«Kiev comunica poco con gli Usa perché non vuole che ritiri o diminuisca il proprio sostegno. Ma già si parla di piano B: lasciare a Putin il Donbass». Intervista all'inviato di guerra del Giornale, Fausto Biloslavo
Se bisogna "tenere conto di tutta la realtà" bisogna fare i conti anche con quella che non ci piace. Lettera e risposta (e una foto che dice cosa pensiamo)
Dopo tre mesi di guerra, la Russia controlla il 20 per cento del paese e avanza nel Donbass. Il disastro in numeri: decine di migliaia di vittime, il 35 per cento del Pil ucraino distrutto, 6,8 milioni di ucraini fuggiti (2,2 milioni rientrati) e 7,1 milioni di sfollati interni
La guerra ha mandato in confusione Berlino, che promette ma non mantiene, reagisce solo a pressioni esterne e nel dubbio aspetta. La leadership di Scholz è appannata
Per l'ex segretario di Stato americano Kissinger, capo dei realisti, è ora di puntare tutto sui negoziati. Anche perché l'Occidente rischia di disunirsi e la guerra nel Donbass si fa sempre più critica per Kiev
È la corsa al “sempre di più”, l’idea dell’avere senza limiti come garanzia di libertà e sicurezza che crea il massimo di pericolo e di instabilità. Da Girard (e Sofocle) una lezione per tutti e quattro i belligeranti
L'adesione di Kiev all'Ue sarebbe troppo rischiosa e troppo costosa. I leader europei lo sanno e per non indebolire Zelensky continuano a restare ambigui. Ma è una strategia che non regge più
Il Battaglione Azov si è arreso. È una vittoria cruciale per Putin: Mosca collega la Crimea alla Russia, dà fiato alla propaganda sulla «denazificazione» dell'Ucraina e strangola l'economia di Kiev
Conflitto congelato e quindi logoramento, oppure controffensiva totale con il rischio di escalation nucleare: i due scenari possibili con cui occorre fare i conti
Un miracolo è qualcosa che da soli non si può realizzare, per quanto lo si desideri; ci si deve sottomettere a Dio rinunciando alla presunzione di dominare facendo giustizia da sé