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Dopo le dichiarazioni positive dei giorni scorsi del ministro Fornero e di Monti, arriva il segretario della Cgil: «Le proposte sentite finora dal governo non ci convincono, e non vanno bene». Ma bisogna tenere a mente quello che diceva Sergio Romano: «Il sindacato non rappresenta tutti, perché è un'associazione di interessi specifici».

«Apsa e Propaganda Fide sono tra i primi contribuenti di Roma. Si ignora non solo la realtà ecclesiale, ma anche quella sociale e civile. E anche le esenzioni riconosciute non sono privilegi, sono risorse che tornano moltiplicate allo Stato». Il giurista Giuseppe Dalla Torre spiega che cosa prevedono le leggi italiane e che cosa paga davvero la Chiesa

Il presidente del Consiglio Mario Monti ha presentato alla Camera la manovra da 30 miliardi lordi contro la crisi: «Le misure si basano su tre principi: rigore, equità, sviluppo. Con questo pacchetto salveremo l'Italia e l'Europa dal baratro». Ma all'uscita del Parlamento Silvio Berlusconi dichiara: «O mettono la fiducia o non sarà approvata»

Alle ore 16, alla Camera, è prevista una "informativa urgente del presidente del Consiglio, Mario Monti, in tema di provvedimenti economici". Il premier spiegherà ai partiti le diverse misure della manovra economica da 30 miliardi lordi. Su Tempi.it la diretta video e gli aggiornamenti minuto per minuto

Mario Monti, sciolta la riserve, ha assunto il ruolo di presidente del Consiglio e ha varato il nuovo governo, leggendo la lista dei ministri. Monti: «La non presenza di politici agevolerà un solido radicamento del governo nel Parlamento». Applausi da Pd e Terzo Polo. Più cauto il Pdl. Scontenti Sel e Lega

Bersani: «Grande coalizione», Prodi: «Un governo tecnico è una sconfitta per la politica», Veltroni: «Urne ora? Follia», Di Pietro: «No a Monti». Sacconi: «No alla guida di un tecnocrate», Formigoni: «Mario Monti? Linea imposta dai fatti», Meloni: «No a governi tecnici», Lupi: «Meglio un governo di unità nazionale»

Marcello Veneziani (Il Giornale) spiega a Radio Tempi che cosa ha mandato in crisi la politica e come può risorgere: «Oggi invece c’è solo un referendum permanente, non solo sul Berlusconi politico, ma su quello privato. E questo non vale solo per l'antiberlusconismo. Bisogna partecipare, aggregarsi e rianimare così una politica spenta»
