«Se all’uomo la giustizia è possibile, allora Dio non serve. Che lo Stato possa garantire la speranza è ridicolo». Trentaseiesima lettera da San Vittore.
«Quando esco da qui non farò più cazzate», dicono tutti. Come è possibile? Pensieri senza sovrastrutture da una cella dove si sta quasi nudi per il caldo. Trentacinquesima lettera da San Vittore.
«Lasciati i resti della mitica 107 sono stato trasferito. Per ora ho tre compagni: un algerino, un tunisino e un marocchino». Trentaquattresima lettera da San Vittore
Nuovo arrivo in cella. Un ragazzo di 23 anni vuole scrivere una lettera alla fidanzata che compirà gli anni senza di lui. Trentatreesima lettera da San Vittore
«Domenica a Messa il prete ha parlato di san Francesco...». Un esempio di "carcerite", la lettura della vita secondo i reati di cui sei accusato. Trentunesima lettera da San Vittore
Parla il deputato pidiellino: «Il prolungato e prostrante regime carcerario nei confronti di Simone ricorda i modi e le forme del famigerato rito ambrosiano: dalla cella esci solo se accusi»
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un detenuto fino a poco tempo fa a San Vittore, nella stessa cella di Antonio Simone. In una delle sue lettere a tempi.it, Simone aveva parlato di Mimmo.
La lettera è stata finora sottoscritta da oltre quattromila persone. Lasceremo la possibilità di firmare fino a venerdì 27 luglio poi invieremo il testo ad Antonio Simone
«L'ultimo arrivato mi ha detto che voleva svelarmi un segreto. Ho pensato subito a una rapina non scoperta e al fatto che fosse felice per non essere stato "cuccato"». Trentesima lettera da San Vittore
«Un carcerato mi ha chiesto l'immaginetta di don Luigi Giussani perché, così mi ha detto, "a Mimmo gli ha portato fortuna". Ma io non gliela do». Ventottesima lettera da San Vittore.