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L'Unione europea è intervenuta nel tentativo di abbassare i costi delle chiamate effettuate e ricevute dall'estero. La prima fase per la riduzione riguarda un accordo preliminare tra l'Europarlamento, la Commissione Ue e il Consiglio. Intanto è già in discussione una versione "light" dei piani tariffari.

La Carbon tax, tassa sulle emissioni di Co2 che l'Unione Europea vorrebbe applicare a tutte le compagnie aeree del mondo, ha fatto ribellare Cina, Usa, Russia, India e altre superpotenze. La Cina, ad esempio, che si ritroverebbe a pagare oltre un miliardo di euro nel 2030, ha minacciato la disdetta di contratti internazionali per 12 miliardi di euro. E ora l'Ue ci ripensa.

L'accordo per ottenere dall'Europa 130 miliardi di aiuti doveva essere trovato entro domenica notte. Invece non è arrivato. Al 13 febbraio è stato fissato l'ultimo termine tecnico per evitare la bancarotta, che scatterebbe il 20 marzo alla scadenza di 14,5 miliardi di titoli di Stato. Ma sono troppo pesanti i tagli richiesti dall'Europa
