spread

Massimo Giardina
12 Aprile 2012
La giornata borsistica di ieri ha visto Piazza Affari cambiare tre volte il trend: prima una ripresa rispetto al tracollo di martedì, poi uno scivolone verso il segno meno e infine una chiusura timidamente positiva all'1,6 per cento. La volatilità sembra essere ormai la caratteristica principale dei mercati, lontani dalla tanto desiderata stabilità. Ecco perché.
Tempi.it Placeholder
Redazione
12 Aprile 2012
Mentre dal Portogallo alla Grecia, dalla Spagna all'Italia, il mondo delle imprese collassa e le borse vanno a tappeto, in Germania sono previsti nei prossimi mesi oltre 80.000 nuove assunzioni in tutte le grandi imprese. E per il secondo mese consecutivo l’export di Berlino cresce.
Tempi.it Placeholder
Massimo Giardina
11 Aprile 2012
I titoli azionari scendono e Piazza Affari fa registrare un meno 5 per cento. Le banche italiane sono in forte sofferenza, nonostante siano riuscite a contrastare la crisi senza dover ricorrere ad aiuti statali (come invece hanno fatto Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Stati Uniti e Belgio). Ma se il sistema creditizio dovesse cadere in disgrazia, trascinerebbe tutto e tutti nel baratro.
Tempi.it Placeholder
Massimo Giardina
29 Marzo 2012
L'economia spagnola, come già esaminata da tempi.it, non è in grado di fornire dati confortanti per l'avvenire e tale incertezza crea nervosismo nei mercati. Lo ha confermato ieri un report del capo economista della banca americana Citi, Willem Buiter. Il problema è il sistema bancario iberico, che ha ancora in pancia molti titoli tossici.
Tempi.it Placeholder
Massimo Giardina
16 Marzo 2012
Lo spread è sceso sotto quota 300 ma nessun titolo in prima pagina l'ha fatto notare, diversamente dai tempi in cui al governo c'era Silvio Berlusconi e ogni minima variazione era spunto per un titolo a sei colonne. Se ora lo spread scende è perché il Parlamento appoggia stabilmente Monti, che porta a termine le riforme cominciate dall'ex premier.
Tempi.it Placeholder
Massimo Giardina
07 Marzo 2012
Chi se la passa meglio, l'Italia o la Spagna? Analizzando i parametri del debito pubblico, del sistema del credito e dell'indebitamento delle imprese si scopre che l'ago della bilancia pende pesantemente dalla parte della penisola iberica, che deve anche fare i conti con un'incidenza del debito totale sul Pil del 390 per cento.
Tempi.it Placeholder