di proprietà: un monumento sacro diventato famoso in tutto il mondo che ospita al suo interno il museo del Barça. Dalla pianta ovale e dalle grandi dimensioni (le massime consentite, 105 x 68 metri), con i suoi 98.772 posti a sedere è lo stadio più grande della Spagna e di tutta Europa.

Se gli anni Sessanta non sono passati alla storia, da ricordare sono sicuramente gli anni Settanta con l’arrivo in squadra dell’olandese Johan Cruijff che trascina i blaugrana alla vittoria del titolo 1973-1974 e della prima Coppa delle Coppe. Era l’epoca del calcio totale. Poi gli anni Ottanta: un incubo fatto di sole amarezze. Almeno fino a quando Cruijff non torna al Barça (1988). Con l’olandese in panchina il Barcellona vive il periodo di maggior successo. Campioni di fama mondiale indossano la casacca blaugrana, da Stoichkov a Romario, da Laudrup a Guardiola, da Koeman a Zubizarreta. Vincono 4 campionati, una Coppa delle Coppe e la prima Coppa dei Campioni (punizione di Koeman nei tempi supplementari contro la Sampdoria).

Il periodo d’oro continua anche gli anni successivi con l’arrivo di Bobby Robson e Louis Van Gaal (che nel suo staff aveva un giovanissimo Mourinho) e giocatori come Ronaldo, Figo e Rivaldo. A cavallo tra gli anni Novanta e Duemila nessuna vittoria e tante sconfitte: come quella clamorosa nel ’93-’94 contro il Milan di Capello, Boban, Savicevic e Desailly. I balugrana sono super favoriti ma ricevono dai rossoneri una vera lezione di calcio. La luce torna grazie a Raijkaard, che in campo aveva a disposizione il giocatore più forte del momento: Ronaldinho. Con lui Puyol, Van Bommel, Deco ed Eto’o. L’ex centrocampista rossonero, prima di abbandonare la panchina, conquista la seconda Champions League della storia del club.

Con l’arrivo di Pep Guardiola sulla panchina della prima squadra il Barcellona riesce a vincere quasi tutte le competizioni a cui partecipa. In 3 anni l’ex capitano dei blaugrana ha vinto tre campionati, una Coppa di Spagna, tre Supercoppe di Spagna, due Champions League, due Supercoppe Europee e una Coppa del mondo per club. Una formazione che passerà alla storia, forse la più forte di tutti i tempi, formata dai numeri uno al mondo in ogni ruolo: Messi, Villa, Xavi, Iniesta, Fabregas, Piqué, Puyol, Mascherano e Valdes per citarne solo alcuni. Una bacheca dei trofei davvero ricca che è sicuramente destinata ad allargarsi, in attesa dell’arrivo di nuovi campioni dalla Cantera.

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