Silicon Valley, Hollywood, agroindustria, turismo. Se si guarda solo al Pil la California è il regno del benessere, ma secondo i nuovi criteri per il calcolo della povertà Alabama, West Virginia o Mississippi stanno meglio
Alla interpretazione esultante dei numeri dell’economia diffusa da governo e Pd si può (si deve) opporne altre più analitiche e più oneste, anche se meno ottimiste
In un articolo sul Sole 24 Ore l'economista Marco Fortis spiega perché oggi obbediamo a regole che «nella loro rigidità sembrano fatte più per aggravare i problemi che per risolverli»
Il dramma sociale e contabile è sempre lì, fermo sulla disoccupazione giovanile e la “ripresa” stagnante della produzione. È così che «stiamo cambiando l'Italia»?
Una crescita occupazionale un poco drogata e una economia che difficilmente saprà approfittarne. Senza contare l’arrivo dei “cavalieri dell’apocalisse”.
Se le stime preliminari dell'Istat verranno confermate dai dati dei conti economici trimestrali, l'aumento del Pil è in lineare decelerazione (ma gufo chi lo dice)
La Bce non serve famiglie e imprese, ma altri istituti di credito. E a loro converrà sempre investire nel sistema finanziario piuttosto che nell'economia reale