La città è sfiduciata: troppe tasse, famiglie bastonate, conti in rosso e totale assenza di progettualità. «Non ha fatto altro che inasprire le tasse locali»
La lista dei "cittadini" radiati si allunga con la messa al bando di altri senatori critici per le precedenti esclusioni. Il partito si sgretola, ma il comico spietato punta anche il sindaco di Parma
Beppe Grillo prevede che il Movimento 5 stelle diventerà «primo partito» in Italia. Tutto sarà deciso attraverso «referendum popolari propositivi». Ma perché dobbiamo delegarli e poi lavorare noi?
Il neo-sindaco ha nominato solo un assessore. Per Giorgio Pagliari, ex capogruppo Pd nel consiglio comunale «non stiamo assistendo all’inizio scattante che si era lasciato intravedere». Intanto Tavolazzi è fuori: «Ma non ho ricevuto alcuna indicazione».
Nella squadra del candidato grillino Federico Pizzarotti ci sono tre «esperti» (i tanto vituperati tecnici) e nessuno è di Parma. E il legame con il territorio tanto sbandierato dal M5S?